Una goccia nel fiume: Natale a Danisinni

by Mauro 17. dicembre 2014 10:17

      Parlare di promozione sociale e, ancor prima, di promozione della salute ci colloca in una prospettiva di valorizzazione del territorio cioè di potenziamento di tutte quelle risorse che abbisognano di trovare espressione creativa.
             Il periodo che stiamo attraversando, infatti, è segnato da una sempre più profonda crisi multidimensionale che va dal quadro antropologico alla sfera economica e sociale, dal contesto ecologico  a quello climatico. Se da un lato la visione di uomo in funzione dell’economia ha schiavizzato l’individuo ed il contesto in cui vive, dall’altro ci appare necessario che per promuovere un luogo bisogna riscattare la prospettiva antropologica per restituire dignità e rompere con gli schemi e le etichette proprie del mercato dei consumi.
               Danisinni è una Goccia nella Palermo ridente, cioè un tassello di un Contesto che abbisogna di rinascere, tornare a respirare e a frequentarsi. Si, il Papireto che torna alla luce nel bio-stagno è segno di una linfa vitale che scorre nelle profondità dell’animo palermitano e che abbisogna di ritrovare espressione per dare vita, così come è dei papiri che oggi crescono nel centro della piazza Danisinni alimentata dalle acque del fiume.More...

L'accoglienza e l'identità di un territorio

by Mauro 16. dicembre 2014 10:57

   Natale Danisinni, il Rione accoglie la Città è molto più di un Evento natalizio. Il team di operatori coinvolti muove dal confronto diretto con un Contesto che paga il prezzo delle disfunzioni del nostro sistema socio-economico dove una fetta di popolazione rimane sempre più ai margini delle politiche sociali di turno. La provocazione viene proprio dal Natale, tempo in cui la fede cristiana torna a raccontare il mistero del Dio fatto uomo e a ricordare la mirabile dignità che è riconosciuta a tutta la specie umana.More...

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Una vita senza meta è un cammino senza desiderio

by Mauro 2. novembre 2014 00:01

    La formazione di uno Psicoterapeuta non può prescindere dal rapporto che ha con l'Evento morte e con il pensiero di sapersi mortale. La provvisorietà della vita è un dato certo, quello umanamente più sicuro già dalla nascita. Eppure gran parte dei nostri anni possono trascorrere con una sorta di negazione o di conflitto latente a cui non si riesce a dare nome e che, a volte, trascina nell’angoscia esistenziale. Non basta neanche l’acuto umorismo di  Woody Allen ad esorcizzare la questione con aneddoti del tipo: “La vita dovrebbe essere vissuta al contrario. Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così tricchete tracchete il trauma è bello che superato. Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai migliorando giorno dopo giorno.Poi ti dimettono perché stai bene e la prima cosa che fai è andare in posta a ritirare la tua pensione e te la godi al meglio. Col passare del tempo le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughe scompaiono…”. Il principio di realtà ci ancora ad una evidenzia ben diversa!
Una certa prospettiva laicista prepotentemente vorrebbe svuotare la quotidianità di orizzonti profondi per consegnarla alle apparenze del successo, dell’audience, dei “mi piace” o del numero di contatti. Questa pretesa finisce con il suscitare, man mano, una sempre maggiore inquietudine che, sotto la regia del mercato dei consumi, viene anestetizzata con mere proposte consolatorie come ad esempio  halloween la scorsa sera. Il desiderio profondo, proprio di ogni essere umano, è l’eternità ed il cielo, il mistero a cui appartiene la vita. Il rischio è che tutto venga consegnato, dalle mode attuali, al magico e superstizioso, all’apparenza o alla pienezza del momento, svuotando di senso la vita delle persone. Tutto ciò sgancia l’individuo dalla realtà e lo affida al fatalismo, al potere economico o ancora a quello dell’apparire. Ne scaturisce il vuoto depressivo e, la conseguente, ricerca di evasione propria dei nostri giorni.More...

I "Si" che fanno mettere in gioco

by Mauro 28. settembre 2014 22:55

      Quello del formalismo sembra essere una delle gravi piaghe della nostra società, mostrati compiacente e tutto sarà perfetto! Uno slogan che apparentemente fa funzionare rapporti istituzionali, partenariati, perfino alcuni matrimoni, ma tutto ciò a discapito della relazione. I rapporti umani, infatti, si nutrono di autenticità, nella finzione scenica si finisce per trovare la noia, altro male oscuro dei nostri tempi! 

     La vita non è questione di parole ma di opere, non è il dire “si” a raccontare la nostra storia ma ciò che fattivamente esprimiamo.More...

La giustizia è questione di cuore

by Mauro 23. settembre 2014 00:22

      La questione della giustizia sociale è uno degli aspetti di rilievo che possono venire a destabilizzare la progettualità di una persona. Nel far fronte alle dinamiche di potere iscritte nel nostro sistema l’individuo potrebbe finire con il rinunciare ai suoi valori-ideali di riferimento per non soccombere.

     Ho esperienza di numerose persone che, venute in terapia, hanno raccontato il loro malessere, la condizione di iper-stress, dovuto alla corruzione riscontrata nel loro contesto lavorativo piuttosto che nella privazione dei servizi che dalle Amministrazioni dovrebbero essere garantiti ai propri cittadini. È possibile fronteggiare simile stato di cose appigliandosi ad una giustizia che stabilisce “a ciascuno il suo” così dome definito dal diritto romano? Oggi più che mai è parecchio difficile stabilire ciò che è “mio” e ciò che è “tuo”. Un profugo che arriva a salpare fino alle nostre coste ha il diritto di calpestare il “nostro” suolo? Un nascituro che ha poche settimane ha diritto di venire alla luce o la sua vita è in potere delle norme decise da una Nazione? Molte sono le questioni di giustizia che provocano il nostro tempo, giorni in cui l’opinione viene assunta a verità!More...

Fede è perdere l'equilibrio

by Mauro 1. settembre 2014 01:00

          A chi si intende poco di cristianesimo la fede appare come negazione della capacità di pensiero o, ancora, come privazione di libertà ed obbedienza cieca. In realtà la fede è ben altra cosa, significa relazione dinamica ma ancor prima perdita di equilibrio. Si, chi si apre alla fede perde stabilità fino a sbilanciarsi. In che senso?More...

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Dimmi chi segui e ti dirò chi sei!

by Mauro 24. agosto 2014 23:13

          Nuove frontiere si aprono oggi all’evangelizzazione di strada. Fin troppe provocazioni ci pervengono dai rotocalchi che quotidianamente ci elencano tragedie deliberate da mano d’uomo. Pensiamo ai barconi che continuano ad affondare nel Mediterraneo portando con sé centinaia e migliaia di vite umane, le ferite mortali delle numerose guerre sparse nel mondo, gli oltraggi alla vita fino a colpire i propri familiari.
       Risuona ancora l’interrogativo che Gesù rivolse ai suoi discepoli 2000 anni fa come ci ricorda il Vangelo di oggi, XXI domenica del tempo ordinario: Chi è Cristo nella mia vita?
    È esperienza comune smarrirci, sovente  andiamo dietro a tanti nutrimenti, certo attraenti, dimenticandoci dell’unico nutrimento essenziale. Quando mi ritrovo a correre e avverto tutto l’affanno dei miei giorni è lì che devo fermarmi e chiedermi: chi è Cristo per me oggi? Quando rivendico e cerco le mie ragioni per difendere posizioni e battaglie, lì ho bisogno di fare silenzio e tornare a chiedermi: ma tu Gesù cosa c’entri con tutto ciò?
        Come mai Gesù consegna a Pietro le chiavi del Regno dei cieli? Che significa avere la chiave d’ingresso nel Regno? Domande necessarie che ci aprono alla comprensione del Vangelo di questa Domenica.More...

Con-dividere è la chiamata cristiana

by Mauro 3. agosto 2014 10:00

      Oggi condividiamo il Vangelo dall’Albania, da questo luogo dove dieci anni fa è nata l’avventura dei Missionari di Strada. La Parola continua a sorprenderci come a ricordarci che tutto viene da Dio e tutto a Lui torna seppur arricchito della partecipazione umana. E proprio il Vangelo di questa domenica, diciottesima del tempo ordinario, ci mostra come Dio chieda la docilità del cuore per fare nuove tutte le cose.
       Inizialmente troviamo Gesù di fronte ad una grande prova che lo coinvolge personalmente e, al contempo, di fronte alla folla che lo interpella e che abbisogna della sua risposta. È un momento particolare, Giovanni Battista è stato ucciso e Gesù si ritira, ha bisogno di solitudine. È l’uomo che ha perso un amico anzi più di un amico, considerato che c’era una profezia che li accomunava e che li inviava ad una missione complementare: Giovanni prepara la via, Gesù è la Via.More...

Be Different

by Mauro 24. luglio 2014 16:54

     La scelta del tema Be different al GiffoniFilmFestival, ha portato nelle sale della Cittadella parecchi film che costituiscono una provocante carica di emozioni e pensieri che a volte non hanno un nesso congruente, come a raccontare frammenti della realtà attuale. Primo interrogativo che ne deriva: assistiamo, oggi, ad una fase di frammentazione o di pluralità?   

       In ogni caso l’identico viene tradito, vediamo in che senso.More...

Il rischio "virtuale" è quello dell'Incontro!

by Mauro 22. luglio 2014 14:35

     È vero che il web ci impone una rapida accelerazione del tempo e, in taluni casi, il rimanere ad attendere potrebbe privarci dell’incontro con l’altro, della sua presenza.
       Appena ieri scrivevamo dell’importanza che le riprese hanno avuto in Siria nel denunciare e documentare come il regime ha bombardato i manifestanti che rivendicavano il diritto alla loro libertà, nel tentativo di reprimere la contestazione del popolo siriano. Una denuncia che, attraverso la comunicazione visiva, ha provocato l’opinione e la riflessione internazionale.
           Ed oggi arrivano le immagini girate stanotte da uno dei superstiti in un barcone che trasportava più di 700 profughi siriani soccorsi nel Canale di Sicilia.More...

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