La bellezza è oltre le apparenze

by Mauro 28. ottobre 2017 22:12

  “Lì dove c'è il pericolo cresce anche ciò che salva”.

Questo aforisma di Friedrich Hölderlin s'addice alla esperienza socio-pastorale della Comunità parrocchiale di Danisinni che da sempre ha rigettato la nomea di luogo da evitare e da rimuovere dall'immaginario della collettività.

Il cardinale Pappalardo un giorno ebbe a dire che “il rinnovamento di Palermo deve partire da Danisinni”, come ad indicare che se una Città è attenta ai più poveri allora si prenderà cura della qualità di vita di tutti. Sulla stessa scia pochi mesi fa l'attuale vescovo Lorefice affermava: “Settecentomila per zero è uguale a zero, ossia se uno solo dei cittadini palermitani è considerato uno zero allora tutti siamo tali”.  

L'intervento pastorale ha colto il rapporto tra identità culturale ed ambiente e, questo, non per stigmatizzare secondo i soliti luoghi comuni come: “è sempre stato così” o “non sono più i tempi di una volta”. Si è voluto, piuttosto, cogliere il potenziale di trasformazione di un luogo, Danisinni, che ha un patrimonio umano e culturale che va custodito e valorizzato. 

Chi vi entra per la prima volta ha bisogno di uno sguardo che dia il permesso all'espressione creativa, cioè senza pregiudizio e aperto a cogliere la meraviglia che può rivelare un luogo sconosciuto e tutto da esplorare. 

L'imprevedibile genera bellezza e andare oltre le apparenze equivale a scoprire quel che ancora rimane nascosto e che scorre con il suo carico di vita. Così come il Papireto che ancora oggi passa sotto Danisinni. 

Noi tutti, infatti, viviamo in un paesaggio esteriore, quello che ci circonda, a  cui segue un paesaggio interiore, in cui risuona la bellezza e che trasforma quello esteriore. I due paesaggi, in realtà, continuano ad influenzarsi reciprocamente in un processo evolutivo o, altrimenti, involutivo quando la persona rinuncia alla propria dignità. 

È così che abbiamo scoperto e, ora, raccontiamo la bellezza di un Rione storico che giorno dopo giorno, seppure in mezzo a travagli e ferite, continua a rivelare la sua ricchezza.

Oggi nel teatro parrocchiale abbiamo condiviso lo start up di Wonderful Italy, una comunità professionale che mira a creare reti per un turismo sostenibile decentrando i flussi dai consueti luoghi comuni o itinerari ben strutturati, alle periferie e ai contesti in cui il turista vive da abitante della Città fino a scoprirne la cultura attraverso le relazioni umane da tessere, ad esempio, in un contesto rionale.

In questa prospettiva a misura d'uomo il progetto imprenditoriale si incontra con l'azione di valorizzazione e custodia operata dalla Comunità di Danisinni.

Chiaramente la dimensione del Rione mantiene l'indice di costruzione progettuale basato sulla concretezza. Il secondo motto di Danisinni potrebbe riassumersi in: le parole abbisognano di farsi carne, concretezza quotidiana, riscontro tangibile per continuare ad essere belle. 

 

 

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