Identità tradite

by Mauro 26. marzo 2017 09:43

        La qualità di un prodotto non dipende soltanto dalla sua bontà o integrità nutritiva, è anche relativa al riconoscimento dei diritti della gente che vi ha lavorato per produrlo. Tanto si è abituati all’assenza del volto dell’altro da non considerare la storia di un oggetto o di un cibo, misconoscendo quale prezzo ha pagato l’umanità che lo ha offerto sul mercato di casa nostra. 

         La scrittrice Hannah Arendt affermava che il lavoro imposto dal bisogno riduce in schiavitù. È a questo stato di cose che si è ribellato il giovane camerunense Yvan SagnetMore...

La voce di uno, il grido di molti

by Mauro 25. marzo 2017 10:31

           Il lavoro imposto dal bisogno riduce in schiavitù, affermava Hannah Arendt. C’è da pensare, oggi, che la persona privata del diritto al lavoro venga, di fatto, esclusa dalla partecipazione alla creazione del nostro mondo, quello in cui vive e di cui è reso mero spettatore. 

Soccombere alla nuova tratta di essere umani può essere mai l’unica proposta possibile?  

 

Ciascuno diventa quel che Ascolta

by Mauro 19. marzo 2017 10:07

         Il sogno collettivo, l’economia di condivisione, pare un ideale ormai tramontato tanto le prospettive socio-politiche odierne, in modo unanime, sembrano spingere verso l’individualismo più grande. Ne è prova il fatto che l’economia è posta al di sopra del pensiero politico e dell’interiorità della persona.

            In tale scenario l’emancipazione viene associata allo svincolo da ogni legame e la fedeltà colta come un qualcosa di negativo da aborrire. L’individuo, spinto ad autodeterminarsi, è sciolto da ogni vincolo e parvenza di limite. È così che nasce la solitudine e la frammentazione dell’io, la consegna della costruzione identitaria all’immagine di turno, quella che più risponde all’opinione pubblica, fino a determinarsi un nuovo credo su cui poggiare la propria esistenza.

Non a caso il termine ebraico ‘mammona’, dalla radice ‘mn, significa “avere fede, fiducia, affidamento’. Ciascuno professa la sua fede, anche se qualcuno pensa di farne a meno. Il punto è discernere in cosa credere?More...

Zero per Settecentomila uguale Zero!

by Mauro 15. marzo 2017 10:29

     L’efferato omicidio di Marcello Cimino consumatosi la scorsa settimana davanti alla mensa San Francesco, a Palermo,  è il sintomo di un malessere profondo che attanaglia la nostra società.

                  Il gesto disperato ed incongruente di un povero, Giuseppe, che ha perso la bussola della sua esistenza, non può essere riepilogato in un mero raptus di follia, piuttosto è il frutto di vite ripetutamente spezzate, narrazioni interrotte, esistenze misconosciute e ridotte a vivere ai margini delle nostre Città. È il prodotto della società dei consumi che riconosce alcun valore a chi non ha disponibilità economiche ed esclude sempre più il povero fino a considerarlo “uno zero”!More...

Ciascuno una Luce

by Mauro 12. marzo 2017 10:13

                 Il cammino quaresimale ci trova oggi, seconda domenica, a fermarci dinanzi al Vangelo della Trasfigurazione. Una liturgia, questa che viene a concludere, le Quarantore, un tempo di sosta ed ascolto che abbiamo condiviso in questi giorni con la Comunità di Danisinni.

Sappiamo bene quanto questa occasione di grazia sia stata ferita dall’efferato eccidio della scorsa notte in cui un uomo che dormiva per strada è stato atrocemente ucciso da un altro povero uomo. Due storie di grande sofferenza, storie interrotte di famiglie disgregate e, poi, il tragico epilogo che ci lascia sgomenti.More...

La sfida educativa nell'Universo 2.0

by Mauro 9. marzo 2017 14:36

     La sfida educativa è certo un ambito di primaria importanza per contribuire alla crescita e allo sviluppo di questo mondo che, attualmente, vive una profonda crisi dell’umano da ricondursi alla ferita dell’inter-umano.

Il bisogno è grande e non si tratta di fare analisi concettuali senza poi sortire alcun effetto. C’è bisogno di testimoni, uomini e donne che sappiano vivere e attraverso la loro testimonianza e cioè sacrificio sino al martirio, mostrare una postura diversa nel prendersi cura della loro e altrui storia.More...

ma non sapevano che siamo semi!

by Mauro 5. marzo 2017 12:06

   L’attuale dibattito parlamentare in merito all’eutanasia è uno spaccato che ci mostra come la politica odierna manchi di un pensiero, di una visione antropologica da cui muoversi per leggere la realtà. Ci siamo già soffermati, in altri post, su come la tecnica generi nuovi paradigmi culturali che vengono a mutare la percezione che l’essere umano ha di sé nel tempo e nello spazio, e l’approccio a questo argomento ne è espressione.  

Zumare l’obiettivo sul trattamento del “fine vita” di Fabiano Antoniani per disquisire, poi, su leggi generali da applicare al particolare è davvero artificioso perché, a mio avviso, il fatto in sé rimanda in primo luogo ad una riflessione sul valore della vita e della sofferenza all’interno di essa.

Intendo bene che il tessuto culturale contemporaneo cerca in tutti i modi di esorcizzare il tema del dolore così come quello della morte e, di conseguenza, del limite umano. L’individuo è contemplato nella sua capacità produttiva o nel tratto estetico e socialmente affascinante.More...

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