Il cibo relazionale

by Mauro 5. agosto 2018 17:02

      Alla nascita ciascuno sperimenta il rapporto con la vita attraverso l'accudimento di qualcuno che si prende cura donando nutrimento ed affetto, un duplice cibo che fa da base per percepirsi con un senso in questa vita.

    Chi è malnutrito, infatti, comincia col darsi poca importanza e ad aggredire se stesso o l'ambiente circostante o, anocra, a mendicare riconoscimento svilendo l'importanza del proprio esserci.

      Un parametro da mantenere, dunque, è che il nutrimento può dirsi tale quando è connotato da relazione amorevole. Senza relazione non c'è cibo che basti e la ricerca personale, in quei casi, diventa una spinta compulsiva consegnando all'oggetto di piacere di turno il compito di consolare ed appagare la propria esistenza.More...

Il perdono ci spinge avanti

by Mauro 2. agosto 2018 20:35

     Non è possibile cambiare la storia però è possibile perdonare, è questo il grande potere che appartiere ad ogni essere umano.

Chi rinuncia al perdono cade vittima del male ricevuto, continua a consegnare potere al suo carnefice permettendogli di guastare tutta la propria esistenza.

Certo, ci sono ferite che hanno il sapore di un dolore infinito e che procurano angustia indicibile eppure è solo il perdono che farà di una ferita, seppur profonda, una cicatrice.More...

Aprirsi all'orizzonte

by Mauro 31. luglio 2018 07:40

   Sembra che l'uomo contemporaneo abbia perso la prospettiva dell' “oltre”, avendo inteso la propria realizzazione come stanziale, come se la meta da perseguire fosse l'appagamento acquiescente.

     Le grandi religioni monoteiste mostrano invece l'esistenza umana come un andare al di là, rivolti ad un orizzonte mai compiuto. 

    Intendere la vita come viaggio è proprio dell'uomo veramente umano, altrimenti verrebbe meno il desiderio e l'esistenza diventerebbe una quotidiana conquista e competizione, luogo in cui trincerarsi per divenirne, in definitiva, schiavi!More...

Dimmi quale è la tua battaglia

by Mauro 28. luglio 2018 11:27

        Morire di Speranza! Ecco il motivo per cui lunedì ci fermeremo in preghiera, ad ascoltare a sostenere il silenzio quello che oltre l'ingiustizia cerca la Luce, il senso profondo della esistenza. Ci rendiamo conto: se la vita altrui non è più preziosa allora anche la nostra di esistenza è persa, non ha valore... 

         Si muore di speranza quando l'umanità cerca di ridurre la speranza al calcolo consegnando il proprio futuro alla tecnica, al mercato o alla scienza. Ad essa sarebbe deputata la dimostrazione di  ogni fenomeno riducendo l'agire umano ad una serie di nessi strutturati su cause ed effetti.More...

Libertà è custodire

by Mauro 22. luglio 2018 08:46

    Sono sempre più rare ai nostri giorni figure come quella del pastore o dell'agricoltore che fino al secolo scorso, in modo emblematico, potevano mostrare il senso del rapporto di cura,  il vivere quotidianamente la custodia dell'altro.

      La figura del pastore ha un'evocazione biblica assai preziosa, Dio è il pastore del suo popolo, Gesù è il bel pastore venuto a cercare la pecora smarrita. I tratti del pastore vengono delineati in modo sempre più marcato nella storia d'Israele fino ad arrivare al volto di Cristo che si fa condurre “come pecora condotta al macello” pur di salvare il suo gregge, è il volto della compassione proprio di chi perdona nonostante tutto, è il volto che cura.

     Quello di Dio è un fare generativo, Lui favorisce la crescita e desidera che ciascuno possa prendere il largo. Non si tratta di appropriazione che sottomette ma di appartenenza che crea legame e, proprio per questo, permette l'espressione piena.More...

Ciascuno porta una missione

by Mauro 15. luglio 2018 08:00

    Sembrerebbe che il nostro tempo voglia convincerci che l'audience sia il criterio di successo, di riuscita della nostra missione di vita. Il riconosciemento altrui, cioè, determinerebbe l'appagamento di cui ciascuno abbisogna. 

      La psicologia evolutiva ha fatto del riconoscimento una conditio basilare per una crescita matura e fiduciosa e, questo, ci rendiamo conto è un presupposto prezioso per ogni essere umano ma la questione si pone quando l'attesa di simile restituzione dura tutta la vita!More...

I sognatori e i codardi

by Mauro 24. giugno 2018 10:14

    Ho sempre pensato che i venditori di palloncini fanno un lavoro speciale perchè donano molto più di un oggetto che può rendere felice un piccolo che gioca. Quando il palloncino vola, infatti, è grande lo stupore e il rimanere con lo sguardo rivolto a mirare il cielo sconfinato, ove, nelle notti d'estate man mano quel puntino in movimento sale fino a confondersi con il Cielo stellato.

    I ragazzi che la scorsa notte a piazza Sant'Anna hanno aggredito il giovane giovane bengalese, venditore di palloncini,  invece hanno smarrito la loro capacità di sogno, non hanno più stupore nei loro occhi e sono ridotti a procurarsi eccitazione attraverso un gesto così codardo.

      Palermo vive profonde contraddizioni, da un lato chi si impegna a mantenere la logica del potere e dell'interesse personale privo di scrupoli e di interesse per lo sviluppo della Comunità, dall'altro chi si spende ogni giorno per la crescita umana e sociale della nostra Città, chi promuove cultura e capacità di gestazione di sogni.More...

L'accoglienza rende belli

by Mauro 17. giugno 2018 09:19

    A ciascuno è dato di decidere da che parte stare e questo dipenderà dalla meta che si persegue. Tanti discorsi, spesso ideologici, sono volti a giustifare la meta che l'individuo si prefigge. Se oggi si cade in un continuo frainteso lessicale è, a mio avviso, perchè le parole sono svuotate del loro peso, usate solo per affermare se stessi. E' così che la politica manca di visione e la progettualità è limitata al segmento presente. Mi questiona il criterio di vita bella che viene proposto, il criterio di felicità perseguito dall'uomo contemporaneo. Il criterio di protezione, in taluni casi, può diventare criterio di morte, di esclusione della vita altrui. Immigrati e non sono tanti gli esclusi del nostro mondo.   More...

La rivoluzione nasce dall'Ascolto, lì ogni diversità è colta come dono

by Mauro 10. giugno 2018 08:20

    In un tempo in cui la diversità viene propinata come realtà da temere, la Comunità di Danisinni custodisce il valore dell'incontro, quello in cui ciascuno viene riconosciuto dono per l'altro proprio per la sua unicità. Questo fine settimana un coro di Danisinni condivide un'esperienza preziosa con un gruppo di detenuti dell'Ucciardone ed il resto della Città. Due realtà ai margini che prima donano un concerto all'interno del teatro Massimo e poi un altro nella Casa di reclusione Ucciardone ove altri detenuti possono assaporare le note della “Buona Novella”.

     A De André, infatti, è dedicata la manifestazione artistica che prima di essere un'esibizione è un percorso di condivisione per contribuire a costruire Comunità e vita buona nel contesto della nostra Palermo.More...

Impossibile costruire Comunità senza offerta

by Mauro 3. giugno 2018 22:33

    Difficile comprensione quel che vediamo in questa giornata per le strade delle città: un popolo in processione che porta con sé un ostensorio su cui, “dicono”, sta il Corpo di Cristo.

    Il pragmatismo del nostro tempo respinge col risolino, ironico e canzonatorio, come a compatire l'ingenuità dei cristiani. L'uomo che ascolta, invece, si ferma e nella sua profondità sosta in silenzio attendendo il passaggio che lascia stupore.More...

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