La battaglia è sul piano identitario

by Mauro 10. marzo 2019 15:35

        L'esistenza rimane mistero per tutti, aldilà del credo e delle aspettative ogni essere umano è immerso nel tempo della vita. Questa connotazione rende il cammino umano affascinante, incomprensibile e, proprio per questo, da scoprire ogni giorno. Ciò è possibile quando si è capaci di sosta e di ascolto, sguardo che va oltre le apparenze. Altrimenti i giorni finirebbero per essere frenesia o tedio, ed è quel che accade a tanti.

          Moltitudini di genti hanno fatto della loro vita una continua corsa per prendere ed accumulare o per riempire il tempo di cose da fare alla ricerca dell'elisir perfetto. Altri sono caduti nella dilatazione del tempo dove tutto viene colto come eternità, dove l'attesa diventa insostenibile e bisogna anestizzarla ad ogni costo. È così che si immergono in un sonno profondo, quello depressivo, che spesso è segnato dalle fughe alienanti come l'alcool o altri espedienti che permettano di non sentire.  In entrambi i casi l'altro non è amico ed è colto ora come rivale con cui competere oppure come persona da invidiare o di cui essere gelosi.More...

La sfida educativa nell'Universo 2.0

by Mauro 9. marzo 2017 14:36

     La sfida educativa è certo un ambito di primaria importanza per contribuire alla crescita e allo sviluppo di questo mondo che, attualmente, vive una profonda crisi dell’umano da ricondursi alla ferita dell’inter-umano.

Il bisogno è grande e non si tratta di fare analisi concettuali senza poi sortire alcun effetto. C’è bisogno di testimoni, uomini e donne che sappiano vivere e attraverso la loro testimonianza e cioè sacrificio sino al martirio, mostrare una postura diversa nel prendersi cura della loro e altrui storia.More...

Festival della Città Educativa ai Danisinni: Io mi racconto

by Mauro 23. giugno 2016 00:00

 Molte parole senza parola, molte immagini senza volti. Quello di venerdì sera ai Danisinni non vuole essere un ulteriore parlare di, ma un dare la parola a, un pomeriggio di conversazione e confronto, memoria che diventa racconto di vita, arte che esprime la profondità dell'animo umano.   

Mens artistica, magica o... economica?

by Mauro 12. dicembre 2013 15:05

            E' stata appena collocata una nuova opera d' "arte" nel piazzale antistante la Reggia di Caserta. Da poche ore un corno alto circa quindici metri si erge innanzi la Reggia e a detta del Sindaco della Città dovrebbe "portare buon auspicio".

            Certo è che se per incrementare l'afflusso di turisti si ricorre ad un monumento funzionale, più che per l'attrattiva, per le sue proprietà magiche, la Soprintendenza per i Beni Culturali e l'Amministrazione locale hanno parametri del tutto singolari nel creare nessi di significato tra arte ed economia. Riconosco, altresì, che la provocazione ha attirato l'attenzione di molti e quindi un potenziale aumento dei commerci, questo a dirla con il signor Sindaco dovrebbe confermare che la fortuna porta soldi!

             E' questa la mentalità che in modo sempre più prepotente sta impregnando la nostra società. Il gioco d'azzardo ne è un tipico esempio, così come le feste di halloween o il rito delle visite ai centri commerciali la domenica al posto della Messa. Tutti aspetti di un fare economico che vorrebbe avere il primato su tutto, e che espone ad addiction cioè a dipendenza patologica.

           E' da rilevare, però, che un tal sistema non obbedisce ad una mens magica piuttosto ad un ligio ragionamento ben calcolato, volto a manovrare il sentire umano. L'utile che si trae dalle nuove dipendenze è un vero business. Il gusto per la "nuova arte", a questo punto, è del tutto giustificabile!

"Pedagogia del Desiderio" a Palermo

by Mauro 15. settembre 2013 11:15

       Mi sono imbattuto, per la prima volta, con la  Pedagogia del Desiderio per strada nel 2006 a Salvador di Bahia dove mi trovavo per un campo di servizio. Un gruppo di meninos de rua aveva improvvisato una performance in piazza, creando ritmi ricavati dall’uso di strumenti fortuiti (lattine, legni, bottiglie) e danze. Ho subito colto il fascino di quella espressione artistica proprio perché al di là delle forme esprimeva l’anelito alla vita e all’esserci in questo mondo. Quei ragazzi avevano trovato uno spazio per riscoprirsi, non erano meninos che si davano ai piccoli furti per potere sopravvivere, loro anziché prendere donavano e lo facevano gratuitamente. Una modalità che riconoscevo simile a quella dei Missionari di Strada con cui condividevo da alcuni anni le animazioni nelle piazze della Sicilia al sabato sera.
         Successivamente i missionari del luogo mi hanno raccontato di come l’Associazione Axé si occupava dei ragazzi di strada avvalendosi di varie forme d’arte per destare i loro desideri e favorirne l’espressione attraverso un progetto di vita. Un intervento educativo che parte dallo stare con chi abita la strada, un incontro non dettato da programmi predefiniti ma aperto ad una co-costruzione a partire dai bisogni e dalla riscoperta del proprio desiderio di vita. A Salvador così come a Palermo quando ti trovi di fronte ad un minore che per sopravvivere ha imparato ad essere già grande, hai bisogno dapprima di creare alleanza, favorire il calo delle misure difensive per poi costruire significati condivisi e favorire l’ascolto dei propri bisogni autentici. Un percorso che si avvale dell’arte proprio perché capace di stimolare le vibrazioni interiori, entusiasmare allenando alla spontaneità e a contattare il Bambino Libero (in termini analitico transazionali) e tornare a gioire per una causa, il desiderio di vita.More...

Quale legalità? La promozione è in primo luogo questione culturale.

by Mauro 10. agosto 2013 19:40

      Questa sera incontrerò un gruppo di giovani trevigiani venuti a Mazara del Vallo per un campo sulla legalità. Mi chiedo come parlare a dei giovani del nord Italia su un tema che in Sicilia abbisogna di categorie specifiche proprie dell’humus culturale del nostro territorio per essere letto e compreso.
       Penso di partire dalle immagini, in sequenza mostrare una serie di foto che ritraggono scorci della nostra isola: ville con cancello sulla battigia, mezzi meccanici che sollevano montagne di rifiuti abbandonati attorno ai cassonetti delle piazze, motocarri obsoleti adibiti a friggitorie ambulanti, macchine di lusso con alla guida diciottenni o modesti operai, planimetrie di quartieri lasciati senza spazi verdi, luoghi di aggregazione o servizi pubblici. Un’ultima rassegna di immagini che vorrei far vedere è quella delle amministrazioni locali e dei rispettivi politici, si perché su di loro grava una importante responsabilità! Dalle loro scelte politiche dipende l’educazione al Bene comune, si quel Bene di cui ciascuno è protagonista e custode. Ma ancora, a loro spetta un messaggio chiaro ed eloquente: la vita non è questione di potere ma di servizio. Ciò significa che il cittadino non è da soggiogare ma da riconoscere ed accompagnare. More...

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