Mds annunziatori di Pace

by Mauro 27. maggio 2012 10:23

    Affascina seguire i più di cento Mds impegnati nel prepararsi all'Evento estivo attraverso incontri di formazione, condivisione con il territorio ed iniziative varie da incastrare con i loro impegni di vita quotidiana.

     Torneranno giorno 1 e 2 giugno a Termini Imerese per una due giorni di fraternità. Nel mentre proponiamo un itinerario di riflessione in questo giorno di Pentecoste che vuole offrire l'opportunità di riflettere sulla propria mission di strada.

    Il Mds si pone quale messaggero di pace, portatore di una Pace che cerca di scoprire giorno dopo giorno. Ma di quale pace stiamo parlando? Bisogna sfatare un equivoco di fondo: credere di trovare pace quando non ci sono problemi nella propria vita, o fare dipendere la propria pace dagli altri.
    No, la pax cristiana è ben altra cosa: non si tratta di quieto vivere, questo equivarrebbe ad individualismo, non si tratta di predicare il culto per l’atarassia, l’imperturbabilità di fronte alle situazioni. Portatore di pace non è neanche chi reagisce con pazienza di fronte alle ingiurie altrui, per vivere ciò basterebbe essere indifferenti di fronte agli altri e alla vita che ci circonda. È ben altra cosa il frutto della pace a cui fa riferimento la Scrittura.
       «Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi»  (Gv 14,27) Così parla Gesù ai suoi discepoli, è una esperienza diversa dalla logica comune. Non si tratta della pax romana quale tregua tra due guerre, in effetti quella pace è frutto di un’azione di potere di uno nei confronti di un altro, è la vittoria su un perdente o comunque la sottomissione di chi sente di essere più debole, è una pace mantenuta con le armi e quindi una implicita minaccia: se ti ribelli ti elimino. 
       Non possiamo dire che stiamo in pace quando ci sottraiamo ai conflitti, quello ferisce i rapporti, la distanza in realtà non risolve i problemi.  Non è un equilibrio fondato sulla guerra fredda come nel caso di non parlare più ad un’altra persona. Questa può essere una falsa credenza che parte dall’assunto che la propria pace dipenda dagli altri. Se così fosse basterebbe cambiare contesto, e di fatto è la scelta di pseudo-pace che molti fanno, oggi su facebook basta togliere l’amicizia o inserirsi in un altro gruppo.
        Pace quale frutto dello Spirito è una chiamata alla relazione, ed è vero questa può essere ferita dall’agire dell’altro ma l’altro non ha il potere di farci diventare “nemici”. L’esperienza cristiana in fondo è una lotta continua per mantenere l’amicizia, per mantenere la vicinanza nonostante l’altro sia profondamente lontano. Non si tratta di un rapporto di dipendenza, ma di interesse, di riconoscimento di ogni vita anche di quella più problematica.
        In realtà avrò sempre dei buoni motivi per dire che l’altro ha torto e che meriterebbe la mia guerra. Nei giorni scorsi abbiamo fatto memoria dell’efferata strage di Capaci e ancora viviamo il nitido ricordo di quei momenti sentendo tutta la rabbia ed il disorientamento così come per il vile attentato di Brindisi. Ma potremmo dare la nostra vita in pasto ad una memoria di morte, di violenza, procurando dentro ed attorno a noi logiche di altrettanta violenza reattiva senza in realtà cambiare la logica di questo mondo o, meglio, di questo modo di vivere nel mondo.
Gesù ha lottato per costruire la pace con l’umanità, ed è rimasto amico anche quanto molti attorno a sé lottavano per mostrarsi nemici. Emblematico il processo di Gesù prima della condanna a morte, lui rimane uomo di pace ma in questo modo mostra la verità delle cose, il nemico è disarmato. È vero sarà crocifisso ma questo mostrerà ancor di più il suo messaggio di pace, il suo avere creato l’opportunità per la pace nel mondo.

        Quando i Mds vanno di casa in casa, in spiaggia o ancora nelle piazze, portano questo annunzio ad un territorio, che non abbisogna di prediche o disquisizioni su come risolvere i propri problemi. Significa che condividiamo la possibilità di essere protagonisti della nostra storia, ciascuno riappropriandosi della sua Amicizia con Dio. Penso che l’umanità oggi abbia un profondo bisogno di riconciliazione ove ciascuno diventa capace di riscoprire se stesso ed il contesto in cui vive con occhi nuovi.

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Incontri culturali | Ricerca di Dio

Comments (2) -

cristina
cristina Italy
27/05/2012 23:37:54 #

Il mio commento a queste parole è racchiuso in un canto dei Gen Rosso. Un canto che dipinge il ritratto di tante persone che hanno nel cuore la pace, la speranza, il fervore, la voglia di generare un mondo nuovo e... tanto altro ancora. Il mio augurio per tutti noi MdS è quello di essere quest'altra umanità!

UN’ALTRA UMANITA’
(Gen Rosso)

Ma dove andremo a finire se continua così.
Si sente spesso dire dalla gente qua e là
continua violenza, scandali imbrogli e mali:
ma dove son finiti i veri grandi ideali?

È vero il mondo oggi si dipinge a tinte scure
si esaltano gli equivoci, le scene crude e dure,
soldi facili e successi col piglia usa e getta,
però mi si permetta non è questa la sola umanità!

Conosco un’altra umanità
quella che spesso incontro per la strada,
quella che non grida,
quella che non schiaccia per emergere sull’altra gente.

Conosco un’altra umanità
quella che non sa rubare per avere,
ma sarà contenta di guadagnare il pane con il suo sudore.
Credo, credo in questa umanità
Credo, credo in quest'umanità
Che vive nel silenzio
che ancora sa arrossire sa abbassare gli occhi e sa scusare.
Questa è l’umanità che mi fa sperare.

Conosco un’altra umanità
quella che ora va controcorrente,
quella che sa dare anche la sua vita per morire per la propria gente!

Conosco un’altra umanità,
quella che non cerca mai il suo posto al sole
quando sa che al mondo per miseria e fame tanta gente muore.

Credo, credo in questa umanità
Credo, credo in questa umanità
Che abbatte le frontiere,
che paga di persona che non usa armi,
ma sa usare il cuore.
Questa è l’umanità che crede nell’amore...

Conosco un’altra umanità...
Questa è l’umanità che crede nell’amore
questa è l’umanità che crede nell’amore!

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Mauro B
Mauro B Italy
28/05/2012 11:38:17 #

Cara Cristina,
la prima volta che ho ascoltato questa canzone durante un concerto dei Gen mi sono proprio commosso, credo perchè ho riconosciuto vibrare in quelle note l'ideale di umanità condiviso con tante persone di buona volontà.

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