Ritornare umani

by Mauro 28. gennaio 2019 15:00

     L'individualismo autoreferenziale quale traguardo del vivere è uno dei falsi miti che contribuiscono a rendere vulnerabile la gente ai nostri giorni. In realtà siamo tutti interdipendenti e l'essere umano abbisogna dell'altro e di altro per sopravvivere, anzi potremmo dire che il desiderio, quale forza della vita, nasce quando c'è relazione e distanza, spazio e tempo di attesa.

      Assistiamo, diversamente, ad una spinta verso l'omologazione e la ricerca dell'identico a sé stessi per poterlo accogliere. È la logica che regge le mode dei consumi e che porta intere masse ora a spostarsi verso un prodotto piuttosto che un altro e a modificare gli stili di vita in base a quel che promuove il mercato. Anche nell'ambito lavorativo le catene di montaggio rispondono a questa prospettiva che omologa l'operaio facendogli perdere ruolo ed identità specifica fino a ridurlo ad  un numero di matricola come tanti altri e a sostituirlo quando non è più conveniente, come nel caso di donne che decidono di mettere al mondo un figlio e, per questo, si ritrovano licenziate.More...

Occasione e occasioni!

by Mauro 2. ottobre 2015 10:31

                   In un tempo in cui la comunicazione ha la meglio sull’informazione,

in cui il linguaggio semplice dei talk show  ha più audience della complessità d’inchiesta,

in cui l’analisi e la psicoterapia sono superate dalle terapie brevi,

in cui viene osannata la leggerezza dell’essere

è da riconoscere la crisi dell’umano, della profondità e della missione di vita.

                    Questo imprinting culturale porta ad un complicarsi delle cose, all’aumento di psicopatologie e al loro esordio in età sempre più precoce. 

Si pensi al cospicuo interesse clinico, almeno nei paesi anglosassoni, rivolto al disturbo bipolare in età evolutiva, o alla crescita esponenziale delle dipendenze patologiche.More...

Il Paesaggio racconta dell'Incontro tra la gente ed il territorio: "La Scuola è il mondo", a Danisinni

by Mauro 2. maggio 2015 12:33

       Un luogo ove l’identità del Rione, Danisinni, si mischia a quella della Comunità, Sant’Agnese, un tempo in cui l’Animazione sociale si incrocia con la  promozione e lo sviluppo del territorio.

          È questa la cornice che accoglierà il Laboratorio di idee per educatori, insegnanti, gente di strada.

         Il titolo “Liberare il potenziale di Idee per i giovani delle periferie del Sud” appare intrigante e così anche la prospettiva del libro di Marco Rossi Doria e Giulia Tosoni, "La scuola è mondo. Conversazioni tra strada e istituzioni", edito per i tipi del Gruppo Abele, che sarà presentato nel corso del pomeriggio.

          Ci sentiamo coinvolti, noi di Danisinni, perché si parla di periferie urbane pur stando a due passi dal centro storico e dal governo siciliano. Mi chiedo quale possa essere per la nostra Città l’esperienza del paesaggio urbano o ancora, su quale piattaforma comunicativa si poggia la relazione tra periferie ed istituzioni.More...

Salvare i desideri prima di chiudere il file!

by Mauro 15. aprile 2015 09:20

      Inizia oggi un itinerario di accompagnamento rivolto ai genitori degli alunni dell’Istituto Colozza-Bonfiglio e agli operatori socio-educativi del territorio compreso tra Danisinni e la Zisa di Palermo. L’itinerario con gli amici del Centro Tau lo abbiamo chiamato BIS che sta per Benessere Influenza Sociale, come a suggerire un percorso per ridefinire il concetto di Benessere nella nostra società ed il tipo di ricaduta sociale che il territorio ne ha.

        Sembrerebbe che, in buona parte, la politica locale abbia rinunciato al Benessere frutto dell’accompagnamento educativo,  così come avveniva nei tanti Centri Sociali sparsi per la Città e da due anni ridotti a regime di volontariato, con la conseguente chiusura della maggior parte dei Centri. 

Come a spostare l’ago della bilancia, meno peso dai ai contesti positivi di aggregazione e più i luoghi informali quali le sale gioco (e non si intende più il biliardo ma le sale slot) e i bar hanno la meglio, divenendo fonti di “benessere” facile, quali lo spaccio o, comunque, l’inserimento nella criminalità organizzata.

La vera prevenzione alle dipendenze, riteniamo,  è frutto della promozione della salute e questa passa per la relazione umana, il confronto che rende capace di tollerare le frustrazioni della vita, di interagire con il limite ed elaborare vie alternative. Tutto  questo presuppone un contesto educativo, una società adulta che pensi realmente ai minori che la abitano!

       Ma è di competenze genitoriali che volevo scrivervi per ora e, pertanto, mi focalizzo sulla promozione sociale più che sulla storia del benessere corrotto,  della tratta dei minori, è di schiavitù che parliamo quando i sogni ed i desideri vengono rubati alle nuove generazioni. Siamo troppo stanchi di assistere alla continua danza di sindaco ed assessori che puntualmente si fregiano del fatto che “le attività sociali in molti centri della Città vengono portate avanti a costo zero”… Per questo “vanto” ho visto tanti validi operatori sociali del nostro territorio partire in cerca di lavoro e Palermo impoverirsi di un grande capitale umano formatosi nei decenni di servizio sul campo.More...

I "no" che aiutano a crescere

by Mauro 12. aprile 2015 12:30

            Colozza-Bonfiglio, rione Danisinni-Zisa, BIS come Benessere Influenza Sociale. Tra due giorni inizia il percorso di condivisione tra genitori, insegnanti ed operatori scolastici e sociali del nostro Territorio.
            La sfida educativa è un aspetto fondamentale del nostro tempo, mentre in tanti si preoccupano dello sviluppo sociale in termini di numeri economici, di PIL e di capitalizzazione, noi propendiamo per lo sviluppo che passa necessariamente per l’umano, la cittadinanza attiva, la qualità di relazione tra le persone che compongono un sistema sociale. Questo è il primario investimento da cui, conseguentemente, si avrà uno sviluppo in termini economici.More...

Una vita senza meta è un cammino senza desiderio

by Mauro 2. novembre 2014 00:01

    La formazione di uno Psicoterapeuta non può prescindere dal rapporto che ha con l'Evento morte e con il pensiero di sapersi mortale. La provvisorietà della vita è un dato certo, quello umanamente più sicuro già dalla nascita. Eppure gran parte dei nostri anni possono trascorrere con una sorta di negazione o di conflitto latente a cui non si riesce a dare nome e che, a volte, trascina nell’angoscia esistenziale. Non basta neanche l’acuto umorismo di  Woody Allen ad esorcizzare la questione con aneddoti del tipo: “La vita dovrebbe essere vissuta al contrario. Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così tricchete tracchete il trauma è bello che superato. Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai migliorando giorno dopo giorno.Poi ti dimettono perché stai bene e la prima cosa che fai è andare in posta a ritirare la tua pensione e te la godi al meglio. Col passare del tempo le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughe scompaiono…”. Il principio di realtà ci ancora ad una evidenzia ben diversa!
Una certa prospettiva laicista prepotentemente vorrebbe svuotare la quotidianità di orizzonti profondi per consegnarla alle apparenze del successo, dell’audience, dei “mi piace” o del numero di contatti. Questa pretesa finisce con il suscitare, man mano, una sempre maggiore inquietudine che, sotto la regia del mercato dei consumi, viene anestetizzata con mere proposte consolatorie come ad esempio  halloween la scorsa sera. Il desiderio profondo, proprio di ogni essere umano, è l’eternità ed il cielo, il mistero a cui appartiene la vita. Il rischio è che tutto venga consegnato, dalle mode attuali, al magico e superstizioso, all’apparenza o alla pienezza del momento, svuotando di senso la vita delle persone. Tutto ciò sgancia l’individuo dalla realtà e lo affida al fatalismo, al potere economico o ancora a quello dell’apparire. Ne scaturisce il vuoto depressivo e, la conseguente, ricerca di evasione propria dei nostri giorni.More...

Stupore Adolescente

by Mauro 18. ottobre 2014 14:04

        Riporto le risonanze condivise ieri durante l’intervento fatto al Convegno di     FeDerSerD, dal titolo Stupore Adolescente.
       C’è stupore e stupore! Lo stupore quale arresto completo della motilità volontaria unito alla sospensione dei processi psichici con una conseguente mancanza di reazione adeguata agli stimoli esterni (tale condizione può dipendere da grave ottundimento psichico che può essere causato anche da intossicazioni dovute a stupefacenti), e lo stupore (secondo l’etimologia latina stupor-oris) inteso quale forte sensazione di meraviglia e di sorpresa, tale da togliere quasi la capacità di agire e parlare.
           A riguardo Eugen Fink, l’assistente di Husserl, riferendosi all’atteggiamento umano di fronte al mondo diceva che per vedere il mondo e coglierlo come paradosso, occorre rompere la nostra familiarità con esso.More...

Pensare lo sviluppo di un Paese a partire dall'alfabetizzazione emotiva

by Mauro 7. agosto 2014 18:37

          Nei nostri quartieri a rischio di disagio sociale lavoriamo per favorire l’alfabetizzazione emotiva e la rieducazione dei sentimenti e siamo consapevoli che simile piano di intervento sarebbe opportuno anche nei quartieri “bene” ove la prosperità economica sovente è correlata all’analfabetismo emotivo come nel caso della alessitimia, in cui la persona non riesce a riconoscere dominare i propri vissuti emotivi, o dell’atimolessia in cui ne abusa senza sentirli consapevolmente.

        In questo periodo di soggiorno nella “terra delle aquile” mi rendo conto di quanto, anche in questo luogo, sarebbe interessante un intervento di promozione e prevenzione sociale attraverso l’educazione emotiva all’interno della scuola primaria.

       Trattare di alfabetizzazione emotiva significa restituire all’individuo la capacità di sentire pienamente la vita e di prestare attenzione ai suoi vissuti. Parlo di “restituire” poiché naturalmente l’infante sente ed esprime spontaneamente ed è il rispecchiamento empatico a favorire, o meno, il contatto e la capacità relazionale. Le emozioni veicolano i rapporti umani ciò significa che la qualità ed il significato delle relazioni passa per l’ascolto emozionale.More...

Be Different

by Mauro 24. luglio 2014 16:54

     La scelta del tema Be different al GiffoniFilmFestival, ha portato nelle sale della Cittadella parecchi film che costituiscono una provocante carica di emozioni e pensieri che a volte non hanno un nesso congruente, come a raccontare frammenti della realtà attuale. Primo interrogativo che ne deriva: assistiamo, oggi, ad una fase di frammentazione o di pluralità?   

       In ogni caso l’identico viene tradito, vediamo in che senso.More...

Il rischio "virtuale" è quello dell'Incontro!

by Mauro 22. luglio 2014 14:35

     È vero che il web ci impone una rapida accelerazione del tempo e, in taluni casi, il rimanere ad attendere potrebbe privarci dell’incontro con l’altro, della sua presenza.
       Appena ieri scrivevamo dell’importanza che le riprese hanno avuto in Siria nel denunciare e documentare come il regime ha bombardato i manifestanti che rivendicavano il diritto alla loro libertà, nel tentativo di reprimere la contestazione del popolo siriano. Una denuncia che, attraverso la comunicazione visiva, ha provocato l’opinione e la riflessione internazionale.
           Ed oggi arrivano le immagini girate stanotte da uno dei superstiti in un barcone che trasportava più di 700 profughi siriani soccorsi nel Canale di Sicilia.More...

Month List

RecentPosts