C'è una Luce che resiste al fascino

by Mauro 17. novembre 2019 19:57

       Fermarsi all'esteriorità delle cose può essere rischioso, potrebbe distrarre e non fare conoscere sinceramente luoghi e persone. Quante parvenze propone il modo contemporaneo, pacchetti di chirurgia plastica volti ad esibire l'eterna bellezza in termini di perfezione.

      L'uomo esteriore perde il sapore delle relazioni, il gusto di esserci nelle questioni della vita, si deresponsabilizza e consegna la propria esistenza ad un fare apparente che vorrebbe dimostrare agli altri e a se stesso il diritto di vivere.

       Nelle periferie di questo mondo scopro persone schiacciate in una quotidiana precarietà fatta di povertà così come di sofferenze fisiche a motivo della indisponibilità di cure appropriate. Una umanità che rimane a stretto contatto con la verità della vita e riconosce già a distanza la fattezza di chi sta arrivando, magari proponendosi quale salvatore in base alle mode radical chic del momento!More...

A ciascuno la sua risposta

by Mauro 10. novembre 2019 20:56

         Il nostro quotidiano porta un interrogativo basilare a cui ciascuno dà la sua risposta e attorno al quale organizza tutta l'esistenza: cosa sarà dopo la morte?

          Per alcuni il tempo che passa è uno scoprirsi sempre più invecchiati e segnati dalla precarietà della carne e, pertanto, sempre più incapaci di “vivere”. Questi sperimentano il consumarsi dei giorni come un perdere tutto e per garantirsi sopravvivenza cercano di affermare se stessi nei modi più disparati: il possesso, il potere, il successo, l'immagine impeccabile dimostrata.More...

Chi osa trova lo stupore

by Mauro 3. novembre 2019 13:25

          In mattine come questa vedi Danisinni tingersi di colore, i fratelli e le sorelle della chiesa protestante che l'attraversano con i loro vestiti variopinti, i bimbi intenti con nell'estenuante girotondo attorno alla piazza con le loro motorette dono "dei morti", la gente che si raduna all'ingresso della Chiesa Sant'Agnese prima della Messa, i visitatori che arrivano in piazza per la Via dei Tesori scoprendo un paesaggio per loro del tutto inedito.

           Una domenica che giunge al termine di tre giorni intensi di celebrazioni dove abbiamo contemplato la santità che porta al Cielo e la precarietà dell'esistenza umana che pare fermarsi alla tomba cimiteriale. Ma, ci siamo fermati a meditare, molto di più è il Mistero che custodisce la vita.

           C'è chi vola basso perchè pensa che ci si debba accontentare di una vita mediocre, senza troppe pretese, cercando il quieto vivere tenendosi a cauta distanza dalle questioni che potrebbero “disturbarlo”.

        C'è chi non crede alla santità, alla possibilità di costruire una vita che porta il sapore dell'amore e dunque capace di andare oltre al calcolo immediato fino a consumarsi per la causa del Bene.

Persone disilluse o, ancora, abituate allo status quo che non ammette cambiamento, perchè il mutamento costa, ha un prezzo personale e spesso procura un contrasto sociale.More...

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