by Mauro
5. July 2016 23:27
La metafora del Viaggio ben si adatta ad esprimere il mistero della vita. Cammino di ricerca e scoperta, perdita e conquista, conversione e comunione.
Non mi convince il mito dell’avventura fine a se stessa, ma la vita, a mio avviso, abbisogna di una meta per la quale coltivare un sogno. E per il cristiano la meta illumina l’itinerario, è forza e perseveranza, ascolto nel silenzio e desiderio nel corso del deserto.
Le sculture di Bruno Catalano mi pare che, con perspicace intuizione, rappresentino la dialettica con la realtà circostante, confronto che ci attraversa senza però assorbire, pienezza che lascia un vuoto, quello incolmabile, del Bene di cui si ha percezione e gusto, mai sazietà.
Comprendo, a tal proposito, che l’incontro non è conquista o possesso, ma custodia e libertà. Responsabilità per l’altro e per la propria missione, quella quotidiana, frutto dello stare nelle cose di ogni giorno come se fossero uniche perché il domani, certo, sarà altro.