La Notte bianca: fenomeno di promozione sociale?

by Mauro 11. agosto 2012 12:33

  La nostra Missione di strada volge al termine, ancora un paio di giorni e poi si lascerà la bella Termini Imerese. Ricordandoci l’importanza del vivere ogni momento di un’esperienza, cogliendone il “qui e ora”,
ci prepariamo ad animare la “notte bianca” prevista per questo fine settimana.
Di “notte bianca” si parla sempre più nelle nostre città e, in modo sempre più prorompente, si sta qualificando quale fenomeno di aggregazione sociale. Proprio ieri, conversando con uno degli organizzatori dell’evento locale, riflettevo sul fatto che espedienti come questo possono essere preziose occasioni di aggregazione sociale.
Di fronte ad una pressione, dettata dal mercato dei consumi, che vorrebbe sempre più spopolare i centri storici e le piazze delle nostre città per dare forza alla “fredda ma appariscente” passeggiata domenicale al centro commerciale, la notte bianca si qualifica quale proposta di riappropriazione del nostro territorio. Significa valorizzare monumenti, chiese, architetture urbanistiche pensate per accogliere la gente e favorire l’incontro e lo scambio tra gli umani. È importante, a nostro avviso, recuperare questo senso di appartenenza e di conoscenza per fronteggiare il crescente anonimato ed individualismo che sta venendo a caratterizzare i nostri luoghi.More...

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Lavorare per la Vita. Racconti di Bene

by Mauro 8. agosto 2012 17:59

   Siamo nel pieno della missione estiva a Termini Imerese, esperienza che è anche laboratorio sociale, luogo di incontro e di riflessione sui fenomeni che caratterizzano il nostro tempo ed attraversano le nostre vite.
    In modo particolare quest’anno si è scelto, quale tema della tavola rotonda, un titolo per riflettere sulla dignità della persona che è declinata anche dal diritto al lavoro: Lavorare per la vita. Racconti di bene.
    Un tempo ed uno spazio per condividere storie di vita e, soprattutto, per scoprire insieme modi per caratterizzare la nostra storia. Di fronte al travaglio esistenziale dell’uomo del nostro tempo riteniamo importante ricordarci che non siam fatti per subire le vicende della vita ma per fronteggiarla, piuttosto, fino a darle un senso del tutto inedito.
      Il resto domani avremo modo di raccontarlo…

 

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Riappropriarsi di spazi di sperimentazione del Vivere. La Missione ha inizio!

by Mauro 2. agosto 2012 21:17

   Tiziano Ferro canta il suo Xdono scritto con la "X" come a ricordare che anche nel nostro tempo, l’umanità ha bisogno di fare esperienza di PERDONO.
    La festa francescana di oggi 2 agosto, è proprio la festa del Perdono offerto a tutti. Il santo di Assisi, Francesco, ha pensato ad un perdono rivolto proprio a tutti ed in particolare ai poveri e gli infermi che  nel suo tempo non potevano permettersi un viaggio in Terra Santa o a Santiago.

   Nel tempo dell’utilitarismo ove, si dice, “nessuno fa niente per niente”, abbiamo bisogno di riscoprire la bellezza della gratuità, del dono senza corrispettivo, dell’anticipo di fiducia, del perdono malgrado l’offesa ricevuta.More...

Condividere per continuare a Vivere

by Mauro 29. luglio 2012 16:49

 Stiamo per iniziare, domenica prossima, la Missione di strada ESTATE CON TERMINI. Un evento che coinvolgerà più di 150 Missionari di strada provenienti da tutta la Sicilia e da Napoli che attraverso l'arte di strada animeranno la prestigiosa cittadina di Termini Imerese. Oggi ci viene incontro una Parola, quella del Vangelo del giorno (Gv 6, 1 – 15), che penso possa riassumere bene il senso della esperienza che ci apprestiamo a vivere.
Non è tanto di "moltiplicazione" che si parla, come se la questione della vita fosse quella di moltiplicare averi o opere, ma di  "condivisione", nel senso di essere disposti a dare il proprio per gli altri. Riecheggia il tema ed il senso della gratuità, parola che sembra uscire dal nostro vocabolario per lasciar posto alla credenza che “nessuno fa niente per niente”.
Accanto a questo tema si evince dal testo anche un contesto ben preciso: quello della Pasqua ormai vicina.More...

SoStare per Andare

by Mauro 22. luglio 2012 16:19

  Ci prepariamo a vivere la prossima Missione ESTATE CON TERMINI, esperienza in cui più di 150 giovani Missionari di strada andranno per le vie, i locali e la spiaggia di Termini per incontrare la popolazione locale e condividere una settimana di animazione.
      L’andare missionario che è sì un agire sociale, in cui attraverso l’arte di strada si vuole condividere il senso del dono e del valore della vita di ciascuno, è anche un agire religioso in cui si vuole raccontare ed accogliere la comune ricerca di Dio.More...

Tessere trame di Comunione attraverso l'Arte di strada: ESTATE CON TERMINI

by Mauro 17. luglio 2012 22:52

      È una etichetta, quella di “ex Fiat di Termini Imerese”, che a tanti di noi sta stretta. Si vorrebbe in questo modo strappare la speranza e l’anelito verso il futuro, o ancora cristallizzare la storia in un nostalgico passato.

     Termini Imerese che Federico II definì «Civitas Splendidissima», è a noi una Città molto cara proprio perché nelle sue campagne, a Caracoli, ha visto formare il primo gruppo di Missionari di Strada che già nel 2004 attraverso i Laboratori di vita ivi si riunivano più volte l’anno, non indugiando a scalare il monte San Calogero durante le calde notti estive. Per il folto gruppo di Missionari di strada Termini costituisce un passato che ci proietta verso il futuro, è la memoria che ci permette di avere radici, storia di vita condivisa, e proprio per questo possibilità di aprirci al domani.
     Oggi la Città vive la destabilizzazione propria della crisi di mercato e delle speculazioni di ordine internazionale. Il 1970 aveva visto cambiare la sua storia: singolari accordi tra industriali e Regione siciliana avevano stabilito di dare una destinazione nuova a quel luogo che fino a quel momento offriva, sia per la storia che l’aveva segnato nei millenni che per la particolare collocazione geografica, un naturale sbocco volto alla pesca, all’agricoltura e al turismo. Da quel momento gran parte della popolazione della storica cittadina che si affaccia sull’omonimo golfo delimitato da Capo Zafferano e dalla Rocca di Cefalù, inizia a riporre la propria fiducia e speranza in quel polo industriale che per ben quarant’anni garantirà lavoro a migliaia di famiglie favorendo anche un parallelo commercio locale.
     Per noi, oggi, Termini costituisce un luogo segno, e segno per tutto il Meridione ove per crescere bisogna lottare due volte. Non si tratta soltanto del naturale processo di separazione ed individuazione volto a diventare adulti. Qua l’individuazione trova l’ostacolo di un sistema, quello del malaffare e della strumentalizzazione operata dal mercato, che vorrebbe occultare la libera espressione proponendo un adagio simbiotico, ove il giovane è costretto a mendicare per avere riconosciuti gli elementari diritti e tra questi, primo, il diritto al lavoro. More...

Doppio messaggio

by Mauro 2. luglio 2012 23:05

  In modo analogo ad un pubblicità che in modo suadente propone il gioco d’azzardo (con questo intendiamo anche il gratta e vinci) per poi ricordare che il gioco fa male e può indurre a dipendenza, il nostro sistema sociale manda messaggi che di fatto portano una sorta di impossibilità nella loro realizzazione.

  Pensiamo al carico di frustrazione che si trovano ad affrontare i giovani italiani che dopo avere coltivato progetti ed essersi impegnati in estenuanti corsi universitari e master post-universitari che si ritrovano a non potere lavorare, oggi il dato della disoccupazione in Italia è del 36%, e nel meridione è anche più alto. Paradossale così come recita l’articolo 1 della nostra Costituzione: l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Quale?  
   Sovente ci troviamo confrontarci con messaggi paradossali, che contraddicono quello che apparentemente dicono. Una comunicazione doppia cioè che porta diversi livelli per cui una affermazione formulata ad un livello più superficiale viene contraddetta ad un livello più profondo.
       Si pensi a quei messaggi genitoriali che ad un livello formale dicono “Ti adoro” e con il non verbale e i comportamenti successivi alla frase appena detta esprimono “Non ti sopporto”, o ancora espressioni tipo “Sei un tesoro” e di contro un messaggio implicito che suona come un “Sei un peso”. Modalità ambivalenti che disorientano l’interlocutore e specialmente se si tratta di un bambino. Ma questo può accadere anche in giovane età tra amanti, quando l’uno dichiara appassionatamente il suo amore per l’altro ma di fatto vive questa vicinanza in modo incostante.
       È in questi contesti che matura il comportamento schizofrenico, ove si mantiene una comunicazionedetta ‘doppio legame’.  Il significato di un’affermazione viene smentito con la vita che ne segue. More...

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Incontrare per lasciarsi incontrare

by Mauro 1. luglio 2012 18:32

  

     A poche ore dalla finale europea di calcio, derby tutto latino, mi sorprende pensare a quanta intesa procuri una partita ove tutti noi recuperiamo il senso patriottico che ci permette di superare preconcetti o comunque ogni sorta di distanza. Le persone si ritrovano a condividere passione per lo sport, il brivido della vittoria o del parare un calcio di rigore. Emozioni intense che danno il sapore della relazione umana, esperienza fondamentale per stare appieno nel gioco della vita.

    Eppure quasi inermi si assiste ad una sempre maggiore depersonalizzazione nel ritmo delle nostre vite, come se questi momenti di condivisione e di incontro spontaneo fossero cosa rara, da assecondare in taluni momenti come per uscire dalla realtà che sembra fluire in modo prepontemente diverso.

    L'incontro tra gli umani è cosa profonda e richiede un ascolto che va oltre alla occasione del momento, il tempo di una sera, è uno stile di vita che abbisogna di quotidianità. More...

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MDS profeti tra la gente e non spettatori della vita

by Mauro 24. giugno 2012 16:58

      Dalle nostre parti quando ti trovi a spostarti in città utilizzando i mezzi pubblici facilmente ti imbatti in interlocutori che hanno da ricordare tutti i torti che la nostra società vive: le diverse ingiustizie sociali, la crisi politica, familiare, lavorativa, economica, per poi finire con la disperata sentenza sul futuro che sembra incombere come una spada di Damocle che pende sulle nuove generazioni.
       Tali sentenze dal sapore somigliante all’artifizio trovato da Dionigi di Siracusa, così come racconta Cicerone, sembrano avere lo stesso effetto sui contemporanei finendo con il far perdere il gusto per la vita di oggi e la speranza del domani.
       È di ben altri discorsi e condivisioni che l’umanità del nostro tempo ha bisogno, la profezia propria di chi irrompe nella storia con uno sguardo nuovo e con la capacità di aprire vie inedite, strade ancora da percorrere malgrado la complessità e l’apparente impossibilità. More...

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Da Scampia racconti di Bene

by Mauro 17. giugno 2012 17:01

    Probabilmente il nome Secondigliano deriva da un’antica famiglia romana a cui appartenevano quei latifondi o forse il nome deriva dai Colli Secondilli che attorniano Napoli. Certo è che di quel borgo medievale prevalentemente dedito a masserie per la produzione di colture tipiche, oggi rimane ben poco  considerato che, a partire dagli anni ’60, l’Amministrazione comunale ha pensato bene di destinare quel luogo all'edilizia popolare.

      Il dictatus politico piovuto dall’alto ha trasformato quella immensa e fertile campagna in una landa di cemento armato dimenticando di creare appositi luoghi di aggregazione, così come spazi commerciali in cui si muove l’ordinaria vita di un quartiere. Malgrado le sperequazioni economiche che hanno indotto una sorta di ghettizzazione sociale, molti che vivono in quel luogo continuano a mostrare il colore ed il calore propri della nobiltà umana.  Porto con me il profondo senso di accoglienza familiare e di umanità che ho sperimentato, proprio lì, nei giorni passati.
     Rimango attonito nel constatare quanti luoghi comuni e superficiali generalizzazioni sovrastano la nostra “cultura nazionale”. Ci sono persone, famiglie, popoli interi, che anche a migliaia di chilometri a motivo della loro inflessione di voce oggi continuano a scorgere un immediato feedback  sul volto dell’interlocutore che sembra esprimere un manifesto disappunto a motivo dell’origine della persona che sta lì a parlare. Quante volte anch’io mi sono ritrovato a percepire il pregiudizio di chi scorgendo i miei natali meridionali si sentiva autorizzato a sommari soliloqui. Eppure il carico di umanità che ho trovato da Scampia a Portici è proprio raro ai nostri giorni, tempo in cui il modello imperante è quello dell’individualismo piuttosto che della cultura dell’accoglienza e della solidarietà. Promuovere Cultura è ben altra cosa ed impone una sinergia in cui le politiche sociali partono dalle persone prima che dal risolvere “problemi”. More...

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