Avete da mangiare?

by Mauro 13. maggio 2016 10:24

     Nel corso della Missione di strada che stiamo vivendo a Danisinni il Vangelo di oggi (Gv 21) pare illuminarci rispetto al senso delle cose che sperimentiamo in questi giorni.

       Il contesto di questa pagina è quello meno favorevole, una notte di pesca andata a buca, in un tempo in cui Pietro deluso per la sorte del Maestro, per il quale aveva lasciato tutto, ora si ritrova a pescare come un tempo. Proprio in questa cornice Gesù trova il momento favorevole per rivelarsi in modo definitivo. Pietro si è arreso, è inerme di fronte al proprio fallimento e incapace di fare da solo.

     Di fronte alla mortificazione l’uomo può avvilirsi e vivere da arrabbiato o depresso, oppure può finalmente consegnare la propria vita al Signore.More...

Dal guardare al vedere

by Mauro 21. febbraio 2016 17:17

     Voglio soffermarmi, per due domeniche consecutive, sul cammino di umanizzazione proposto dalla Parola che la Comunità cristiana medita settimanalmente. In particolare il messaggio di questa seconda domenica di Quaresima potremmo riassumerlo in una proposta: passare dal guardare al vedere, dalle apparenze all’esperienza.More...

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La Comunione è la sfida del Tempo

by Mauro 4. giugno 2015 20:26

      Ritengo che la sfida più grande per il nostro tempo è quella della Comunione. L’uomo contemporaneo pare orientato, attraverso la tecnica ed il canale virtuale, ad un sempre maggiore individualismo. In ogni modo viene propinata la realizzazione di sé senza l’altro o, meglio, utilizzando l’altro e questo sembra essere l’orizzonte di senso dominante.

              Anche la riforma della scuola appare contaminata da questa idea di fondo: l’individuo e non la persona è posto al centro dell’azione pedagogica! Secondo la mens sottostante la continuità didattica (e l’aspetto relazionale che vi soggiace) non sarà più un criterio guida, così come la neutralità di genere sarà intesa quale valore aggiunto in vista della autodeterminazione di ciascuno. Ancora, saranno promosse scuole di serie A patrocinate, e frequentate, da ricchi possidenti e scuole B ghettizzate e preferibilmente circoscritte alle periferie esistenziali.

              Si crea così, a partire dall’istituzione scolastica, un profondo frainteso sul concetto di autonomia, non più intesa come legame ed inserimento nel territorio, ma all’insegna della competizione e dell’isolamento: il potere di alcuni per sottomettere tutti gli altri!

                La diseguaglianza si erige a sistema e di riflesso parlare di pari dignità, solidarietà e comunione appare davvero anacronistico. Questi sono solo esigui aspetti di quello che si vorrebbe produrre: un essere umano capace di autodeterminarsi. Anziché favorire l’esplorazione e la relazione con il mondo circostante, legata ai ritmi ed ai compiti evolutivi, si alimenta la chiusura narcisistica la stessa su cui andranno a strutturarsi antiche e nuove dipendenze.

               La persona priva di relazione gratuita, di amicizia e di gioco, cioè di tempo dedito ai rapporti senza la ricerca di un “utile”, sembra smarrirsi nella malinconia esistenziale, troppo piena di sé e molto vuota dell’altro.More...

Morire di Speranza

by Mauro 20. aprile 2015 11:23

      Questa sera anche la Comunità di Danisinni si raccoglie in Veglia di preghiera per le vittime degli innumerevoli naufragi nel Canale di Sicilia. La strage di migranti che cercano di attraversare il nostro mare è continua, lo spazio di separazione tra la Sicilia ed il Continente africano è un’ecatombe senza limite. Sa di assurdo eppure corrisponde al reale!

Di fronte a così tanto orrore siamo chiamati a fermarci, pregare, riflettere e agire. È tempo di nuove azioni sociali volte alla custodia del genere umano ed in particolare dei più indifesi, è tempo di una nuova obiezione di coscienza di fronte a tanto male che calpesta la dignità dell’essere umano.

Comprendo, questo è solo uno dei tanti contesti in cui popoli interi si trovano a soffrire a motivo delle ingiustizie e le diseguaglianze legate ad interessi economici, un motivo aggiunto per uscire dall’indifferenza a cui ci sta abituando il mercato dei consumi, sempre più dipendenti da oggetti ed indipendenti dall’altro.

               È tempo di cessare le tante disquisizioni tipiche della politica nostrana, utili solo a giustificare le logiche di potere e di clientelismo. Quali sono i criteri che ci permettono di parlare di diritti e doveri? Quale criterio legittima la punizione di uno straniero con una pena maggiore per lo stesso reato commesso da un cittadino italiano? È tempo di porre accanto al diritto di uguaglianza anche quello di reciprocità!More...

Integralisti? Vite senza desiderio

by Mauro 18. gennaio 2015 09:10

      Quando noi tutti reagivamo per l’efferato crimine di Charlie Hebdo, e il mondo si è fermato raccogliendosi attorno ai giornalisti vittime di tanta vigliaccheria, negli stessi giorni le rive del lago Ciad, nel cuore della Nigeria, si sono tinte di rosso. Ben 16 villaggi sono stati rasi al suolo e circa 2000 abitanti massacrati dalla milizia integralista islamica. La riflessione, comprendiamo, deve spingersi ben oltre la luce dei media, altrimenti rischieremmo di essere manipolati dalla “notizia” di turno senza maturare un’analisi approfondita delle questioni.
       L’identificarsi con Charlie Hebdo non ha significato certo condividere le scelte del giornale satirico che, a mio avviso, utilizza la derisione con un’aggressività nei confronti di milioni di persone, di ogni fede, poco plausibile. Ma ha voluto essere un messaggio chiaro alla follia integralista che l’umanità intera è obiettivo sensibile! Nessuna forma di estremismo volto a sopprimere la vita altrui è ammissibile, e nella nostra terra di Sicilia conosciamo bene quanto sia importante non lasciare solo chi entra nel mirino di Cosa Nostra, altra forma di integralismo collettivo.  
      Gli jihadisti di Boko Haram, i quali con il loro stesso nome vorrebbero attestare che l’educazione occidentale è sacrilega, hanno dichiarato di essere investiti del mandato di giustizieri fino alla pulizia etnica! È un’idea delirante che, e questo ci deve fare riflettere, contagia masse di uomini e di donne. Ma cosa sta dietro al fenomeno integralista?More...

Fede è perdere l'equilibrio

by Mauro 1. settembre 2014 01:00

          A chi si intende poco di cristianesimo la fede appare come negazione della capacità di pensiero o, ancora, come privazione di libertà ed obbedienza cieca. In realtà la fede è ben altra cosa, significa relazione dinamica ma ancor prima perdita di equilibrio. Si, chi si apre alla fede perde stabilità fino a sbilanciarsi. In che senso?More...

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Dimmi chi segui e ti dirò chi sei!

by Mauro 24. agosto 2014 23:13

          Nuove frontiere si aprono oggi all’evangelizzazione di strada. Fin troppe provocazioni ci pervengono dai rotocalchi che quotidianamente ci elencano tragedie deliberate da mano d’uomo. Pensiamo ai barconi che continuano ad affondare nel Mediterraneo portando con sé centinaia e migliaia di vite umane, le ferite mortali delle numerose guerre sparse nel mondo, gli oltraggi alla vita fino a colpire i propri familiari.
       Risuona ancora l’interrogativo che Gesù rivolse ai suoi discepoli 2000 anni fa come ci ricorda il Vangelo di oggi, XXI domenica del tempo ordinario: Chi è Cristo nella mia vita?
    È esperienza comune smarrirci, sovente  andiamo dietro a tanti nutrimenti, certo attraenti, dimenticandoci dell’unico nutrimento essenziale. Quando mi ritrovo a correre e avverto tutto l’affanno dei miei giorni è lì che devo fermarmi e chiedermi: chi è Cristo per me oggi? Quando rivendico e cerco le mie ragioni per difendere posizioni e battaglie, lì ho bisogno di fare silenzio e tornare a chiedermi: ma tu Gesù cosa c’entri con tutto ciò?
        Come mai Gesù consegna a Pietro le chiavi del Regno dei cieli? Che significa avere la chiave d’ingresso nel Regno? Domande necessarie che ci aprono alla comprensione del Vangelo di questa Domenica.More...

Quale battaglia regge la nostra vita? /4

by Mauro 4. luglio 2014 20:43

         La terza tentazione è inerente alla prospettiva di vita, in fondo è ciò che unifica il cosa mi dà la vita (prima tentazione) e quali strategie metto in atto per crescere (seconda tentazione). La prospettiva è il modo di stare nella vita, l’angolatura attraverso la quale filtro le informazioni che mi arrivano o, meglio, zummo i particolari risaltanti, ciò che suscita interesse, ricerca.

      Interessante notare che è la meta, lo scopo a creare il viaggio. La prospettiva mi orienta dando direzione a tutta quanta la mia vita come la pianta che cresce orientandosi nella direzione dei raggi del sole. Quale sole orienta la tua vita?More...

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Dalle domande dipende la direzione della vita

by Mauro 28. giugno 2014 23:12

           Abbiamo bisogno di porre domande corrette alla nostra vita, questo attiva una ricerca, dentro e fuori noi stessi. Si pensi alla grande responsabilità che ha ogni educatore nel porre domande di senso. E' la differenza tra l'interrogazione di un insegnante che mira a trasmettere contenuti per avere risultati e un maestro che, chiedendo, favorisce l'attivazione di processi di ricerca e di passione per la vita. Una domanda attraversa la pagina del Vangelo che viene proposto alla Comunità in questa domenica. Gesù pone un interrogativo su quello che la gente dice su di lui. A Gesù certo non interessa sapere cosa si dice in giro, in realtà la prima domanda prepara la seconda: “Ma voi chi dite che io sia?”.
       È interessante questo interrogativo perché indica in cosa consiste la fede cristiana: è relazione personale con Dio. Nel cristianesimo l’esperienza di fede è frutto di un rapporto intimo che ciascuno può avere con Dio. Il fondamento è la relazione con l’unico Signore, l’osare della fede è credere che Dio vuole avere una relazione con ciascuno: la risposta è personale!
        È una proposta sconvolgente per l’uomo di quel tempo così come per il contemporaneo troppo abituato a credere di dovere “pagare” la propria importanza. Nella nostra società ciascuno gioca a darsi un valore o darlo agli altri in base al tornaconto di turno. È così che le donne imparano a sentirsi importanti a seconda della bellezza esteriore e gli uomini in base al prestigio sociale ed economico raggiunto. Un gioco che frequentemente diventa competizione, un gareggiare per mostrare che si è più importanti e meritevoli rispetto ad un altro. L’essere umano finisce col darsi un prezzo e, di conseguenza, col darlo a Dio: mi ama se io dimostro che…!More...

Il potere dell’uomo ed il ricordo di Dio: tra combattimento e volontà/2

by Mauro 31. maggio 2014 06:00

       L’individualismo che regge l’attivismo frenetico della nostre vite si oppone alla logica evangelica, quando scegli di stare in comunione sei più lento perché aspetti gli altri. Chi corre resta solo anche se ha la parvenza di essere “il migliore”.More...

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