by Mauro
25. January 2015 10:31
All’indomani del funerale di Sarina Ingrassia rimane come un silenzio interiore, non è di un vuoto che si tratta, ma del senso di mancanza che evoca dentro tanti ricordi, risonanze, momenti semplici e densi di vita. Dicevamo ieri di come lei non è appartenuta a nessuno proprio perché si è resa disponibile a tutti, senza limite e senza sosta, pur riconoscendosi una “piccola donna”.
Quella della mensa accogliente è un’icona che immediatamente mi porta a Sarina, la cucina luogo di ingresso e di soggiorno era lo spazio sacro dell’incontro. Entrarvi era come aprirsi ad un mondo, fare ingresso in un respiro più ampio che ti portava, pur stando dentro quelle mura domestiche, ad attraversare il senso delle cose, i luoghi, i sogni ed i progetti di vita. Sarina sempre capace di ascolto, anche se stanca, era incuriosita e affascinata dall’ospite di turno, anche da chi la collaborava con lei ogni giorno. Non si perdeva in chiacchiere, annuiva piuttosto che mormorare ma era lapidaria nella denuncia così come nell’incoraggiare.More...
by Mauro
18. January 2015 09:10
Quando noi tutti reagivamo per l’efferato crimine di Charlie Hebdo, e il mondo si è fermato raccogliendosi attorno ai giornalisti vittime di tanta vigliaccheria, negli stessi giorni le rive del lago Ciad, nel cuore della Nigeria, si sono tinte di rosso. Ben 16 villaggi sono stati rasi al suolo e circa 2000 abitanti massacrati dalla milizia integralista islamica. La riflessione, comprendiamo, deve spingersi ben oltre la luce dei media, altrimenti rischieremmo di essere manipolati dalla “notizia” di turno senza maturare un’analisi approfondita delle questioni.
L’identificarsi con Charlie Hebdo non ha significato certo condividere le scelte del giornale satirico che, a mio avviso, utilizza la derisione con un’aggressività nei confronti di milioni di persone, di ogni fede, poco plausibile. Ma ha voluto essere un messaggio chiaro alla follia integralista che l’umanità intera è obiettivo sensibile! Nessuna forma di estremismo volto a sopprimere la vita altrui è ammissibile, e nella nostra terra di Sicilia conosciamo bene quanto sia importante non lasciare solo chi entra nel mirino di Cosa Nostra, altra forma di integralismo collettivo.
Gli jihadisti di Boko Haram, i quali con il loro stesso nome vorrebbero attestare che l’educazione occidentale è sacrilega, hanno dichiarato di essere investiti del mandato di giustizieri fino alla pulizia etnica! È un’idea delirante che, e questo ci deve fare riflettere, contagia masse di uomini e di donne. Ma cosa sta dietro al fenomeno integralista?More...
by Mauro
8. January 2015 12:57
Da Padova alla Siria per combattere sul fronte islamico, moschee che si aprono in tutto il territorio nazionale, flussi di immigrati che si stanziano nel nostro Paese integrandosi con la popolazione locale, sono tutti segnali di una tolleranza e pacifica convivenza di cui l’Italia è capace.
Eppure una nota stonata appare a principio di questo post. Partire per combattere! Per sostenere la campagna in Siria, sono più di cinquanta gli italiani che sono stati reclutati, è un dato allarmante. Così come per l’appartenenza alle mafie, l’inserimento nelle cellule terroristiche viene a dare un “forte ideale” a chi della vita manca del "tratto" umano. Altro che alfabetizzazione emozionale, ci troviamo innanzi a dei veri automi capaci dei gesti più terribili in forza dell’ideologia di turno.More...