Tre giorni dopo. Giffoni Film Festival/3

by Mauro 26. luglio 2013 19:10

   Oggi con i ragazzi di Iammonline abbiamo intervistato il regista e parte degli attori del film Tre giorni dopo. Commedia italiana ideata dal regista Daniele Grassetti che insieme al cast è stato capace di mantenere un tono di leggerezza coniugando l’umorismo con aspetti profondi della vita quotidiana di un giovane.

       Ambientata in un popolare quartiere romano, il Pigneto, la commedia ruota attorno all’amicizia di tre coinquilini che si sostengono a vicenda nell’affrontare difficoltà quotidiane permettendoci di guardare quel mondo con i loro occhi.More...

Sensazioni: Laboratorio dalle immagini alle parole

by Mauro 25. luglio 2013 18:20

    Al Giffoni Film Festival i ragazzi di Iammonline www.iammonline.it provenienti da Palermo e Napoli, quartieri Zisa/Danisinni e rione Sanità, senza sosta sostengono il ritmo quotidiano scandito da proiezioni di film ed interviste a registi ed attori. Un flusso di emozioni ed incontri che viene ad attraversare le loro vite e quelle di tutti gli altri ragazzi che, pur non essendo presenti all’Evento, rimangono in collegamento con il sito del Iammonline group.
         Stamane ci siamo presi uno spazio di sosta per riflettere insieme sui tanti stimoli di questi giorni, ne è scaturita una interessante condivisione. Un laboratorio che partendo dalle immagini e suggestioni ricevute durante i primi giorni del festival passa per un lavoro personale di scrittura ed elaborazione del vissuto ed arriva alla condivisione nel gruppo mediata da una frase sloganMore...

Bianca come il latte rossa come il sangue. Giffoni Film Festival/2

by Mauro 24. luglio 2013 18:30

  Continua la rassegna cinematografica del Giffoni Film Festival, stamane ci è stato proposto il film Bianca come il latte rossa come il sangue. Una produzione italiana di grande pregio in cui il regista, Campiotti, ha raccontato la vita di quattro adolescenti dal di dentro, cioè stando all’interno del gruppo, della scuola, della loro famiglia.More...

Liberi di esprimerci: oltre il pregiudizio. Laboratorio per adolescenti 2

by Mauro 17. luglio 2013 16:57

   È sorprendente constatare come gli adolescenti che stanno partecipando al Laboratorio di questi giorni, attraverso le varie attività della giornata, si mettano in gioco mostrando le straordinarie intuizioni e potenzialità proprie di questa fascia di età. L’adolescenza a nostro parere è un tempo propizio per favorire la promozione del ben-essere e la costruzione di progettualità volte alla crescita personale e comunitaria. La Comunità umana infatti è frutto di sogni e ideali condivisi che vengono a dare impronta ad un territorio. Questi aneliti vengono coltivati in modo speciale proprio nella giovane età e successivamente iniziano man mano a trovare forma concreta. Educare al sogno è attività propria di noi umani, questo porta ad educere, favorire l’espressione di ciascuno ed è da questa condivisione che la vita trova ricchezza, la gioia propria del reciproco riconoscimento.
Le attività laboratoriali di questi giorni hanno permesso ai giovanissimi di entrare in rapporto con le proprie emozioni, la percezione del proprio corpo, la sensorialità attraverso la quale si rapportano a se stessi e all’ambiente circostante. È così che il mangiare con le mani, l’andare in giro bendati, l’ascolto dei sonori e delle musiche proposte, la ricerca dei colori in natura e le varie forme di pittura espressiva, hanno fatto da veicolo per interagire ed ascoltare le proprie ed altrui risonanze.More...

Apparenza o bellezza? La ricerca di sè e dell'altro. Laboratorio per adolescenti 1

by Mauro 15. luglio 2013 14:50

   Concludevo il precedente post denunciando la grave pressione a cui sono sottoposti bambini e ragazzi attraverso il mezzo televisivo. L’esperienza di un Laboratorio viene a stimolare competenze e a fornire strumenti per decodificare i messaggi che quotidianamente vengono propinati a grandi e piccini, senza che alcuno ne rimanga estraneo. La fatica di rimanere consapevoli e capaci di analisi critica appartiene anche al mondo adulto il quale viene “agganciato” attraverso il canale della sessualità o del potere.
         Ieri abbiamo cominciato un nuovo Laboratorio residenziale rivolto ad adolescenti delle Scuole superiori e colgo come la sfida educativa rimane complessa sebbene con articolazioni differenti considerata la nuova fase evolutiva in cui si consolida una maggiore indipendenza dalla famiglia d’origine, ricerca di autonomia in cui il gruppo dei pari diventa il sostegno ed il luogo di apprendimento imprescindibile. E proprio ai giovanissimi in quanto gruppo la pubblicità si rivolge spingendo ad introiettare mode la cui sequela è necessaria per sentirsi inclusi nella cerchia, accettati in quanto tosti.
       Siamo consapevoli che il creare attrattiva è uno degli obiettivi principali del mercato dei consumi. Attrarre per vendere è regola per il mercato libero, certamente questo è espressione di liberalità democratica,  mi chiedo, però, quale codice etico si dia il mercato dei consumi. More...

Favorire le abilità relazionali ed empatiche dei ragazzi

by Mauro 11. luglio 2013 15:50

    Annoto, ancora, alcuni spunti di riflessione che scaturiscono dal Laboratorio residenziale Everybody che stiamo vivendo in questi giorni, per una riflessione clinica in merito all’attuale mondo dei ragazzi.
         È  sorprendente constatare come loro, se adeguatamente stimolati, riescano a vivere brillantemente l’ambiente offline, scevro da ritrovati tecnologici. I giovanissimi infatti mantengono una peculiare capacità di adattamento e riescono ad adattarsi ad un contesto campestre così come quotidianamente si adattano all’ambiente digitale, e questo processo è favorito dalla presenza dei pari, di coetanei con i quali stabilire piattaforme relazionali funzionali al nuovo adattamento.
          In questi giorni di Laboratorio residenziale sto appurando come l’assenza dello spazio digitale, una volta superato l’impatto iniziale, non è seguito da mancanza di orientamento nel luogo in cui ci troviamo, piuttosto emerge la capacità di dare significato al nuovo spazio per alcuni totalmente inedito, e questo fa intuire che esiste una continuità nella percezione e nella esperienza dei due contesti: online e offline.
        Come abbiamo precedentemente approfondito (http://www.larelazionechecura.it/post/Il-digitale-luogo-di-socialita.aspx) appare evidente che spazio digitale e spazio offline sono entrambi reali, cioè portatori di esperienze proprie della vita: relazione con se stessi e con l’altro, vicinanza e conoscenza, scoperta e scambio culturale. I social network infatti hanno la capacità di collegare persone e favorire la comunicazione e condivisione di esperienze di vita, una sorta di piazza virtuale che permette l’interazione accorciando distanze e differenze. Si creano in questo modo Community in base ad interessi, competenze, scelte di vita.More...

Custom: la strada fa cultura

by Mauro 25. giugno 2013 21:00

    Sono trascorsi pochi giorni dal mitico raduno firmato Harley che ha solcato le vie di Roma fino ad arrivare in Piazza davanti al colonnato del Bernini.
       Roma si è trasformata in capitale delle moto che hanno fatto storia, custom che costituiscono un ponte tra generazioni che, ancora oggi, continuano a condividere la stessa passione per le moto statunitensi nate, agli inizi del ‘900, dalla creatività dei ventenni Harley e Davidson originari di Milwaukee.
       Quella degli harleysti è una cultura, uno stile di vita, un rapporto particolare con l’ambiente attraversato dalla strada.  Il gusto dell’andare in moto si unisce così in una ricerca di spazio che è al contempo ricerca di vita, apertura alla scoperta. È per questo che le carovane Harley sono delle esperienze di condivisione e scambio di esperienze, espressione di solidarietà e di trasmissione di sapere.
       L’evento romano ha restituito anche connotazione spirituale alle Custom che, per tradizione, sono state additate come moto trasgressive al di fuori di ogni possibile sentire religioso, almeno da chi associava il "religioso" con lo stare in un sistema pre-definito. More...

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Un Sistema che vorrebbe strapparci il senso della Giustizia (2)

by Mauro 11. giugno 2013 10:14

   Nasce, man mano che scorrono i giorni, una domanda: il sistema attuale vuole alimentare un clima di impotenza? Se mi rubano un’auto se io faccio la denuncia quell’auto forse non la trovo più, se non denuncio e cerco di rintracciare chi potrebbe restituirmela forse con cinquecento euro recupero l’auto. Se non la recupero più non potrò andare a lavorare e a quel punto la mia famiglia… Credo che poco si rifletta sul clima di impotenza che è stato generato nel nostro Paese.
       Viviamo nell’emergenza sociale, i diritti dei singoli cittadini sono, sempre meno tutelati. In una condizione di deprivazione dei diritti la mafia acquista potere. Il fenomeno mafioso in tutta la Nazione sta dilagando sempre più e sempre maggiore è il senso di impotenza che sperimenta la Comunità civile.More...

Un Sistema che vorrebbe strapparci il senso della Giustizia (1)

by Mauro 10. giugno 2013 22:38

   “C'è chi insegna
guidando gli altri come cavalli
passo per passo:
forse c'è chi si sente soddisfatto
così guidato.

C'è chi insegna lodando
quanto trova di buono e divertendo:
c'è pure chi si sente soddisfatto
essendo incoraggiato.

C'è pure chi educa, senza nascondere
l'assurdo ch'è nel mondo, aperto ad ogni
sviluppo ma cercando
d'essere franco all'altro come a sé,
sognando gli altri come ora non sono:ciascuno cresce solo se sognato”.

         Questi versi di Danilo Dolci fanno intuire la responsabilità educativa che ciascuno ha nei confronti degli altri ed in speciale modo nei confronti dei bambini e di quanti si apprestano ad affacciarsi alla vita adulta. Direi che oggi abbiamo responsabilità anche di fronte al mondo adulto che pare vivere da dormiente, come se anestetizzare la vita la rendesse più facile la traversata esistenziale.
        Certo ci sono momenti della vita davvero difficili ma è anche vero che la consapevolezza ci permette di attraversarli appieno altrimenti restiamo ancorati al passato, apparentemente rimosso ma, proprio per questo, continuamente presente! Come coltivare sogni, come osteggiare chi cerca quotidianamente di spegnere i nostri sogni? Come favorire la crescita di un Sogno comune?
        Vorrei soffermarmi sulla consapevolezza che abbiamo del nostro sistema sociale. Viviamo in un tempo che obbedisce a leggi di sistema che, a mio avviso cercando di spegnere i sogni, il desiderio di vita e l’interesse per la vita altrui. È così che si diventa quando si accetta di essere pedine di un sistema più grande, dinanzi al quale ci si sperimenta impotenti.
         Ascoltando il rap di Fabri Fibra si assiste ad una forte denuncia sociale, il rapper afferma di come l’uso della coca sia praticato in molti contesti per alleggerire la vita o per aumentare le prestazioni professionali, dal chirurgo al caminonista, dall’universitario al pensionato. L’autostrada della cocaina scorre velocemente nella nostra Nazione e questo fenomeno viene visto come marginale, l’attenzione è volta ad altro, alla disoccupazione, alle imprese che chiudono, alle dispute politiche, ma in realtà il sistema o va visto nella sua complessità o altrimenti si rimane miopi, si vede il segmento senza scorgere l’ampiezza del problema.More...

Il Cercatore degli ultimi

by Mauro 7. giugno 2013 16:30

    Oggi la Comunità cristiana celebra la Festa del Cuore di Gesù ed è la Parola di Dio, come di consueto, a permettere di comprendere maggiormente il significato di questa Festa. Il Vangelo (Lc 15, 3-7) rimanda un messaggio immediato: Dio, bel Pastore, si prende cura degli “ultimi”. Ultimo è chi è perduto, chi non trova la strada, chi si sperimenta fragile e debole, incapace di camminare da solo. Così è di quella pecora perduta che viene ricercata dal Pastore, Dio è un cercatore, il suo sguardo è volto a cercare il suo gregge, i suoi figli.
        Il Vangelo non è per i “giusti”, loro infatti non ascoltano. Il giusto è colui che è pieno, noi cristiani dovremmo comprendere da che parte stiamo: sappiamo e ci crediamo attivati? Oppure siamo ricercatori, in ascolto della voce del Pastore? La parabola è rivolta a quanti sono peccatori e pubblicani, sono loro che si avvicinano a Gesù, persone fragili che sperimentano la propria difficoltà a camminare da soli o, ancora, a quanti si sono legati ai  guadagni facili e spesso disonesti. Entrambi però sperimentano che il loro cammino non si regge, o perché soli o perché poggiati sugli averi.
        Gesù mangia con loro, entra in intimità con i peccatori, condivide con loro la sua vita ed è per questo che si rivolge a loro, perché sa che stanno ad ascoltarlo.
         Il cuore di Dio è mostrato da questo uscire nella notte per cercare l’unica pecora perduta. Per Lui ciascuno è unico, non ci tratta come folla, non si sazia dei “tanti”, non si ferma alle apparenze, non cerca plausi, piuttosto vuole vedere il volto di ciascuno. Il cuore di Dio, il desiderio di Dio è questo incontro con la creatura, con ogni essere umano.More...

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