La Missione di strada, datata 2 – 9 agosto, a Mondello ha già avuto inizio. Giorni intensi di incontro, di sosta, gioco e condivisione, con i tanti abitanti della prestigiosa località balneare. Ogni sera dalla Tenda della preghiera, al Molo dei pescatori, il golfo appare come una cartolina a colori tanto da desiderare percorrere il litorale con la riserva di capo Gallo, in barca a remi.
Le tre Comunità del golfo sono scese in piazza, sul lungomare ed in spiaggia, per condividere la bellezza del dono cristiano. Non si tratta di “convertire” e neanche di sentirsi i “migliori” ma di annunciare che la vita è un dono troppo prezioso per essere sciupato e, al di là dei credi personali, ciascuno è chiamato a sentirsi responsabile dell’altro e a rompere il tabù dell’indifferenza.
Certo la logica competitiva del nostro tempo che vorrebbe dare un prezzo al valore delle singole esistenze finisce con il confondere tanti i quali troppo spesso finiscono con il consegnare l’importanza dei loro giorni alla fortuna, alla vincita al gioco, all’avere o al potere apparire “famosi”.
È altra la logica quella della Missione di strada e la tavola rotonda, fedele appuntamento di ogni missione, vuole offrire una ulteriore occasione di sosta e di confronto.
È così che venerdì 7 alle 22.00 vivremo una serata di conversazione a più voci sul Molo circa la famiglia nel contesto contemporaneo.
La serata di conversazione intende offrire un confronto sulla famiglia quale luogo di accudimento ed officina di vita, si pensa non solo alla famiglia naturale ma alla Comunità che offre una rete di supporto per il minore in crescita. I diversificati interventi offrono una prospettiva variopinta: un docente che costruisce in primo luogo relazioni umane “oltre la cattedra”, un pedagogista che ha fatto del Centro sociale l’officina di sperimentazione da cui fare scaturire il pensiero socio-educativo, un costruttore di Comunità empatiche con lo sguardo rivolto al resto del mondo, una psicoterapeuta che fa della formazione e del lavoro sul campo un intervento preventivo e di supporto alla famiglia.
La serata piuttosto che anticipata va condivisa, a venerdì sera.
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