La domanda è risposta

by Mauro 11. dicembre 2016 06:35

       È prezioso, per ciascuno, formulare buone domande stando nell’incertezza del cammino. L’uomo è precario della vita e, allora, non partendo da risposte ma da dubbi di fronte all’esistenza, è chiamato a questionare la realtà. È bene inteso che non è preziosa solo la domanda ma anche l’interlocutore a cui essa viene posta.

      Ho ascoltato persone infrangere, puntualmente, la loro vita su questioni apparentemente invalicabili bloccate sui “perché”, sulle cause dei fatti, senza minimamente chiedersi il “come” affrontare tali questioni, a volte molto dolorose. L’uomo che si ferma ai perché pare rinunciare al cammino, come se l’origine fosse più importante della meta, il passato dominante rispetto al futuro.

La tradizione analitica ha supposto, nel secolo scorso, che per “sbloccare” l’esistenza di una persona era necessaria una meticolosa analisi dei perché e delle cause traumatiche ma, con l’esperienza, ci si è resi conto che questo non è sufficiente ad evolvere la storia di una persona.

È vero la persona è molto più che la sua storia narrabile, è più complessa della somma delle delusioni o gratificazioni e quel che mi pare evidente, dunque, è che la storia di ognuno è mistero!

Questionarsi è indice di salute mentale, l’individuo che ha già tutte le risposte e non attende più, rischia di ammalarsi e di cadere nel buio depressivo.

La storia biblica è sapienziale nel rivelarci questa consapevolezza, la realtà va oltre le proprie precomprensioni o etichette “diagnostiche”, non è possibile ridurre l’umano alle classificazioni del DSM, molto di più è la persona…More...

Famiglia In...Dipendente

by Mauro 4. agosto 2015 10:23

        La Missione di strada, datata 2 – 9 agosto, a Mondello ha già avuto inizio. Giorni intensi di incontro, di sosta, gioco e condivisione, con i tanti abitanti della prestigiosa località balneare. Ogni sera dalla Tenda della preghiera, al Molo dei pescatori, il golfo appare come una cartolina a colori tanto da desiderare percorrere il litorale con la riserva di capo Gallo, in barca a remi.

         Le tre Comunità del golfo sono scese in piazza, sul lungomare ed in spiaggia, per condividere la bellezza del dono cristiano. Non si tratta di “convertire” e neanche di sentirsi i “migliori” ma di annunciare che la vita è un dono troppo prezioso per essere sciupato e, al di là dei credi personali, ciascuno è chiamato a sentirsi responsabile dell’altro e a rompere il tabù dell’indifferenza.More...

Le parole della psicoterapia e la Parola dell’accompagnamento spirituale /2

by Mauro 21. maggio 2014 12:00

       Sia la psicoterapia che l’accompagnamento spirituale non mirano a riempire di “sapere” mediante le parole, la persona che chiede aiuto. Nel percorso terapeutico la pretesa di conoscere e avere spiegazione su tutto ed in tempi rapidi, verrebbe letta come tendenza al controllo e, pertanto, riconducibile a difese eccessivamente rigide nell’affrontare l’imprevedibilità del quotidiano.
        Nel percorso spirituale l’obiettivo, piuttosto che quello di dare spiegazioni, è di fare gustare la relazione con Dio che rimane per tutti una scoperta del tutto inedita e mai preconfezionata. In questo senso l’accompagnamento spirituale è volto ad introdurre la persona nella contemplazione del Mistero e questa esperienza appartiene all’intimità del rapporto personale con Dio. 
       L’individuo chiuso in una ricerca eccessivamente autoreferenziale, bramoso di spiegarsi la sua ed altrui vita attraverso le parole, rischia di chiudersi in un mondo parallelo costruito su illusioni ed idealizzazioni.More...

Da lotta continua a Lotto continuo: la perdita è garantita

by Mauro 26. novembre 2013 23:40

        Un’atmosfera di particolare riflessione ci ha visti coinvolti sabato scorso al teatro Selinus di Castelvetrano durante il Workshop Vite in gioco. Ci siamo presi un tempo di ascolto per guardare stili educativi, giochi di potere, indottrinamenti delle nuove generazioni che in modo subdolo e seducente cercano di indurre bisogni e di ridurre l’individuo a pedina del Sistema di mercato.
         Dare il primato all’economia equivale a svilire la dignità umana e a fomentare dinamiche di violenza, come la violenza intradomestica, il gioco d’azzardo, la prostituzione minorile. La ricerca di potere sull’altro e sulla storia, l’elusione del limite proprio del vivere umano e della interazione con persone o cose, sono proposte che si annidano negli slogan pubblicitari così come nelle mode di consumo.
          Un aspetto di ulteriore rilievo è la passivizzazione della persona che viene a deresponsabilizzarsi fuggendo in una realtà parallela. Una massima trovata da Francesco Lucido, uno dei relatori, è stata quella di constatare l’epocale passaggio da “Lotta continua” a “Lotto continuo”. Il venir meno dell’impegno politico e della responsabilità sociale quale questione che ci appartiene,ossia  sogno da tradurre in realtà, ed il passaggio alla cultura fatalista, la vita affidata al caso o alla illusione magica di potere controllare una vincita.
          Eppure è di perdita di controllo che si tratta sebbene la manipolazione elevata a sistema vorrebbe affermare il contrario. Un tipico esempio è la MadBid,More...

"Pedagogia del Desiderio" a Palermo

by Mauro 15. settembre 2013 11:15

       Mi sono imbattuto, per la prima volta, con la  Pedagogia del Desiderio per strada nel 2006 a Salvador di Bahia dove mi trovavo per un campo di servizio. Un gruppo di meninos de rua aveva improvvisato una performance in piazza, creando ritmi ricavati dall’uso di strumenti fortuiti (lattine, legni, bottiglie) e danze. Ho subito colto il fascino di quella espressione artistica proprio perché al di là delle forme esprimeva l’anelito alla vita e all’esserci in questo mondo. Quei ragazzi avevano trovato uno spazio per riscoprirsi, non erano meninos che si davano ai piccoli furti per potere sopravvivere, loro anziché prendere donavano e lo facevano gratuitamente. Una modalità che riconoscevo simile a quella dei Missionari di Strada con cui condividevo da alcuni anni le animazioni nelle piazze della Sicilia al sabato sera.
         Successivamente i missionari del luogo mi hanno raccontato di come l’Associazione Axé si occupava dei ragazzi di strada avvalendosi di varie forme d’arte per destare i loro desideri e favorirne l’espressione attraverso un progetto di vita. Un intervento educativo che parte dallo stare con chi abita la strada, un incontro non dettato da programmi predefiniti ma aperto ad una co-costruzione a partire dai bisogni e dalla riscoperta del proprio desiderio di vita. A Salvador così come a Palermo quando ti trovi di fronte ad un minore che per sopravvivere ha imparato ad essere già grande, hai bisogno dapprima di creare alleanza, favorire il calo delle misure difensive per poi costruire significati condivisi e favorire l’ascolto dei propri bisogni autentici. Un percorso che si avvale dell’arte proprio perché capace di stimolare le vibrazioni interiori, entusiasmare allenando alla spontaneità e a contattare il Bambino Libero (in termini analitico transazionali) e tornare a gioire per una causa, il desiderio di vita.More...

La vita non si prenota, scorre!

by Mauro 8. settembre 2013 23:30

         La bellezza, come la verità, è ciò che infonde gioia al cuore degli uomini, è quel frutto prezioso che resiste al logorio del tempo, che unisce le generazioni e le fa comunicare nell’ammirazione, con queste parole l’undici novembre 2009 Benedetto XVI si rivolgeva al mondo degli artisti, invitando loro e l’umanità intera a recuperare il senso del bello e la capacità di contemplare il mistero della vita.
         È questa esperienza di genuinità e di bellezza a partire da ciò che è semplice ed essenziale, che abbiamo condiviso ieri sera a Monreale in un cortile del quartiere Bazicallozzi, ove abbiamo fatto festa insieme a tanti amici accorsi da tutta Italia in occasione dei novant’anni di Sarina Ingrassia.
          La festa ha avuto il sapore tipico di quanto Sarina ci ha trasmesso, la gioia frutto della comunione e dello stare insieme con semplicità: anziani, giovani e piccini, tutti attraversati da un clima di allegria. Lei ad un certo punto ha preso la parola e ci ha ricordato che il suo compleanno è solo l’occasione del nostro convenire lì,  piuttosto al centro, ha ribadito, sta il quartiere e la festa di tutti i suoi abitanti.More...

Per guardare oltre

by Mauro 4. agosto 2013 15:04

      Continua la nostra riflessione avviata su http://www.larelazionechecura.it/post/Vedere-in-controluce.aspx  in merito al rapporto luce/ombra nell’esperienza umana.
            Democrito nel terzo secolo affermava che “la parola è l'ombra dell'azione”, come a dire che l’azione dà luce alla parola. In effetti è storia di tutti i giorni, soprattutto nel nostro tempo, ascoltare tante parole che sono ombre senza luce, mero flatus vocis che non ha una corrispondenza nella realtà. More...

Ascoltare l'immagine e gustare la parola

by Mauro 28. luglio 2013 20:25

    Ascoltare l’immagine, gustare la parola, raccontare le emozioni, fotografare le storie è l’arte condivisa da migliaia di giovanissimi in questi giorni a Giffoni. Il festival giunge al termine tra poco assisteremo alla premiazione dei migliori film votati dalla giuria composta dai ragazzi del Giffoni Film Festival. Una offficina di pensiero e di confronto a partire dallo stimolo cinematografico e dai vari artisti incontrati durante questi giorni. More...

Apparenza o bellezza? La ricerca di sè e dell'altro. Laboratorio per adolescenti 1

by Mauro 15. luglio 2013 14:50

   Concludevo il precedente post denunciando la grave pressione a cui sono sottoposti bambini e ragazzi attraverso il mezzo televisivo. L’esperienza di un Laboratorio viene a stimolare competenze e a fornire strumenti per decodificare i messaggi che quotidianamente vengono propinati a grandi e piccini, senza che alcuno ne rimanga estraneo. La fatica di rimanere consapevoli e capaci di analisi critica appartiene anche al mondo adulto il quale viene “agganciato” attraverso il canale della sessualità o del potere.
         Ieri abbiamo cominciato un nuovo Laboratorio residenziale rivolto ad adolescenti delle Scuole superiori e colgo come la sfida educativa rimane complessa sebbene con articolazioni differenti considerata la nuova fase evolutiva in cui si consolida una maggiore indipendenza dalla famiglia d’origine, ricerca di autonomia in cui il gruppo dei pari diventa il sostegno ed il luogo di apprendimento imprescindibile. E proprio ai giovanissimi in quanto gruppo la pubblicità si rivolge spingendo ad introiettare mode la cui sequela è necessaria per sentirsi inclusi nella cerchia, accettati in quanto tosti.
       Siamo consapevoli che il creare attrattiva è uno degli obiettivi principali del mercato dei consumi. Attrarre per vendere è regola per il mercato libero, certamente questo è espressione di liberalità democratica,  mi chiedo, però, quale codice etico si dia il mercato dei consumi. More...

Favorire le abilità relazionali ed empatiche dei ragazzi

by Mauro 11. luglio 2013 15:50

    Annoto, ancora, alcuni spunti di riflessione che scaturiscono dal Laboratorio residenziale Everybody che stiamo vivendo in questi giorni, per una riflessione clinica in merito all’attuale mondo dei ragazzi.
         È  sorprendente constatare come loro, se adeguatamente stimolati, riescano a vivere brillantemente l’ambiente offline, scevro da ritrovati tecnologici. I giovanissimi infatti mantengono una peculiare capacità di adattamento e riescono ad adattarsi ad un contesto campestre così come quotidianamente si adattano all’ambiente digitale, e questo processo è favorito dalla presenza dei pari, di coetanei con i quali stabilire piattaforme relazionali funzionali al nuovo adattamento.
          In questi giorni di Laboratorio residenziale sto appurando come l’assenza dello spazio digitale, una volta superato l’impatto iniziale, non è seguito da mancanza di orientamento nel luogo in cui ci troviamo, piuttosto emerge la capacità di dare significato al nuovo spazio per alcuni totalmente inedito, e questo fa intuire che esiste una continuità nella percezione e nella esperienza dei due contesti: online e offline.
        Come abbiamo precedentemente approfondito (http://www.larelazionechecura.it/post/Il-digitale-luogo-di-socialita.aspx) appare evidente che spazio digitale e spazio offline sono entrambi reali, cioè portatori di esperienze proprie della vita: relazione con se stessi e con l’altro, vicinanza e conoscenza, scoperta e scambio culturale. I social network infatti hanno la capacità di collegare persone e favorire la comunicazione e condivisione di esperienze di vita, una sorta di piazza virtuale che permette l’interazione accorciando distanze e differenze. Si creano in questo modo Community in base ad interessi, competenze, scelte di vita.More...

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