Il Paesaggio racconta dell'Incontro tra la gente ed il territorio: "La Scuola è il mondo", a Danisinni

by Mauro 2. maggio 2015 12:33

       Un luogo ove l’identità del Rione, Danisinni, si mischia a quella della Comunità, Sant’Agnese, un tempo in cui l’Animazione sociale si incrocia con la  promozione e lo sviluppo del territorio.

          È questa la cornice che accoglierà il Laboratorio di idee per educatori, insegnanti, gente di strada.

         Il titolo “Liberare il potenziale di Idee per i giovani delle periferie del Sud” appare intrigante e così anche la prospettiva del libro di Marco Rossi Doria e Giulia Tosoni, "La scuola è mondo. Conversazioni tra strada e istituzioni", edito per i tipi del Gruppo Abele, che sarà presentato nel corso del pomeriggio.

          Ci sentiamo coinvolti, noi di Danisinni, perché si parla di periferie urbane pur stando a due passi dal centro storico e dal governo siciliano. Mi chiedo quale possa essere per la nostra Città l’esperienza del paesaggio urbano o ancora, su quale piattaforma comunicativa si poggia la relazione tra periferie ed istituzioni.More...

I "no" che aiutano a crescere

by Mauro 12. aprile 2015 12:30

            Colozza-Bonfiglio, rione Danisinni-Zisa, BIS come Benessere Influenza Sociale. Tra due giorni inizia il percorso di condivisione tra genitori, insegnanti ed operatori scolastici e sociali del nostro Territorio.
            La sfida educativa è un aspetto fondamentale del nostro tempo, mentre in tanti si preoccupano dello sviluppo sociale in termini di numeri economici, di PIL e di capitalizzazione, noi propendiamo per lo sviluppo che passa necessariamente per l’umano, la cittadinanza attiva, la qualità di relazione tra le persone che compongono un sistema sociale. Questo è il primario investimento da cui, conseguentemente, si avrà uno sviluppo in termini economici.More...

Integralisti? Vite senza desiderio

by Mauro 18. gennaio 2015 09:10

      Quando noi tutti reagivamo per l’efferato crimine di Charlie Hebdo, e il mondo si è fermato raccogliendosi attorno ai giornalisti vittime di tanta vigliaccheria, negli stessi giorni le rive del lago Ciad, nel cuore della Nigeria, si sono tinte di rosso. Ben 16 villaggi sono stati rasi al suolo e circa 2000 abitanti massacrati dalla milizia integralista islamica. La riflessione, comprendiamo, deve spingersi ben oltre la luce dei media, altrimenti rischieremmo di essere manipolati dalla “notizia” di turno senza maturare un’analisi approfondita delle questioni.
       L’identificarsi con Charlie Hebdo non ha significato certo condividere le scelte del giornale satirico che, a mio avviso, utilizza la derisione con un’aggressività nei confronti di milioni di persone, di ogni fede, poco plausibile. Ma ha voluto essere un messaggio chiaro alla follia integralista che l’umanità intera è obiettivo sensibile! Nessuna forma di estremismo volto a sopprimere la vita altrui è ammissibile, e nella nostra terra di Sicilia conosciamo bene quanto sia importante non lasciare solo chi entra nel mirino di Cosa Nostra, altra forma di integralismo collettivo.  
      Gli jihadisti di Boko Haram, i quali con il loro stesso nome vorrebbero attestare che l’educazione occidentale è sacrilega, hanno dichiarato di essere investiti del mandato di giustizieri fino alla pulizia etnica! È un’idea delirante che, e questo ci deve fare riflettere, contagia masse di uomini e di donne. Ma cosa sta dietro al fenomeno integralista?More...

Ripartire dai bambini per un nuovo sviluppo sociale

by Mauro 20. dicembre 2014 10:24

      Non poteva che iniziare con i bambini, il Natale a Danisinni. Due giorni in cui gli alunni delle scuole elementari locali hanno animato la piazza e la chiesa con i cori natalizi e le recite. Un clima di allegria e di essenzialità, recuperando ciò che rende preziosa la vita al di là di tutto il resto.  È un segno che intona la nota iniziale di questo itinerario di accoglienza e di riscoperta dell’antico rione arabo della Città.More...

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Una vita senza meta è un cammino senza desiderio

by Mauro 2. novembre 2014 00:01

    La formazione di uno Psicoterapeuta non può prescindere dal rapporto che ha con l'Evento morte e con il pensiero di sapersi mortale. La provvisorietà della vita è un dato certo, quello umanamente più sicuro già dalla nascita. Eppure gran parte dei nostri anni possono trascorrere con una sorta di negazione o di conflitto latente a cui non si riesce a dare nome e che, a volte, trascina nell’angoscia esistenziale. Non basta neanche l’acuto umorismo di  Woody Allen ad esorcizzare la questione con aneddoti del tipo: “La vita dovrebbe essere vissuta al contrario. Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così tricchete tracchete il trauma è bello che superato. Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai migliorando giorno dopo giorno.Poi ti dimettono perché stai bene e la prima cosa che fai è andare in posta a ritirare la tua pensione e te la godi al meglio. Col passare del tempo le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughe scompaiono…”. Il principio di realtà ci ancora ad una evidenzia ben diversa!
Una certa prospettiva laicista prepotentemente vorrebbe svuotare la quotidianità di orizzonti profondi per consegnarla alle apparenze del successo, dell’audience, dei “mi piace” o del numero di contatti. Questa pretesa finisce con il suscitare, man mano, una sempre maggiore inquietudine che, sotto la regia del mercato dei consumi, viene anestetizzata con mere proposte consolatorie come ad esempio  halloween la scorsa sera. Il desiderio profondo, proprio di ogni essere umano, è l’eternità ed il cielo, il mistero a cui appartiene la vita. Il rischio è che tutto venga consegnato, dalle mode attuali, al magico e superstizioso, all’apparenza o alla pienezza del momento, svuotando di senso la vita delle persone. Tutto ciò sgancia l’individuo dalla realtà e lo affida al fatalismo, al potere economico o ancora a quello dell’apparire. Ne scaturisce il vuoto depressivo e, la conseguente, ricerca di evasione propria dei nostri giorni.More...

Stupore Adolescente

by Mauro 18. ottobre 2014 14:04

        Riporto le risonanze condivise ieri durante l’intervento fatto al Convegno di     FeDerSerD, dal titolo Stupore Adolescente.
       C’è stupore e stupore! Lo stupore quale arresto completo della motilità volontaria unito alla sospensione dei processi psichici con una conseguente mancanza di reazione adeguata agli stimoli esterni (tale condizione può dipendere da grave ottundimento psichico che può essere causato anche da intossicazioni dovute a stupefacenti), e lo stupore (secondo l’etimologia latina stupor-oris) inteso quale forte sensazione di meraviglia e di sorpresa, tale da togliere quasi la capacità di agire e parlare.
           A riguardo Eugen Fink, l’assistente di Husserl, riferendosi all’atteggiamento umano di fronte al mondo diceva che per vedere il mondo e coglierlo come paradosso, occorre rompere la nostra familiarità con esso.More...

La giustizia è questione di cuore

by Mauro 23. settembre 2014 00:22

      La questione della giustizia sociale è uno degli aspetti di rilievo che possono venire a destabilizzare la progettualità di una persona. Nel far fronte alle dinamiche di potere iscritte nel nostro sistema l’individuo potrebbe finire con il rinunciare ai suoi valori-ideali di riferimento per non soccombere.

     Ho esperienza di numerose persone che, venute in terapia, hanno raccontato il loro malessere, la condizione di iper-stress, dovuto alla corruzione riscontrata nel loro contesto lavorativo piuttosto che nella privazione dei servizi che dalle Amministrazioni dovrebbero essere garantiti ai propri cittadini. È possibile fronteggiare simile stato di cose appigliandosi ad una giustizia che stabilisce “a ciascuno il suo” così dome definito dal diritto romano? Oggi più che mai è parecchio difficile stabilire ciò che è “mio” e ciò che è “tuo”. Un profugo che arriva a salpare fino alle nostre coste ha il diritto di calpestare il “nostro” suolo? Un nascituro che ha poche settimane ha diritto di venire alla luce o la sua vita è in potere delle norme decise da una Nazione? Molte sono le questioni di giustizia che provocano il nostro tempo, giorni in cui l’opinione viene assunta a verità!More...

Be Different

by Mauro 24. luglio 2014 16:54

     La scelta del tema Be different al GiffoniFilmFestival, ha portato nelle sale della Cittadella parecchi film che costituiscono una provocante carica di emozioni e pensieri che a volte non hanno un nesso congruente, come a raccontare frammenti della realtà attuale. Primo interrogativo che ne deriva: assistiamo, oggi, ad una fase di frammentazione o di pluralità?   

       In ogni caso l’identico viene tradito, vediamo in che senso.More...

Laboratorio Togliersi le maschere per riconoscersi

by Mauro 9. luglio 2014 15:28

       Si, ma verso dove! Riassume la potenzialità di un adolescente che desidera immergersi a piene mani nella vita, dicendo che c’è, esiste e desidera essere riconosciuto e magari coltiva grandi sogni. Esprime, al contempo, il timore di non farcela, di non essere all’altezza, di smarrirsi nel “pensarsi grande”.
        È quasi in sospeso, in bilico tra il mistero ed il miracolo, la potenzialità e la realizzazione, il potere ed il farcela. Al “Noi può” si aggiunge oggi il “Non mollare”, dinanzi al rifiuto e agli ostacoli propri del cammino umano è necessario sostenersi per andare oltre.
        Il Laboratorio ha avviato il confronto con i rischi del percorso traendo spunto dalla visione del film “Noi siamo infinito” (http://www.larelazionechecura.it/post/Sogni-di-infinito.aspx ) ove i protagonisti trovano una nuova integrazione di sé, erano frammentati a motivo dei tanti rifiuti e misconoscimenti della prima infanzia e poi, non mollando, trovano la via per esprimere il Bene che portano dentro, il desiderio di infinito che le ferite non sono riuscite a spegnere.
        Oggi il confronto con Zaccheo uomo che ha osato andare oltre, diventa l’opportunità per togliere le maschere, per ritrovare se stessi e, di conseguenza, riscoprire la presenza dell’altro.  More...

Laboratorio "Io può!"

by Mauro 8. luglio 2014 12:01

         È questa esclamazione che è risuonata stamane dopo la prima officina creativa della giornata: “Io può”  ha esclamato una delle ragazze del Laboratorio dopo aver colto che nella vita la differenza non è tra chi ha e chi non ha talenti, ma tra chi si pensa senza e chi si mette in cammino per scoprirsi.
        La scoperta dei propri talenti è la proposta di oggi, partiti dall’atteggiamento di meraviglia verso se stessi e il mondo che li circonda, i giovanissimi si soffermano ora sulla ri-scoperta di se stessi.
       Se l’apertura allo stupore è la condizione basilare per entrare nella vita, la possibilità di scoprirsi, in modo unico ed originale, è il modo di stare nel proprio quotidiano!
      Come mai lo stare in ricerca tipico della prima gioventù a volte lo troviamo inibito, rallentato o addirittura spento?More...

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