Prevenzione o connivenza? This is the question

by Mauro 13. dicembre 2013 12:00

       La questione sul gioco d’azzardo pone dinanzi ad un chiarimento di fondo:  o è una minaccia sociale e pertanto va fatta una chiara azione preventiva, oppure è da considerarsi come uno dei tanti fenomeni di business del nostro tempo e che pertanto non merita eccessiva attenzione, per di più è bene sdrammatizzare e attenuare il dibattito!
         Questa chiarificazione è da chiedersi allo Stato. La Comunità scientifica invece ha già assunto, in modo quasi univoco, il carattere di rischio volto alla patologia insito proprio nel gioco d’azzardo. Il DSM – 5 ha inserito il gioco d’azzardo patologico all’interno della categoria diagnostica: Disturbi da uso di sostanze. È questa una grande conquista (appresso un post sull’evoluzione diagnostica del GAP nel DSM) anche se già nel 1945, Fenichel  profeticamente considerava il gioco come una “tossicomania senza droga”.
          Dando per buono che lo Stato,malgrado il conflitto di interessi (non torno sulla questione economica già ampiamente trattata in più post), decida di effettuare un intervento preventivo. Da dove questo dovrebbe partire?
          Un aspetto di particolare rilievo ritengo che sia l’educazione al desiderio, cioè l’educazione alla soddisfazione del desiderio. L’impulso al gioco che man mano si trasforma in condotta compulsiva, infatti, è dettato da una ricerca di gratificazione che il giocatore ottiene dall’eccitazione della giocata, più che dalla vittoria in sè.
          Proviamo a pensare al bambino abituato al “tutto e subito”, questi viene privato del contenimento necessario per costruire una esperienza di Sé soddisfacente. Viene a mancare del contatto con se stesso e, pertanto, viene favorito il processo di esplorazione continuata, come un ingordo che non riesce a gustare ciò di cui si sta nutrendo. I colori e l’abbondanza stimolano il tono dopaminergico impedendo al vorace di stare con il piacere di ciò che ingerisce, si innesca una voracità senza fine! L’iperstimolazione delle sale slot è un qualcosa di simile, luci e sonori vengono a stimolare in modo condizionato l’impulsività del malcapitato giocatore, ancora più vulnerabile se adolescente.
         Occorre dare una corretta informazione agli adulti, ai genitori e agli educatori, in merito ai rischi del gioco d’azzardo. Bisogna promuovere lo sviluppo di un pensiero critico, dell’espressione creativa ed educare al gioco creativo.
Questo significa ridurre il carico di stress dovuto al ritmo frenetico dei bambini che vanno appresso alle richieste dei loro genitori. Sovente aAssistiamo ad una iper-programmazione delle giornate, o ad una eccessiva sedentarietà e tecnologizzazione che va a discapito del contatto con la natura, del riposo, del  tempo libero, quello utile a scherzare e gioire insieme.
            Significa sognare il crollo di una visione di uomo, quella che lo pensa passivo consumatore in base agli stimoli del mercato. Il sogno è cosa ben diversa dal pensiero magico, il sogno lo si costruisce man mano, vivendo insieme agli altri. Il pensiero magico invece alimenta l’individualismo, attiva processi competitivi, riduce il giocatore alla triste solitudine.


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