by Mauro
28. June 2016 18:22
Sebbene il fast food a primo acchito appaia quale soluzione alla complessità della vita odierna, riteniamo che in termini di prevenzione e di promozione della salute oltreché di welfare, oggi si debba percorrere la direzione opposta.
Certo il fast food è perfettamente sintonizzato con la società dei consumi in cui il “tutto e subito” sembra dettare gusti e culture, ma la qualità di vita è ben altra cosa e le abitudini alimentari ne costituiscono un indice rilevante.
Ricordo che già parecchi anni fa negli Stati Uniti diverse ricerche appuravano la correlazione tra cibo veloce e rischio di ictus o d infarti e non solo per la povertà alimentare ma soprattutto per lo stile di vita ad esso connesso.
Aldilà di questo aspetto che certo meriterebbe un approfondimento, ritengo che mangiare senza cucinare equivale a svuotare di connotazione relazionale il rapporto con il cibo. Si pensi all’odore che si diffonde mentre si cuoce e che dà la sensazione di “casa” a chi vi entra, racchiude un intrinseco senso di cura come a lasciare intendere che “qualcuno mi sta pensando”.
Alla luce di questa prospettiva giovedì sera alle 19.30 continueremo la nostra Conversazione ai Danisinni andando alla scoperta delle verdure spontanee che crescono nel nostro territorio siciliano. Danisinni vuole ancora contribuire alla riflessione sulla vita buona quella che ci restituisce il ritmo ed il gusto dei giorni a partire dalla riscoperta dell’Ambiente che viviamo, la Sicilia terra di mare e di sole, terra feconda per chi se ne prende cura.