Esistenze al bivio: I Care

by Mauro 25. giugno 2017 20:06

   Ci rendiamo conto che l’esistenza personale abbisogni di scelte per definire la direzione ed i passi di cambiamento.

C’è chi vive rassegnato succube delle paure di sempre, incapace di pensarsi in una prospettiva ulteriore, come se gli accadimenti abbisognassero di inerzia e non di risposte.More...

La sorpresa svela il senso delle cose

by Mauro 4. giugno 2017 18:53

   Ci sono momenti che vanno fotografati lasciandone risuonare il senso, il gusto profondo della esperienza umana. È così che la giornata appena trascorsa nella Tenda Sant’Agnese fa ricca la memoria e la storia della Comunità di Danisinni. Una giornata di fraternità sotto il segno della festa di Pentecoste, evento centrale per la spiritualità cristiana.More...

La gratitudine va celebrata

by Mauro 31. maggio 2017 08:33

     Questa sera la Comunità di Danisinni si riunisce per la preghiera di ringraziamento: l’Eucarestia in cui celebreremo la festa della Visitazione.
La gratitudine per il mese che si conclude così come per l’anno scolastico e sociale trascorso, è un atteggiamento prezioso. Potersi fermare per ringraziare e meditare i doni condivisi dà senso alle cose e ci permette di stare nelle storie di ogni giorno senza essere travolti dalla frenesia o dal “fare”, rischiando di rimanere centrati sul compito prima che sulla relazione.
È un anno intenso quello che abbiamo condiviso, solcato dalla quotidianità in cui si sono avviati processi di crescita ed integrazione: pensiamo al Parco Sant’Agnese, alla Comunità educante che dal Centro Tau abbraccia Danisinni e Zisa, i percorsi di espressione creativa nel campo di Danisinni con il laboratorio pedagogico, l’arte di strada, il circopificio, le arti marziali, i laboratori formativi come quello sulla Comunicazione ecologica concluso appena ieri.
Passi di un cammino di scoperta ed integrazione in cui l’umano è visitato dal dono della presenza dell’altro, passi di condivisione in cui ciascuno diventa specchio per l’altro. More...

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La parole rubate

by Mauro 23. maggio 2017 23:02

     Questa sera in un teatro Massimo gremito di palermitani abbiamo ascoltato le parole rubate o, meglio, il silenzio lasciato da quelle parole che in quei 57 giorni sono scomparse dalla Città che accoglieva i due magistrati, Falcone e Borsellino. Loro nell’anno 1992 concludevano la loro eloquente missione ma questa non ha smesso di attendere nuove parole, testimoni capaci di dare seguito con la loro storia a quella narrazione comunitaria.
La vita, quella di chi non vive per se stesso ma di chi fa della propria esistenza un impegno per la dignità comune, è un quotidiano consumarsi che, in quel caso, né il cratere all’imbocco di Capaci e neanche la chilometrica scia di vetri in frantumi di via D’Amelio poté arrestare.More...

Giubileo di Danisinni

by Mauro 14. maggio 2017 14:37

    Con la celebrazione di questa mattina la Comunità di Danisinni ha iniziato l’anno giubilare, a cinquant’anni dalla costituzione della nuova parrocchia Sant’Agnese, comincia ora un anno di memoria e transito, di riscoperta e stupore per il grande dono ricevuto e il gran Bene che si è realizzato durante la storia di mezzo secolo.More...

Rinasce chi si lascia amare

by Mauro 23. aprile 2017 10:26

            L’esistenza di ciascuno può trascorrere a porte chiuse, quasi con la parvenza di stare al sicuro, proteggersi ed essere felici. Assistiamo attoniti alla meticolosa pianificazione di alcuni che stanno a scorgere nemici e a cercare sempre nuove strategie di difesa fino alla guerra “preveniente”, qualora l’altro avesse intenzione di attaccare!
           È la paura a reggere la logica di inimicizia e di antagonismo. Le guerre, tutte le guerre, sono rette dalla paura, si pensi oggi a quel che sta accadendo nello scenario mondiale e a come la paura generi nuovi nemici con cui contendere.
           Uomini e donne, così come intere nazioni, impegnati in questa postura di vita dimentica che l’altro è parte di sé e che, in fondo, il vero nemico non è fuori ma dentro se stessi quando non si è riconciliati con la propria storia.More...

La buona battaglia/3

by Mauro 15. aprile 2017 20:38

    La Pasqua ci svela il senso delle cose, la battaglia che stiamo affrontando nel nostro quotidiano. Le donne che si recano al sepolcro continuano a nutrire un desiderio d’incontro con il proprio Signore, sono ferite ma ancora continuano a cercare anche se di fatto portano una memoria di morte, è il Cristo deposto nel sepolcro che cercano.

Spesso il combattimento della vita è distorto dalle ferite che portiamo. Loro erano deluse e addolorate, avevano visto crollare il Maestro perché ancora leggevano quell’evento, la Crocifissione, secondo categorie di progetto e di successo di vita. La loro memoria non riesce a superare la morte, portavano l’umana consapevolezza dei limiti della propria natura ed in particolare la paura di perdere e di vedere finire tutto. È il timore di tutta l’umanità, il timore primordiale che ha fatto della relazione con Dio un nascondimento, un sottrarsi al suo sguardo.More...

La buona battaglia/2

by Mauro 15. aprile 2017 10:20

    La vita spirituale abbisogna dell’ascolto della Parola, si tratta di rimanere in essa per lasciarla sedimentare e, man mano, fecondare.

Sappiamo bene che potrebbe scaturire una sorta di angoscia per il mancato effetto subitaneo. Il silenzio spirituale, così come l’aridità nel percorso, potrebbero essere confusi con la mancanza di cammino o dubbio sulla veridicità dell’Interlocutore e della sua Parola. Per la naturale progressione spirituale è necessario lasciar perdere l’euforia di un momento o la ricerca esterna, a volte estenuante, di segni e sensazioni come se la vita spirituale fosse ridotta a percezione esterna. Il cammino spirituale, piuttosto, presuppone lo scendere in profondità per cambiare, dal di dentro, il gusto e lo sguardo verso le cose del mondo.

Il contrario equivarrebbe a ridurre il segno di Dio, ad esempio, nella bellezza fisica di una persona o nella sua capacità performativa e, di conseguenza, a misconoscere la presenza e lo sguardo di Dio su una persona brutta d’aspetto o limitata, deformata nel suo corpo. Lo stesso vale quando si cerca conferma della propria vita spirituale in una sorta di quietismo o pace da corso yoga.More...

La buona battaglia/1

by Mauro 11. aprile 2017 10:11

    Oggi si parla poco di cammino spirituale in termini di combattimento o di lotta per custodire la buona battaglia. Eppure ciascuno si trova impegnato nel far fronte a parecchie sfide quotidiane. In un tempo ipercinetico, e di simultanee connessioni con il mondo circostante, le sollecitazioni sono sempre più pressanti e molteplici.

Tanti pur misconoscendo la loro dimensione spirituale restano comunque affascinati dalla magia e dai rituali che finiscono col consegnare le proprie scelte ad un talismano. Altri si rifugiano in pratiche meditative, corsi yoga capaci di dare una maggiore concentrazione e parvenza di potere per meglio affermarsi nella ascesa sociale, meta ricercata come divinità a cui paiono consacrarsi. Non mancano, altresì, quanti ricorrono a stupefacenti per avere una massima resa , sentendosi in dovere di spostare sempre più il limite del loro essere “umani”.

Assistiamo, pertanto, ad uno smisurato ventaglio di arrangiamenti che, di fatto, denunciano il proprio bisogno di cura spirituale anche se finiscono, puntualmente, con lo schiavizzare l’individuo in gabbie esistenziali sempre più fitte e asfissianti.More...

Identità tradite

by Mauro 26. marzo 2017 09:43

        La qualità di un prodotto non dipende soltanto dalla sua bontà o integrità nutritiva, è anche relativa al riconoscimento dei diritti della gente che vi ha lavorato per produrlo. Tanto si è abituati all’assenza del volto dell’altro da non considerare la storia di un oggetto o di un cibo, misconoscendo quale prezzo ha pagato l’umanità che lo ha offerto sul mercato di casa nostra. 

         La scrittrice Hannah Arendt affermava che il lavoro imposto dal bisogno riduce in schiavitù. È a questo stato di cose che si è ribellato il giovane camerunense Yvan SagnetMore...

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