In estate preferisci Mondello o l'Educativa di strada?

by Mauro 8. gennaio 2012 14:00

  E' da anni che lavoro nella educativa di strada, azione sociale che parte dall'incontro con il popolo della strada, giovani e non solo, per ascoltarne il bisogno e condividere le possibilità di riscatto, di cambiamento personale e sociale. Nel nostro territorio siciliano, ma oggi è questione nazionale, la piaga della disoccupazione e la crisi di identità, minacciano di spegnere la possibilità di sognare un futuro migliore e di credere nella propria opera di trasformazione sociale. Basta, ho usato il termine "sociale" già tre volte, anzi questa è la quarta, e mi pare di cristallizzare quanto invece è in continuo movimento. Proprio per questo ho preferito scender in campo e partire dai processi di cambiamento in atto.

   Risultati? Dal 2004 trovo in giro per le piazze, i pub, i luoghi di ritrovo invernali o le spiagge durante le assolate giornate estive, giovani con maglietta fucsia che si dilettano con l'arte di strada per incontrare, animare, donare le loro performance senza chiedere nulla in cambio. Sono i giovani con cui ho condiviso i laboratori di arte psicodrammatica o le esperienze di servizio nei paesi in via di sviluppo. Un popolo, ne conto più di cento, a cui ancora oggi chiedo, senza alcun riferimento al melanconico Masini, Perchè lo fai?

 

 

Comments (3) -

Piero
Piero Italy
09/01/2012 12:22:14 #

"...A te che mi hai trovato all'angolo coi pugni chiusi, con le mie spalle contro al muro pronto a difendermi...A te io canto una canzone perchè non ho altro, niente di meglio da offrirti, è tutto quello che ho.
A te che sei semplicemente sei, sostanza dei giorni miei.
A te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più. A te che non ti piaci mai e sei una meraviglia, le forze della natura si concentrano in te..."

riprendendo uno stralcio della canzone di Lorenzo Cherubini trovo un modo semplice per rispondere alla domanda "Perchè lo fai?"
Perchè nella mia vita ad un certo punto mi sono fermato, lasciando la routine quotidiana, le faccende giornaliere e ho cercato di leggere la mia storia e ho consapevolizzato che "Qualcuno" nel rispettoso silenzio e apparente invisibilità mi ha trovato "all'angolo coi pugni chiusi, con le mie spalle contro al muro pronto a difendermi", cioè in una condizione in cui le aspettative degli altri non mi permettevano di essere autenticamente ciò che sono e dunque costretto a difendermi...e in tutto ciò questo "Qualcuno" mi ha semplicemente guardato e amato. mi ha permesso di gustare a pieno ciò che avevo dentro me e alla fine mi è bastato solo questo.
Da questa consapevolezza trovo l'entusiasmo e la determinazione di dire a chi incontro..."A te che non ti piaci mai e sei una meraviglia, le forze della natura si concentrano in te..." non dimenticarlo!

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alessio
alessio Italy
09/01/2012 19:43:25 #

...... perchè lo faccio??? Forse è una domanda alla quale ancora una risposta non ho dato, o forse si.... non sò!!
Sò solo che quando indosso la maglietta Fucsia di cui parlavi, tutto si trasforma, è come guardare il mondo con occhi diversi; si lo sò si dice sempre che la missione non si limita a quei giorni nelle zone balneari o i week-end nelle piazze, ma dovrebbe essere in ogni attimo della nostra vita, MISSIONARI-TESTIMONI.
Ritorniamo, al perchè. Perchè quando sono in missione vado per dare, per donarmi, per essere Suo strumento anche se ricevo sempre il doppio, il triplo e anche il quadruplo di quel poco che dò. Perchè in missione ho trovato davvero dei fratelli, ho riscoperto l'Amicizia vera, che oggi purtroppo molte volte nella società è rara.
E poi lo faccio per testimoniare appunto che essere Suoi testimoni è bello e gioioso. E vorrei gridarlo a tutti coloro che incontro, perchè LUI ti incontra, ti trasforma e tira fuori il meglio che cè in te. Anche quando tu dici di non essere all'altezza o non avere le capacità...
PS. di seguito copio commento che ho fatto tempo fà su facebook, sulla MAGLIETTA MISSIONARIA.

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alessio
alessio Italy
09/01/2012 19:54:11 #

la maglietta Missionaria: sembra una comune maglietta ma dentro se stessa racchiude tantissime emozioni, stati d'animo, senso di appartenenza ad un gruppo di fratelli, tanta gioia e felicità, ma anche tanta tanta RESPONSABILITA', la custodisci gelosamente, non vedi l'ora di indossarla per rituffarti nella gioia di Dio trasmessa dai fratelli, e quindi rifare un altra esperienza missionaria, e quando tutto finisce ti rattrista toglierla, la guardi con nostalgia nel cesto della biancheria da lavare..... Ma con la gioia nel cuore dell'attesa di una nuova esperienza missionaria.....
AMO QUESTA MAGLIA.......

Ecco questo è il commento di cui parlavo...

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