La mancanza va custodita

by Mauro 9. novembre 2018 08:26

      “Nulla sappiamo di questo svanire che non accade a noi”, così scriveva Rilke in Esperienza della morte. Ed è proprio vero, di fronte all'epilogo di una vita si può solo tacere e restare in muto silenzio denso di significato.

       La mancanza va custodita, lascia dentro la risonanza della vita di chi ci ha lasciati e continua la sua narrazione in un modo inedito e, seppur ferito, colmo di ogni istante prezioso. È come se una nuova luce  illuminasse il volto, i gesti, la quotidianità della persona cara, la memoria si fa densa di commozione.More...

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educativa di strada | Palermo | Ricerca di Dio | Testimoni

Aspetto che lo dica il DSM!

by Mauro 30. aprile 2015 12:00

       Una nuova Sindrome sta per essere classificata dai ricercatori del settore. È legata al Richiedente Asilo ed era prevedibile che l’equilibrio mentale degli stranieri in attesa di permesso di soggiorno, parcheggiati per semestri nelle nostre strutture di accoglienza a motivo delle lungaggini burocratiche, man mano fosse compromesso di fronte alla protratta incertezza di futuro. Ad aggravare l’equilibrio psichico di queste persone sta anche il loro vissuto pregresso, segnato sovente da elevata esposizione ad eventi traumatici.

        L’Europa sembra fermarsi alle analisi, condividere constatazioni dei fatti magari esprimendo parole di solidarietà e manifestazioni plateali di dissenso verso i tanti efferati crimini, e poi?More...

Ripartire dai bambini per un nuovo sviluppo sociale

by Mauro 20. dicembre 2014 10:24

      Non poteva che iniziare con i bambini, il Natale a Danisinni. Due giorni in cui gli alunni delle scuole elementari locali hanno animato la piazza e la chiesa con i cori natalizi e le recite. Un clima di allegria e di essenzialità, recuperando ciò che rende preziosa la vita al di là di tutto il resto.  È un segno che intona la nota iniziale di questo itinerario di accoglienza e di riscoperta dell’antico rione arabo della Città.More...

Dimmi chi segui e ti dirò chi sei!

by Mauro 24. agosto 2014 23:13

          Nuove frontiere si aprono oggi all’evangelizzazione di strada. Fin troppe provocazioni ci pervengono dai rotocalchi che quotidianamente ci elencano tragedie deliberate da mano d’uomo. Pensiamo ai barconi che continuano ad affondare nel Mediterraneo portando con sé centinaia e migliaia di vite umane, le ferite mortali delle numerose guerre sparse nel mondo, gli oltraggi alla vita fino a colpire i propri familiari.
       Risuona ancora l’interrogativo che Gesù rivolse ai suoi discepoli 2000 anni fa come ci ricorda il Vangelo di oggi, XXI domenica del tempo ordinario: Chi è Cristo nella mia vita?
    È esperienza comune smarrirci, sovente  andiamo dietro a tanti nutrimenti, certo attraenti, dimenticandoci dell’unico nutrimento essenziale. Quando mi ritrovo a correre e avverto tutto l’affanno dei miei giorni è lì che devo fermarmi e chiedermi: chi è Cristo per me oggi? Quando rivendico e cerco le mie ragioni per difendere posizioni e battaglie, lì ho bisogno di fare silenzio e tornare a chiedermi: ma tu Gesù cosa c’entri con tutto ciò?
        Come mai Gesù consegna a Pietro le chiavi del Regno dei cieli? Che significa avere la chiave d’ingresso nel Regno? Domande necessarie che ci aprono alla comprensione del Vangelo di questa Domenica.More...

Be Different

by Mauro 24. luglio 2014 16:54

     La scelta del tema Be different al GiffoniFilmFestival, ha portato nelle sale della Cittadella parecchi film che costituiscono una provocante carica di emozioni e pensieri che a volte non hanno un nesso congruente, come a raccontare frammenti della realtà attuale. Primo interrogativo che ne deriva: assistiamo, oggi, ad una fase di frammentazione o di pluralità?   

       In ogni caso l’identico viene tradito, vediamo in che senso.More...

Il rischio "virtuale" è quello dell'Incontro!

by Mauro 22. luglio 2014 14:35

     È vero che il web ci impone una rapida accelerazione del tempo e, in taluni casi, il rimanere ad attendere potrebbe privarci dell’incontro con l’altro, della sua presenza.
       Appena ieri scrivevamo dell’importanza che le riprese hanno avuto in Siria nel denunciare e documentare come il regime ha bombardato i manifestanti che rivendicavano il diritto alla loro libertà, nel tentativo di reprimere la contestazione del popolo siriano. Una denuncia che, attraverso la comunicazione visiva, ha provocato l’opinione e la riflessione internazionale.
           Ed oggi arrivano le immagini girate stanotte da uno dei superstiti in un barcone che trasportava più di 700 profughi siriani soccorsi nel Canale di Sicilia.More...

Laboratorio di vita quale spazio per sentirsi e pensarsi

by Mauro 13. luglio 2014 20:35

        È così che abbiamo concluso il Laboratorio di questa stagione estiva, con l’appellativo Rainbum il gruppo dei giovanissimi si è lasciato attraversare, fluidamente (rain), dai contenuti che man mano emergevano durante le giornate ed è arrivato ad esprimere (bum) il proprio potenziale creativo integrando nuovi aspetti di sé che nell’arco della settimana sono emersi.
          Il Laboratorio di vita ha la caratteristica del work in progress ove l’allenamento alla spontaneità è già un pre-requisito dell’equipe di conduzione che, in tal modo, rimane aperta alla sintonizzazione con il gruppo.
           Il percorso di esplorazione, infatti, si snoda attraverso la base relazionale che il gruppo crea a partire dai primissimi momenti in cui lo spazio di gioco, definito quale cerchio d’interazione all’interno del quale vale il riconoscersi a vicenda, assume la valenza simbolica di contenimento/contenitore di racconti di vita.
         Ogni adolescente trova così uno spazio privilegiato per esplorare e recuperare l’equilibrio dinamico tra mondo interno e mondo esterno, si permette cioè di esprimere e condividere i propri vissuti accogliendo le restituzioni degli altri.
         Il confronto con il Vangelo offre la pro-vocazione di partenza, per avviare l’ascolto di sé e l’entrare in relazione. E, secondo il metodo psicodrammatico, il gruppo viene accompagnato in un continuo alternarsi di momenti individuali e gruppali, tempi di messa in gioco e di integrazione.More...

Laboratorio Togliersi le maschere per riconoscersi

by Mauro 9. luglio 2014 15:28

       Si, ma verso dove! Riassume la potenzialità di un adolescente che desidera immergersi a piene mani nella vita, dicendo che c’è, esiste e desidera essere riconosciuto e magari coltiva grandi sogni. Esprime, al contempo, il timore di non farcela, di non essere all’altezza, di smarrirsi nel “pensarsi grande”.
        È quasi in sospeso, in bilico tra il mistero ed il miracolo, la potenzialità e la realizzazione, il potere ed il farcela. Al “Noi può” si aggiunge oggi il “Non mollare”, dinanzi al rifiuto e agli ostacoli propri del cammino umano è necessario sostenersi per andare oltre.
        Il Laboratorio ha avviato il confronto con i rischi del percorso traendo spunto dalla visione del film “Noi siamo infinito” (http://www.larelazionechecura.it/post/Sogni-di-infinito.aspx ) ove i protagonisti trovano una nuova integrazione di sé, erano frammentati a motivo dei tanti rifiuti e misconoscimenti della prima infanzia e poi, non mollando, trovano la via per esprimere il Bene che portano dentro, il desiderio di infinito che le ferite non sono riuscite a spegnere.
        Oggi il confronto con Zaccheo uomo che ha osato andare oltre, diventa l’opportunità per togliere le maschere, per ritrovare se stessi e, di conseguenza, riscoprire la presenza dell’altro.  More...

Laboratorio I'm OK?

by Mauro 7. luglio 2014 18:40

        Caratteristica peculiare del Laboratorio di vita è il mantenere costante il senso di ricerca e di co-costruzione del percorso educativo.
        Pur avendo pensato una direzione di fondo ove la Parola diventa luce che definisce i contorni ma non determina appieno i contenuti, L’itinerario quotidiano si concretizza attraverso l’interazione con il gruppo di adolescenti, quest’anno 24, che vi partecipano.

        Si tratta di stare nella situazione del momento, cogliendo l’energia del gruppo, i pensieri, i contenuti emotivi, la sensibilità ed il bisogno di supporto così come la richiesta di autonomia. Il gruppo ha una grande capacità di autocura e di elaborazione del percorso, la definizione delle tappe necessarie per il raggiungimento di una meta.
      In questo caso la meta è il Si alla vita, alla propria e all’altrui! È una meta che in sé è già punto di partenza, riconoscersi capaci per diventare quel che si riconosce. L’adolescente, infatti, vive una sorta di conflitto tra desiderio e timore di essere, desiderio di autonomia e timore di restare solo.
       Un metodo pedagogico così pensato (ma riteniamo che sia l’atteggiamento che dovrebbe perseguire ogni educatore) entra in empatia con il vissuto proprio dell’ adolescente, che si sente un po’ al confine e cioè  naviga la vita stando sulla marginalità. E ciò non significa con-fondersi, l’educatore che mantiene un atteggiamento fluido non perde la meta piuttosto non “spinge”, ciò sarebbe svalutare l’altro, accompagna lasciandosi sorprendere anche lui dal percorso fatto.
       A tal proposito mi tornano in mente le parole di Italo Calvino: Quando tutto avrà trovato un ordine e un posto nella mia mente, comincerò a non trovare più nulla degno di nota, a non vedere più quello che vedo. Perché vedere vuol dire percepire delle differenze, e appena le differenze si uniformano nel prevedibile quotidiano lo sguardo scorre su una superficie liscia e senza appigli. More...

Quale battaglia regge la nostra vita? /3

by Mauro 2. luglio 2014 12:54

     La seconda tentazione vorrebbe incitare all’individualismo, buttati giù in modo da mostrare il tuo valore! Come se il valore di ciascuno avesse bisogno di dimostrazioni e non fosse il frutto dell’atto gratuito del Padre.

             È la tentazione volta a far sentire unici, eroi del momento, persone super di cui il mondo abbisogna. L'idealizzazione ci fa perdere il contatto con la realtà e con Dio. E' prima di tutto una malattia dell'anima e, in seconda battuta, della psiche. More...

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