Quando la "Salute" è questione di "Energia": il Modello Analitico transazionale (2)

by Mauro 29. maggio 2013 10:49

   Proseguiamo la nostra rassegna di post dedicati all’Analisi Transazionale, trattando ora di “energia” e di “salute”. Secondo la prospettiva analitico transazionale l’individuo sta bene quando utilizza tutti e tre i suoi stati dell’Io integrandoli. Quando, cioè, si avvale del suo G per proteggersi e sostenersi, del suo A per analizzare le informazioni e confrontarsi con i dati di realtà, del suo B permettendosi di sentire i propri bisogni e desideri e di esprimerli prendendosi cura di sé.
        Berne utilizza la metafora dell’energia per esprimere il grado di investimento della persona in ogni singolo stato dell’Io, e parla di tre diversi tipi di energia: legata, slegata e libera. La prima deriva dalla dotazione genetica di ogni persona, è l’energia presente in ogni stato dell’Io anche se non viene utilizzata; la seconda, l’energia slegata, costituisce l’energia che si sposta da uno stato dell’Io ad un altro in risposta agli stimoli interni o esterni; l’energia libera invece rappresenta l’energia attiva che in modo consapevole l’individuo può rivolgere a uno stato dell’Io piuttosto che ad un altro.
         Differentemente si parla di patologia degli stati dell’Io quando i confini di uno stato dell’Io crollano e l’Adulto è, invaso, dallo stato B e/o G. In questi casi si parla di contaminazione, dal G quando l’individuo prende per veri i pregiudizi e gli slogans del G ad esempio: “Il problema della criminalità non si risolverà mai” o “La religione non permette di pensare liberamente”; oppure contaminazione dal B quando vengono assunte per vere le esperienze del B come “Incrociare un gatto nero porta sfortuna”.
         Può accadere anche che uno stato dell’Io venga escluso in quanto si investe maggiore energia in un altro stato dell’Io ad esempio nel caso di una persona che fa continue prediche o critiche agli altri attivando il suo G ed escludendo il B.
         A parere di Berne lo stato dell’Io che contiene la maggiore quantità di investimento energetico (libera e slegata) è quello che ha il controllo esecutivo della personalità.
         Secondo Woollams e Brown (1985) invece il potere esecutivo in risposta agli stimoli ambientali è sempre dello stato dell’Io Bambino. Ciò perché il B geneticamente ha una energia superiore agli altri stati dell’Io ed è il primo a svilupparsi interamente (entro i tre anni). Inoltre per i due autori è il B che in età adulta motiva gli altri due stati dell’Io, questo ultimo aspetto sembra plausibile, considerato che le nostre scelte hanno un movente che parte dal gusto, la sensorialità, la gioia del sentire e dell'esprimemere. Anche la dimensione spirituale e religiosa di una persona ha a che fare con la sua creatività e capacità di contemplare andando al di là del contingente, così come farebbe un bambino!

 

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