Fare sentire la Voce per ritrovare la Cultura: Palermo non ci sta!

by Mauro 26. giugno 2015 12:55

    Finché un artista nella sua esplorazione espressiva si spinge a schizzare le sue tele di sangue si potrebbe             cogliere una “vena” direi originale,

       finché l’arte veicola le passioni  attraverso linguaggi inediti mi pare cosa del tutto naturale,

     ma quando l’arte si fa imitazione dei sacrifici liturgici, elogio del culto pagano, immersione nei corpi (di animali) per togliere vita e averne così (a detta dell’artista) una esperienza catartica “per esorcizzare il potenziale distruttivo dell’individuo e sbloccare i tabù sociali che immobilizzano la psiche”, allora colgo che siamo da un’altra parte.More...

Le parole della psicoterapia e la Parola dell’accompagnamento spirituale /5

by Mauro 26. giugno 2015 11:48

    Riprendiamo la rassegna volta ad approfondire la linea di confine e l’integrazione tra accompagnamento spirituale e percorso psicoterapico. Concludevamo l’ultimo post cogliendo che in ambedue i percorsi la relazione, quella con la maiuscola, fa da ponte su cui fare scorrere il dono della parola e la reciproca accoglienza. Relazione che crea le condizioni favorevoli per il cambiamento o, meglio, per il naturale fluire della vita.More...

Libertà quanto sei cambiata quasi quasi non ti riconosco più

by Mauro 17. giugno 2015 10:34

   Se senza immagine non c’è notizia, allora preferisco ascoltare     la radio,

             se è vero che il silenzio è il tempo in stato interessante, allora le troppe parole dicono l’infecondità dell’uomo contemporaneo,

             se l’ideologia del gender è passata quale unico modo per essere liberi, ben presto vi scriverò dalla patria galera...

 

Il silenzio che diviene Parola

by Mauro 14. giugno 2015 08:32

    I bambini ci chiedo di leggere e rileggere più volte le favole della vita, storie conosciute e sempre nuove, proprio perché l'essere umano porta in sè la capacità di far proprie le storie e ridirle attraverso la propria vita sempre creativa ed originale. L’universo cristiano, in particolare, ci rimanda ad un diverso modo di usare la parola, una prospettiva secondo cui attraverso la Parola, accolta e donata, la vita diviene feconda.

          Di fronte ad un mondo che pare avere mercificato la parola piegando i significati agli interessi di turno (si pensi alla politica o al mondo del marketing), l’uomo contemporaneo pare non trovare più le parole che lo portino all’interiorità, alla confidenza con il suo sentire profondo. È così che spesso in terapia assistiamo alla difficoltà a raccontarsi ad esprimere il vissuto profondo. A riguardo un testo importante per lo psicoterapeuta rimane il corpo, ciò che sembrerebbe incomunicabile a mezzo della parola appare ascritto nel linguaggio del corpo, così come nelle somatizzazioni della persona.More...

La Comunione è la sfida del Tempo

by Mauro 4. giugno 2015 20:26

      Ritengo che la sfida più grande per il nostro tempo è quella della Comunione. L’uomo contemporaneo pare orientato, attraverso la tecnica ed il canale virtuale, ad un sempre maggiore individualismo. In ogni modo viene propinata la realizzazione di sé senza l’altro o, meglio, utilizzando l’altro e questo sembra essere l’orizzonte di senso dominante.

              Anche la riforma della scuola appare contaminata da questa idea di fondo: l’individuo e non la persona è posto al centro dell’azione pedagogica! Secondo la mens sottostante la continuità didattica (e l’aspetto relazionale che vi soggiace) non sarà più un criterio guida, così come la neutralità di genere sarà intesa quale valore aggiunto in vista della autodeterminazione di ciascuno. Ancora, saranno promosse scuole di serie A patrocinate, e frequentate, da ricchi possidenti e scuole B ghettizzate e preferibilmente circoscritte alle periferie esistenziali.

              Si crea così, a partire dall’istituzione scolastica, un profondo frainteso sul concetto di autonomia, non più intesa come legame ed inserimento nel territorio, ma all’insegna della competizione e dell’isolamento: il potere di alcuni per sottomettere tutti gli altri!

                La diseguaglianza si erige a sistema e di riflesso parlare di pari dignità, solidarietà e comunione appare davvero anacronistico. Questi sono solo esigui aspetti di quello che si vorrebbe produrre: un essere umano capace di autodeterminarsi. Anziché favorire l’esplorazione e la relazione con il mondo circostante, legata ai ritmi ed ai compiti evolutivi, si alimenta la chiusura narcisistica la stessa su cui andranno a strutturarsi antiche e nuove dipendenze.

               La persona priva di relazione gratuita, di amicizia e di gioco, cioè di tempo dedito ai rapporti senza la ricerca di un “utile”, sembra smarrirsi nella malinconia esistenziale, troppo piena di sé e molto vuota dell’altro.More...

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