Senza non possiamo vivere

by Mauro 27. aprile 2020 10:26

     Non si tratta di essere contro qualcuno anche se lo slogan Chiesa contro Conte fa tendenza. La questione verte sul riconoscimento dei diritti e su quello che per molti sembrerebbe opinabile ma che per un cristiano è basilare: la Celebrazione eucaristica.

       Rimane attuale nella storia della chiesa l'espressione “Senza la domenica non possiamo vivere” la quale ricorda la testimonianza dei 49 martiri di Abitène, una località nell'attuale Tunisia, i quali nel 304 sono andati incontro alla morte pur di continuare a partecipare alla Messa malgrado i divieti dell'imperatore Diocleziano. Ancora oggi molti cristiani in diversi paesi del mondo continuano a rischiare allo stesso modo, per partecipare alla Celebrazione.More...

Alla fonte di tutto

by Mauro 12. aprile 2020 09:55

    

 

         Il silenzio di una notte, una lunga notte iniziata con il venerdì santo e prosieguita per tutto il sabato ecco che viene dissolto con la Luce che apre la veglia di un nuovo giorno. È la luce di Cristo risorto a fare ingresso nelle assemblee liturgiche, quest'anno, riunite nelle proprie case e partecipi attraverso un monitor. Ora ogni cosa è chiamata ad assumere un senso nuovo perchè senza Luce non siamo capaci di vedere e riconoscere, dunque, la realtà delle cose.

       Certo, siamo giunti a questo nuovo giorno dopo un cammino quaresimale intenso e di particolare prova. Molti hanno rischiato di dare i numeri ed è pertanto che abbiamo cercato di condividere con delle brevi riflessioni quotidiane un alfabeto di umanità, parole e non cifre, giusto per dare senso e contenere quel che stiamo attraversando.

L'umanità ha bisogno di riappropriarsi delle parole che aveva smarrito, e la Pasqua è la parola centrale che può dare senso a tutte le altre. Quel “giorno primo”, così come lo indica il Vangelo, rimanda al primo giorno della creazione quando fu la luce. È di una nuova creazione che si tratta e la vita di Gesù diventa la luce inedita per l'esistenza di ciascuno fino a cambiare perfino il senso della morte.More...

Avvolti in un mistero

by Mauro 5. aprile 2020 14:33

        La storia dell'umanità è avvolta in un mistero e a ciascuno è dato di trovare la via da percorrere per crescere e riuscire a dare senso pieno ai propri giorni.

        Ciò significa che nulla è scontato e che nella vita adulta tale cammino potrà essere insidiato da prove e delusione, da fantasie di fuga e vie alternative che, a primo acchito, sembrerebbero più allettanti rispetto alla strada intrapresa ma ben presto rivelerebbero la loro illusorietà.

      Nell'ora della prova, spesso connotata dalla solitudine, abbiamo bisogno di tornare alle radici di senso per mantenere vivo il dialogo che ci permette di mantenere la direzione. Senza dialogo, infatti, la solitudine scivola nell'isolamento e nella perdita di lucidità e l'individualismo in cui si cade viene a corrompere l'animo e la lettura della storia.More...

Siamo nati per incominciare

by Mauro 26. marzo 2020 16:44

        Ciascuno è figlio di una storia e, al contempo, è chiamato a generare una storia nuova, non in termini individuali di autoaffermazione ma quale frutto delle relazioni di cui si è preso cura. È la testimonianza a generare cambiamento e ad approfondire quel che veramente siamo.

        La storia dell'umanità si evolve attraverso il passaggio di testimoni e il livello di civiltà di un Paese è frutto di quanti si sono spesi per la causa comune e la crescita collettiva. Quando una società si chiude nell'interesse individuale allora si impoverisce e i diritti dei più piccoli, man mano, finiscono dimenticati.More...

In attesa di una nuova Alba

by Mauro 25. marzo 2020 09:21

         Nulla è scontato nella vita dell'uomo sia perchè non abbiamo il potere di controllare e prevedere  tutto e sia in quanto è necessario un sì quotidiano, a partire dal mattino quando decidiamo di affrontare il nuovo giorno facendo la nostra parte.

         Tale considerazione è ancora più vera in questo tempo di pandemia in cui ciascuno lotta per contrastare il calo psico-emotivo dovuto alla vita sedentaria e, dunque, alla mancata produzione di serotonina, dopamina o altri neurotrasmettitori funzionali allo stato di benessere. È un paesaggio triste quello in cui ci muoviamo, aggravato dalla solitudine in cui si sono trovati molti al termine del loro cammino terreno. 

Eppure non possiamo ridurre l'esistenza umana all'interno di uno scenario bio-chimico, siamo molto di più dei nostri ormoni o dell'aumento di cortisolo nel sangue che sta a segnalare lo stato depressivo e di stress. Il genere umano ha una capacità che può attraversare limiti che altrimenti sarebbero insormontabili. Siamo capaci di “resilienza spirituale” e cioè di resistere a condizioni di elevata prova attraverso la relazione verticale. Essa dà un senso ulteriore ad ogni cosa permettendo una prospettiva dall'alto e di scoprire vie inedite.More...

Oltre le apparenze

by Mauro 22. marzo 2020 08:29

        Se c'è un male ci sarà un colpevole, se c'è una pandemia di chi è la colpa? È comprensibile che dinanzi ad un male ci si chieda una spiegazione causale e, nel mentre che resistiamo a casa, durante questi giorni riflettiamo su come eravamo entrati in un tunnel frenetico non curanti dei tanti segnali che il clima dava in tutto il pianeta e della sempre maggiore diffusione di forme tumorali dovute all'inquinamento e ai cattivi stili di vita.

      Potremmo, però, cadere nell'equivoco di cercare un binomio causa-effetto per spiegare il grande dolore che stiamo affrontando e questo ingabbierebbe la nostra esistenza in una sorta di rivendicazione o rammarico privo di ricostruzione.

         Dopo due settimane di restrizioni adottate per contenere il diffondersi dei contagi di coronavirus,  la capacità di resilienza sta scivolando in stati depressivi di elevata ansia ed irritabilità, o di paura per le conseguenze della pandemia. Un senso di precarietà diffusa, a volte accentuato dalle direttive spot e poco chiare oltre che dalle fake news, sembra travolgere l'equilibrio delle famiglie nel nostro Paese. È importante, allora, focalizzare l'attenzione sul senso della propria esistenza e su ciò che davvero può dare nutrimento al cammino, seppure faticoso.More...

Il custode chiama per nome

by Mauro 19. marzo 2020 16:07

           La paternità appare inconciliabile con il mito del superuomo che per affermare se stesso si illudeva di non avere limite alcuno. L'autorità paterna, invece, pone un confine delimitando la strada da percorrere e favorendo, così, la crescita dell'individuo.

            Secondo la logica dei consumi ciò è sconveniente perchè impedisce di rimanere avvitati attorno a se stessi alla ricerca di rifugi sicuri da cui dipendere. Il padre, invece, mostra il valore del sacrificarsi in vista di una meta e ciò esula dal principio di piacere che rende l'essere umano pedina da manovrare all'interno della scacchiera dei mercati.More...

Paternità apre al mistero

by Mauro 19. marzo 2020 08:02

         Ho un'immagine della paternità che mi rimane indelebile. Lo sguardo di mio papà che mi seguiva in auto quando, all'età di undici anni, scendevo con la bici dalla Circonvallazione di Monreale, all'insaputa di mia madre perchè strada pericolosa, e a tratti mi accostava indicandomi sempre con lo sguardo il da farsi per custodire la via.More...

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Tempo di Resistenza

by Mauro 16. marzo 2020 13:27

         Tempo si isolamento e di custodia di sé per custodire l'altro, di rinuncia per volere bene. La grammatica dell'amore pareva avere perso il senso dei confini e dell'individuazione per vivere l'incontro con l'altro differente da sé, ed era scivolata in una spasmodica ricerca fusionale priva di “no” e bisognosa di continuo compiacimento.

          Oggi che viviamo giorni di solitudine forzata stiamo riscoprendo il linguaggio delle vicinanza, dell'essere prossimi l'uno all'altro. Ci siamo fermati bruscamente e pian piano stiamo cercando di dare significato a questo tempo che fin dall'inizio ha fatto paura perchè troppo vuoto.More...

Ci resta l'Ascolto

by Mauro 15. marzo 2020 13:33

       Se potessimo chiudere gli occhi e magicamente riaprirli scoprendo che, tutto ad un tratto, la pandemia è finita sarebbe davvero straordinario. Il dato di realtà, piuttosto, ci ricorda che la vita dell'umanità è in pericolo e ciascuno sperimenta l'impotenza di fronte ad un male che è stato capace, nel giro di poco tempo, di fermare il mito del superuomo insieme al suo potere economico e ha costretto ciacuno di limitare la propria libertà d'azione nell'arco dei pochi metri quadri della propria casa. Se qualcuno ci avesse pronosticato questo scenario, appena qualche mese fa, l'avremmo certamente considerato delirante ma, oggi, dobbiamo ricrederci!More...

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