by Mauro
26. November 2013 23:40
Un’atmosfera di particolare riflessione ci ha visti coinvolti sabato scorso al teatro Selinus di Castelvetrano durante il Workshop Vite in gioco. Ci siamo presi un tempo di ascolto per guardare stili educativi, giochi di potere, indottrinamenti delle nuove generazioni che in modo subdolo e seducente cercano di indurre bisogni e di ridurre l’individuo a pedina del Sistema di mercato.
Dare il primato all’economia equivale a svilire la dignità umana e a fomentare dinamiche di violenza, come la violenza intradomestica, il gioco d’azzardo, la prostituzione minorile. La ricerca di potere sull’altro e sulla storia, l’elusione del limite proprio del vivere umano e della interazione con persone o cose, sono proposte che si annidano negli slogan pubblicitari così come nelle mode di consumo.
Un aspetto di ulteriore rilievo è la passivizzazione della persona che viene a deresponsabilizzarsi fuggendo in una realtà parallela. Una massima trovata da Francesco Lucido, uno dei relatori, è stata quella di constatare l’epocale passaggio da “Lotta continua” a “Lotto continuo”. Il venir meno dell’impegno politico e della responsabilità sociale quale questione che ci appartiene,ossia sogno da tradurre in realtà, ed il passaggio alla cultura fatalista, la vita affidata al caso o alla illusione magica di potere controllare una vincita.
Eppure è di perdita di controllo che si tratta sebbene la manipolazione elevata a sistema vorrebbe affermare il contrario. Un tipico esempio è la MadBid, un’asta virtuale o meglio un’asta on-line in quanto sono davvero “reali” i costi dei prodotti venduti. In questo caso il gancio per il potenziale acquirente è dato dal prezzo iniziale pari a zero euro. Aperta l’asta inizia la gara al rilancio ove ciascun partecipante può offrire un aumento di un centesimo per volta e per un massimo di 40 centesimi (40 volte).
Dopo ogni rilancio ci sono pochi secondi, massimo due minuti, per un nuovo rilancio per cui il potenziale acquirente sta pronto a non perdere l’occasione. Il punto è che all’asta partecipano acquirenti da tutto il pianeta per cui il prezzo sale in modo esorbitante anche perché è possibile attivare un sistema automatico di rilancio non avendo più il controllo della somma offerta. Altro particolare è che i rilanci hanno un prezzo (un sorta di tassa di partecipazione al gioco) per cui oltre al centesimo offerto c’è, ogni volta, un tot da pagare per il solo rilancio (quindi anche nel caso non si vinca la gara). Da non crederci, nel contratto iniziale una clausola prevede perfino l’annullamento dell’asta qualora fosse stata chiusa “prematuramente” cioè ad un prezzo troppo basso!
Che dire, si tratta di un gioco d’azzardo con l’aggravante che è esentasse e che la perdita è garantita anche dal calcolo di probabilità!