Festa della famiglia per continuare a sognare

by Mauro 12. aprile 2012 09:00

  Domenica prossima con l’equipe del nostro Consultorio e i volontari dell’associazione Camminare Insieme vivremo l’annuale Festa della famiglia nei locali del nostro Consultorio a Castelvetrano e nella strada antistante.

      Si, dentro e fuori mostrando così, plasticamente, l’importanza del raccordo tra la vita quotidiana ove ciascuno vive le sue relazioni ed attività fuori dalle mura domestiche ed il dentro, la relazione intima propria della famiglia.

      Un tempo di festa e di gioco comune per ricordarci di ridare cittadinanza alla famiglia, riconoscere e favorire stili di vita famigliare ispirati a criteri di solidarietà, reciprocità, di bene comune. Nel 1994 nella sua lettera alle famiglie Giovanni Paolo II diceva: "Occorre davvero fare ogni sforzo, perché la famiglia sia riconosciuta come società primordiale e, in un certo senso, "sovrana"! La sua "sovranità" è indispensabile per il bene della società. Una Nazione veramente sovrana e spiritualmente forte è sempre composta di famiglie forti, consapevoli della loro vocazione e della loro missione nella storia. La famiglia sta al centro di tutti questi problemi e compiti: relegarla ad un ruolo subalterno e secondario, escludendola dalla posizione che le spetta nella società, significa recare un grave danno all’autentica crescita dell’intero corpo sociale"  [Lett. Ap. Gratissimam sane 17,11; EV 14/284].
          Ma volendo fare una considerazione pensando al ben-essere sociale, inteso come corresponsabilità nel bene comune mi vengono in mente diverse considerazioni:
1. La proposta di vita matrimoniale e familiare fatta dal cristianesimo è grandemente "produttiva di capitale sociale". Esistono stili di vita che producono capitale sociale; esistono stili di vita che non solo non producono capitale sociale, ma impoveriscono quello esistente. Ma per noi la famiglia è davvero fonte di capitale sociale (fonte di relazioni fiduciarie e cooperative). Il capitale sociale familiare genera socialità, appartenenza, unicità.
2. Bisogna distinguere fra capitale sociale primario e secondario. Tale distinzione permette di osservare meglio la specificità del contributo che la famiglia dà alla creazione del capitale sociale complessivo di una società. La famiglia vista come produttrice di ciò in cui consiste il capitale sociale più raro: "beni relazionali".
3. Sembra che oggi si viva una pericolosa tentazione e cioè assecondare una visione di capitale sociale fortemente pregiudicata da un quadro di riferimento teorico che non lascia spazio all’originalità della relazione familiare schiacciata sia dalla preoccupazione per il funzionamento del mercato sia dalla preoccupazione per la produzione di virtù civiche funzionali alla coesione sociale. Invece il capitale sociale familiare va inteso come relazione familiare, capace di generare legami sociali affidabili, continui e basati sui mezzi di scambio.

        La questione torna ad essere ridondante: cerchiamo di prenderci cura gli uni degli altri. E' significativo riscoprire il senso di responsabilità che ciascuno ha verso chi per dono, e non per conquista, gli è stato affidato.
         Nel mentre, la testimonianza del nostro Consultorio familiare che a Mazara del Vallo e a Castelvetrano offre gratuitamente diversi servizi:
 Consulenza sociale
 Consulenza familiare e di coppia
 Consulenza psicologica
 Consulenza medico-ginecologica
 Consulenza etica
 Consulenza legale
 Mediazione conciliativa
 Corsi preparazione al parto
 Corsi su genitorializzazione
 Sportelli ascolto nelle Scuole
          E'un modo per contribuire ad un sogno sociale

Tags:

Consultorio familiare | educativa di strada | Psicologia e vita | Ricerca di Dio | Testimoni

Add comment

  Country flag

biuquote
  • Comment
  • Preview
Loading

Month List

RecentPosts