Dare precedenza senza averne diritto

by Mauro 16. febbraio 2020 09:02

       Siamo soliti pensare alla Comunità di Danisinni come ad una famiglia, un luogo spontaneo in cui ciascuno trova il suo posto senza troppi formalismi e certo senza immagini edulcorate ma interazioni e storie reali, autentiche e complesse. Uno spazio ove allenarsi per scoprire l'arte della vita, non secondo criteri di perfezione o di grandezza ma di umanità, anche la più fragile ma con la capacità di testimoniare che ogni luogo può essere abitato dalla presenza di Dio.More...

Solo guardare la Luce ci rende pronti

by Mauro 9. febbraio 2020 23:19

         Il potere della visibilità è una questione che attraversa prepotentemente i nostri giorni. La sfera intima è così esposta allo sguardo pubblico da dare, a questo occhio vago,  il potere di influenzare la percezione che si ha di sé, in base ai like o ai commenti ottenuti.

        Senza visualizzazioni, infatti, parecchi adolescenti ma anche molti adulti sembrano andare in crisi identitaria e smarrirsi in un caos di emozioni angoscianti. L'esperienza di mancanza dell'altro si traduce, così, nel non conoscere chi si è e che cosa si desidera veramente.

        È palese, certo, che tutti abbiamo avuto bisogno di essere visti da un altro per entrare nell'avventura della vita e tutti quanti abbiamo imparato a vedere le cose del mondo attraverso lo sguardo altrui, almeno fino a quando non si è stati capaci di senso critico e di visione propria. Il fenomeno contemporaneo, però, ci trova di fronte alla fragilità delle visioni personali e alla frequente ricerca di conferma altrui per legittimare il proprio status di vita. È così che la manipolazione e l'assoggettamento di interi gruppi è cosa assai diffusa ai nostri giorni e, fenomeno correlato, la mentalità superstiziosa penetra sempre più ambienti di elevata cultura. In entrambi i casi il riconoscimento è affidato alle mode e alle tendenze di mercato o alla magia per avere visibilità attraverso una “veste” socialmente ammirata.More...

Attendere o contaminarsi?

by Mauro 2. febbraio 2020 08:19

        Il rapporto con il tempo che passa svela il modo di stare nella storia. Potremmo trascorrere i nostri giorni percependoli come un graduale consumarsi nel tempo fino a spegnersi, oppure come un progressivo compimento simile a pienezza che va di tappa in tappa prima di giungere alla meta.

        Nel primo caso l'esistenza diverrebbe un incessante tentativo di accumulo per ottenere soddisfazione, nel secondo invece la vita è percepita come dono e i giorni che passano sono occasione per approfondire quel che si è ricevuto. È quest'ultimo il senso biblico della storia e Gesù diventa il compimento di ogni cosa, e in relazione a Lui ciascuno è dato di trovare pienezza.More...

Parole capaci di generare

by Mauro 26. gennaio 2020 09:41

       Privata del silenzio la parola si riduce a mero flatus vocis, suono senza senso, rumore mancante di verità. Abbiamo bisogno di parole vere per uscire dall'inquietudine esistenziale che, altrimenti, avvolgerebbe i nostri giorni.

      Conosco giovani che non parlano, non hanno imparato perchè nessuno ha mai parlato loro, da bambini non hanno trovato adulti che sono rimasti in silenzio ad ascoltare quel che cercavano di comunicare e, oggi, sono poveri di parole e dunque si isolano, la loro comunicazione è ridotta all'essenziale e, proprio per questo, a volte arriva alla violenza. Troviamo i piccoli spesso ipnotizzati dinanzi ad uno schermo e sono così “tranquillizzati” dal mondo adulto e magari, poi, diagnosticati con un ritardo del linguaggio o un mancanto sviluppo motorio.More...

Le scelte fanno la differenza

by Mauro 19. gennaio 2020 08:35

    Le correnti politiche rivelano confini labili e i membri di partito passano da uno schieramento all'altro confondendo il pensiero politico con l'opinionismo tra amici. Anche la liquefazione in ambito religioso così come le varie forme di integralismo, denunciano una identità fragile e priva di una adesione esistenziale ad un credo.More...

Tenere conto della filiera

by Mauro 12. gennaio 2020 10:01

         Quando si giocava a nascondino si poteva assumere una parte straordinaria, eloquente nel raccontare le possibilità della vita: si poteva donare la libertà con il “battipanni liberi tutti”.

         Quel gesto è metafora del dono per il quale siamo fatti, anzi potremmo dire che tutti siamo dono. A ciascuno accade di esistere e l'esserci non è il frutto di un calcolo per quanto una coppia pretenda di stabilire la nascita di un figlio.

          Se ciascuno è dono allora l'esistenza non ci appartiene, non è tale perchè acquistata ma solo perchè gratuita. Questa consapevolezza ci fa attraversare l'avventura della vita “da poveri” e cioè grati per quel che ci è dato ogni giorno e generosi, dunque, di fronte ai bisogni altrui.

             L'indifferenza, invece, è frutto dell'attaccamento al “proprio” e cioè frutto dell'illusione propinata ai nostri giorni: sei quel che hai! Questa massima è da temere perchè quando diventa sistema sociale la comunità umana perde i principi di solidarietà e di interdipendenza che la reggono e quindi diventa disumana.More...

Quel che orienta

by Mauro 5. gennaio 2020 17:40

       C'è chi organizza la propria vita su una linea di rammendi come se ci si dovesse giustificare attraverso un gran da fare capace di legittimare il proprio esserci.

       C'è chi rimane attento agli sguardi altrui in attesa di un giudizio positivo da potere esibire alla propria coscienza.

       Ancora, c'è chi investe energie e tempo per ergersi al di sopra degli altri e per affermare la propria autorità  e, così, darsi valore.More...

Nati per leggere

by Mauro 1. gennaio 2020 13:40

        La notte di capodanno viene segnata da un andirivieni di botti e spari come ad esorcizzare il male che non si vorrebbe portare nel nuovo anno. Di fatto si finisce con l'entrarci reduci da un combattimento che sempre più diventa allarmante.

       Ambulanze che corrono per le vie della città, pali e alberi divelti, auto danneggiate, appaiono quali impronte di una violenza agita che non lascia quieti animali, persone e luoghi di cui dovremmo prenderci cura. Per molti la notte di capodanno somiglia allo sballo di una certa movida che usa rituali per andare oltre e cercare di dimenticare il passato attraverso la fuga.

        Eppure il non percepirsi in continuità con la propria storia rende parecchio vulnerabili e incapaci di sentire quel che accade nel presente. L'immersione nella vita vorticosa fino ad arrivare a livelli di grave iperstress, spesso è dovuta all'estremo tentativo di anestetizzare il sentire interiore che, altrimenti, risulterebbe troppo angosciante.More...

Rinunciare ai sogni per seguire il Sogno

by Mauro 29. dicembre 2019 13:52

          La nostra, viene considerata una società senza padri perchè priva di limiti. È venuto meno il ruolo di confine nei confronti dei piccoli e il “no” è stato equiparato ad una grave ingiustizia nei loro confronti. Ciò ha fatto perdere di autorevolezza ogni istituzione come ad esempio la famiglia o la scuola e ha esposto le nuove generazioni a sempre nuove dipendenze.

          Sappiamo bene come il mercato dei consumi abbia caldeggiato questa propensione e lo spostamento del senso del Natale al “regalo” inedito da fare o ricevere, è solo uno dei  sintomi di questa grave emorragia. Un vuoto inappagabile che genera sempre più solitudine e noia esistenziale.More...

Questione di punti di vista

by Mauro 25. dicembre 2019 09:55

   Quest'anno celebriamo un Natale all'insegna dell'impotenza e della fragilità, perchè è una festa che ci chiede conto se stiamo a condividere con i piccoli del mondo. È dal loro punto di vista che si celebra il Natale. Già la preparazione durante l'Avvento ci ha visti approfondire la testimonianza di un uomo, Giovanni Battista, il quale si era ritirato nel deserto perdendo ogni sorta di appoggio e corazza difensiva per annunciare che solo in Dio è possibile trovare riparo e forza di vita.More...

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