by Mauro
28. maggio 2014 10:00
Un ultimo passaggio all’interno di questo excursus: la qualità della parola è essenziale in ambedue gli approcci.
Il terapeuta che usa molte parole per spiegare e convincere l’interlocutore presumibilmente sta rispondendo alla spinta “dacci dentro” contaminando l’intervento con tornaconti personali e cioè bisogno di autoaffermazione, conferma in merito alla propria competenza, incapacità a sostenere il senso di frustrazione, o altro.
Lo stesso varrebbe per l’accompagnatore spirituale che tratta in modo dogmatico il cristiano che chiede orientamento, senza permettersi di stare con i suoi vissuti e con la reale richiesta di aiuto.
In ambedue gli interventi la qualità della parola è da correlarsi alla dimensione temporale: la fretta conduce all’evitamento di superficie, una lentezza oltremisura porterebbe al ripiegamento patologico.More...
by Mauro
18. settembre 2012 12:00
Riprendendo un’espressione di Bauman, con “divorzio tra politica e potere” intendo esprimere quella discrepanza che oggi registriamo guardando il nostro sistema sociale. Non è possibile separare questi due ambiti di organizzazione del vivere umano. Se da un lato il potere esprime la capacità di fare le cose, dall’altro è la politica ad essere capace di decidere quali siano le cose opportune da fare. More...