Fare memoria è bene prezioso, soprattutto quando ci ricordiamo di uomini e donne che hanno speso la loro vita per la giustizia, la legalità, la difesa del bene comune.
Si, quando un agente di scorta, un magistrato, un commerciante,un bambino, un prete, muore per avere difeso la gente che onestamente vole abitare un territorio e per non avere condiviso la prepotenza di chi si arroga il diritto di taglieggiare, ricattare e minacciare di morte per affermare il proprio potere è tutto un popolo ad essere ferito, anzi, l'intera umanità.
All'improvviso fioriscono i mandorli e la meraviglia e la gioia di un momento, sappiamo bene, è frutto del laborioso lavoro quotidiano di chi si prende cura. Ed è questa azione incessante che abbisogna la nostra terra. Quando incontri ogni giorno persone che non hanno la possibilità di comprare i farmaci necessari per fronteggiare malattie che si cronicizzano sempre più, quando trovi mamme disperate perchè non riescono ad acquistare l'occorrente per sfamare neonati o le scarpe per mandare i bimbi a scuola, ti rendi conto come la criminalità trovi sostegno in politiche di esclusione e di misconoscimento dei diritti basilari per la dignità di ogni essere umano.
So che dell'impero romano in cui si chiedeva di prestare culto al “divino” imperatore, oggi rimangono ruderi preziosi per la memoria storica, so che della mafia rimarranno solo blandi ricordi, ma tutti noi abbisognamo di comprensione nuova della vita, ripartendo dai propri limiti, scoprire che senza reale solidarietà e vita comunionale l'esistenza di ciascuno sarà sempre più povera.
Fino a quando un ramo di mandorlo fiorirà, è possibile ricominciare...
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