Senza generatività con c'è vita

by Mauro 30. giugno 2018 23:39

   “Egli infatti ha creato tutte le cose perché esistano”. Oggi ci sorprende il libro della Sapienza (1, 14) con questa affermazione dal sapore tautologico ma che mostra il senso autentico delle cose. Non è sufficiente il vivere per esistere, ma è necessario l'essere dentro le questioni della vita mettendo del proprio, facendo cioè la propria parte fino a generare. Chi rimane spettatore della propria esistenza la subisce, vive passivamente privandosi dell'unicum che gli appartiene.

Don Pino Puglisi soleva dire che a ciscuno spetta la sua parte ed è proprio di questo apporto che si tratta. Ora non bisogna credere che ci devono essere sempre le condizioni propizie per esprimersi, a volte la vita è segnata da ferite ed impedimenti ma in qualsiasi situazione ciascuno può esprimersi tirando fuori il dono personale.More...

I sognatori e i codardi

by Mauro 24. giugno 2018 10:14

    Ho sempre pensato che i venditori di palloncini fanno un lavoro speciale perchè donano molto più di un oggetto che può rendere felice un piccolo che gioca. Quando il palloncino vola, infatti, è grande lo stupore e il rimanere con lo sguardo rivolto a mirare il cielo sconfinato, ove, nelle notti d'estate man mano quel puntino in movimento sale fino a confondersi con il Cielo stellato.

    I ragazzi che la scorsa notte a piazza Sant'Anna hanno aggredito il giovane giovane bengalese, venditore di palloncini,  invece hanno smarrito la loro capacità di sogno, non hanno più stupore nei loro occhi e sono ridotti a procurarsi eccitazione attraverso un gesto così codardo.

      Palermo vive profonde contraddizioni, da un lato chi si impegna a mantenere la logica del potere e dell'interesse personale privo di scrupoli e di interesse per lo sviluppo della Comunità, dall'altro chi si spende ogni giorno per la crescita umana e sociale della nostra Città, chi promuove cultura e capacità di gestazione di sogni.More...

L'accoglienza rende belli

by Mauro 17. giugno 2018 09:19

    A ciascuno è dato di decidere da che parte stare e questo dipenderà dalla meta che si persegue. Tanti discorsi, spesso ideologici, sono volti a giustifare la meta che l'individuo si prefigge. Se oggi si cade in un continuo frainteso lessicale è, a mio avviso, perchè le parole sono svuotate del loro peso, usate solo per affermare se stessi. E' così che la politica manca di visione e la progettualità è limitata al segmento presente. Mi questiona il criterio di vita bella che viene proposto, il criterio di felicità perseguito dall'uomo contemporaneo. Il criterio di protezione, in taluni casi, può diventare criterio di morte, di esclusione della vita altrui. Immigrati e non sono tanti gli esclusi del nostro mondo.   More...

Non c'è confine senza accoglienza

by Mauro 10. giugno 2018 22:10

   L'uso della parola è un potente mezzo politico,

la si può usare per confondere oppure per chiarire e riflettere:More...

La rivoluzione nasce dall'Ascolto, lì ogni diversità è colta come dono

by Mauro 10. giugno 2018 08:20

    In un tempo in cui la diversità viene propinata come realtà da temere, la Comunità di Danisinni custodisce il valore dell'incontro, quello in cui ciascuno viene riconosciuto dono per l'altro proprio per la sua unicità. Questo fine settimana un coro di Danisinni condivide un'esperienza preziosa con un gruppo di detenuti dell'Ucciardone ed il resto della Città. Due realtà ai margini che prima donano un concerto all'interno del teatro Massimo e poi un altro nella Casa di reclusione Ucciardone ove altri detenuti possono assaporare le note della “Buona Novella”.

     A De André, infatti, è dedicata la manifestazione artistica che prima di essere un'esibizione è un percorso di condivisione per contribuire a costruire Comunità e vita buona nel contesto della nostra Palermo.More...

Impossibile costruire Comunità senza offerta

by Mauro 3. giugno 2018 22:33

    Difficile comprensione quel che vediamo in questa giornata per le strade delle città: un popolo in processione che porta con sé un ostensorio su cui, “dicono”, sta il Corpo di Cristo.

    Il pragmatismo del nostro tempo respinge col risolino, ironico e canzonatorio, come a compatire l'ingenuità dei cristiani. L'uomo che ascolta, invece, si ferma e nella sua profondità sosta in silenzio attendendo il passaggio che lascia stupore.More...

Month List

RecentPosts