Ci sono parole che confondono, altre parole che liberano...

by Mauro 22. novembre 2015 10:44

            “From Paris with love”, questa la scritta sulle bombe caricate sotto i caccia francesi che, all’indomani dell’efferato attentato che ha colpito Parigi, erano in partenza per la Siria. 

           Sono rimasto in silenzio, un turbinio di pensieri e moti d’animo ha afferrato la mia quotidianità, un senso di ribellione attraversa queste giornate in cui l’umanità intera sta appesa allo schermo televisivo, del pc o dello smartphone. Continuo a chiedermi: è possibile che questa sia la risposta dell’uomo civilizzato che crede nei valori della fraternità, libertà ed uguaglianza?

          So bene quanto la difesa dei valori abbia un prezzo, a volte davvero alto, così come insegna il Maestro. È, sembra fatto apposta, la meditazione che fa in questa domenica la Comunità cattolica.More...

La pedagogia di Sarina

by Mauro 25. gennaio 2015 10:31

   All’indomani del funerale di Sarina Ingrassia rimane come un silenzio interiore, non è di un vuoto che si tratta, ma del senso di mancanza che evoca dentro tanti ricordi, risonanze, momenti semplici e densi di vita. Dicevamo ieri di come lei non è appartenuta a nessuno proprio perché si è resa disponibile a tutti, senza limite e senza sosta, pur riconoscendosi una “piccola donna”.
       Quella della mensa accogliente è un’icona che immediatamente mi porta a Sarina, la cucina luogo di ingresso e di soggiorno era lo spazio sacro dell’incontro. Entrarvi era come aprirsi ad un mondo, fare ingresso in un respiro più ampio che ti portava, pur stando dentro quelle mura domestiche, ad attraversare il senso delle cose, i luoghi, i sogni ed i progetti di vita. Sarina sempre capace di ascolto, anche se stanca, era incuriosita e affascinata dall’ospite di turno, anche da chi la collaborava con lei ogni giorno. Non si perdeva in chiacchiere, annuiva piuttosto che mormorare ma era lapidaria nella denuncia così come nell’incoraggiare.More...

Con-dividere è la chiamata cristiana

by Mauro 3. agosto 2014 10:00

      Oggi condividiamo il Vangelo dall’Albania, da questo luogo dove dieci anni fa è nata l’avventura dei Missionari di Strada. La Parola continua a sorprenderci come a ricordarci che tutto viene da Dio e tutto a Lui torna seppur arricchito della partecipazione umana. E proprio il Vangelo di questa domenica, diciottesima del tempo ordinario, ci mostra come Dio chieda la docilità del cuore per fare nuove tutte le cose.
       Inizialmente troviamo Gesù di fronte ad una grande prova che lo coinvolge personalmente e, al contempo, di fronte alla folla che lo interpella e che abbisogna della sua risposta. È un momento particolare, Giovanni Battista è stato ucciso e Gesù si ritira, ha bisogno di solitudine. È l’uomo che ha perso un amico anzi più di un amico, considerato che c’era una profezia che li accomunava e che li inviava ad una missione complementare: Giovanni prepara la via, Gesù è la Via.More...

Laboratorio "Io può!"

by Mauro 8. luglio 2014 12:01

         È questa esclamazione che è risuonata stamane dopo la prima officina creativa della giornata: “Io può”  ha esclamato una delle ragazze del Laboratorio dopo aver colto che nella vita la differenza non è tra chi ha e chi non ha talenti, ma tra chi si pensa senza e chi si mette in cammino per scoprirsi.
        La scoperta dei propri talenti è la proposta di oggi, partiti dall’atteggiamento di meraviglia verso se stessi e il mondo che li circonda, i giovanissimi si soffermano ora sulla ri-scoperta di se stessi.
       Se l’apertura allo stupore è la condizione basilare per entrare nella vita, la possibilità di scoprirsi, in modo unico ed originale, è il modo di stare nel proprio quotidiano!
      Come mai lo stare in ricerca tipico della prima gioventù a volte lo troviamo inibito, rallentato o addirittura spento?More...

La bellezza che salva il mondo è l'amore che condivide il dolore

by Mauro 23. gennaio 2014 18:15

      Quale bellezza salverà il mondo? è il titolo della lettera datata 1999, che l’allora Cardinale Martini scrisse per la sua Chiesa, quella di Milano. La risposta che il Pastore diede fu chiara e decisa: la bellezza che salva il mondo è l’amore che condivide il dolore.
      Un paio di giorni fa partecipando al funerale di una donna “sazia di giorni”, così come ha esplicitato il Pastore valdese nel ricordare i germi di bene che la vita di donna Pina ci ha lasciato, ho avuto modo di meditare come l’amore che condivide il dolore porti frutti di vita nuova.More...

Trovare direzione è questione di fiducia

by Mauro 18. gennaio 2014 09:15

       Medito su come l'uomo contemporaneo faccia fatica a trovare equilibrio o, meglio, direzione nella propria vita. Scorgo come la risposta a questo bisogno sia una questione di fiducia.

        A tal proposito mi tornano in mente le parole di Giovanni Bosco: Sii con Dio come l’uccello che sente tremare il ramo e continua a cantare, sapendo di avere le ali. 

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Vivere la vita: Il dono di un nuovo anno

by Mauro 31. dicembre 2013 23:59

            Il senso della vita non è qualcosa in cui ti imbatti per caso, come la soluzione a un enigma
o il premio di una caccia al tesoro.
Il senso della vita è qualcosa che costruisci vivendo:
a partire dalla tua storia,
dai tuoi affetti,
dall’esperienza umana che ti viene trasmessa,
dal tuo talento e dal tuo sapere,
dalle cose in cui credi,
dalle cose e dalle persone che ami, dai valori per cui sei disposto a sacrificare qualcosa.
Gli ingredienti ci sono tutti.
Tu sei l’unico che può fonderli in quel disegno
che sarà la tua vita.
Fà che sia una vita piena di dignità
e di significato per te.
Se sarà così,
allora il bilancio dei successi
e dei fallimenti
sarà secondario.
John Gardner

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Ridestare lo spazio dell'anima

by Mauro 22. dicembre 2013 12:23

         Al di là dei convenzionalismi tipici dell’epoca dei consumi ritengo che il Natale è prima di tutto guardarsi negli occhi, scoprire le presenza dell’altro e lasciarsi guardare fino a riscoprire la propria di vita, il senso dell’esserci in questo mondo.
       I “primi” a vivere il Natale furono stupiti, meravigliati per quel che accadeva nel nascondimento di una notte lontana dai “palazzi dei re”.
     Natale è ricerca di un volto che non passa per le vie ordinarie, per le autostrade della frenesia quotidiana. Devi andare fuori strada per rintracciare le orme del sentiero che porta a contemplare la Natività.
      Proprio come ha fatto Francesca, insegnante di filosofia a Palermo, che ieri ha portato i suoi “ragazzi” fuori dalle grigie aule della scuola e per strada, nello scorgere un anziano nonno che teneva per mano il nipotino, ha chiesto agli alunni: chi è che accompagna l’altro? Ne è nato un confronto sorprendente, una ricchezza di pensieri condivisi e, alla fine, la classe ha riconosciuto il dono della reciprocità ove ciascuno, nonno e bimbo, sosteneva il cammino dell’altro.More...

L'esperienza della Resurrezione appartiene alla quotidianità

by Mauro 11. novembre 2013 12:00

          Quale provocazione ci viene dalla pagina che ieri milioni di cristiani hanno ascoltato nelle chiese sparse nel mondo? Gesù risponde ai sadducei  esplicitando il significato della Resurrezione. Il tema centrale della fede cristiana, infatti la fede nella Resurrezione è ciò che distingue e caratterizza in modo unico il cristianesimo.
           Duemila anni fa la mens greca si è dovuta confrontare con una cultura ed una proposta di vita che sapeva di assurdo: risorgere con tutta la corporeità oltre la morte! Il corpo dal cristianesimo non viene più inteso come  un giustapposto cioè quale accidente da sopportare a discapito della sostanza. Con il cristianesimo diventa il luogo della rivelazione. Il corpo e la storia divengono luoghi teologici in cui è possibile rintracciare l’impronta di Dio, la sua immagine visibile agli occhi. Si tratta di riconoscere la realtà in modo nuovo, la fede nella Resurrezione non è un mero proiettarsi verso la meta ultima ma un’esperienza che appartiene già all’oggi: ogni giorno il cristiano è chiamato a risorgere dalle morti/ferite che possono segnare la quotidianità. È secondo questa prospettiva che l’esperienza del dolore diventa spinta a cercare con maggiore lena il Volto di Dio nella propria esistenza.
          Lo “sguardo” greco non era capace di accettare questo salto proprio perché, secondo la prospettiva platonica, trovava nel corporeo una sorta di soggettività inaffidabile. La percezione sensibile non era riconosciuta come obiettiva proprio perché varia a seconda della persona, del corpo percipiendi, e pertanto priva di oggettività. Il metodo scientifico improntato su questa prospettiva fa della ricerca un tentativo di visione, un trovare le verità attraverso l’osservazione empirica. Nella mens cristiana invece la contemplazione è frutto dell’ascoltoMore...

Il collirio della memoria

by Mauro 13. ottobre 2013 11:45

             Madre del silenzio che custodisci il mistero di Dio,
liberaci dall’idolatria del presente a cui si condanna chi dimentica,
          purifica gli occhi dei pastori con il collirio della memoria,
           torneremo alla freschezza delle origini per una chiesa orante e penitente.
Madre della bellezza che fiorisce dalla fedeltà al lavoro quotidiano
            destaci dal torpore della pigrizia, della meschinità, del disfattismo.
             Rivesti i pastori di quella compassione che unifica e integra,
             scopriremo la gioia di una chiesa serva, umile e fraterna.
              Madre della tenerezza che avvolgi di pazienza le vie di misericordia,
aiutaci a bruciare tristezze, impazienze e rigidità di chi non conosce appartenenza;
intercedi presso tuo figlio perché siano agili le nostre mani, i nostri piedi e i nostri cuori;
edificheremo la chiesa con la verità nella carità.
Madre saremo popolo di Dio peregrinante verso il regno. Amen
                                                                                                Preghiera composta da papa Francesco
                    

                   Stamane al termine della la celebrazione in san Pietro, papa Francesco affiderà a Maria l’umanità intera, il carico esistenziale di ogni essere umano. Durante la celebrazione, che ora volge al termine, papa Francesco ha esortato la Chiesa a lasciarsi sorprendere da Dio, da Lui che ha scelto una semplice ragazza di Nazareth che non abitava nei palazzi ma ha accolto la sua proposta.More...

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