Comunicazione visiva, comunicazione innovativa

by Mauro 22. luglio 2014 01:22

    GiffoniFilmFestival è un’occasione di incontri e confronto con chi fa della comunicazione a mezzo immagine uno straordinario strumento di interazione con il mondo con temporaneo.
       Oggi in particolare abbiamo avuto modo di condividere due interessanti esperienze di uso dei moderni strumenti per favorire la comunicazione visiva. Dapprima ci siamo confrontati con la comunicazione innovativa realizzata attraverso i droni, i fratelli D’Agostino partiti dalla passione per l’aeromodellismo e la sensibilità musicale oggi sono tra i principali protagonisti della Drone Experienze che potremmo definire come possibilità di punti di vista dall’alto e, come dicevamo già in un precedente post (http://www.larelazionechecura.it/post/Raccontare-la-Miracolosa-leggenda-oggi.aspx), di svelamento di quanto la natura e gli artisti in tempi remoti avevano già preparato pensando a noi oggi!
      Interessante notare come i luoghi o i fatti possano essere raccontati secondo prospettive nuove, inedite e sorprendenti. Ciò trova applicazione nel campo della promozione di un territorio o di prevenzione rispetto a problematiche di ordine socio-ambientale a cui si potrebbe andare incontro come nel caso di incendi, incidenti stradali, naufragi o del soccorso a feriti.
        La comunicazione visiva trova applicazione anche nel campo della resistenza, si nel creare rete per contrastare i soprusi di una dittatura come si è verificato in Siria. Il docufilm Chicagogirl: the social network takes on a dictator ci ha mostrato il supporto alla resistenza coadiuvato da una diciannovenne siriana che vive a Chicago e che ha reso visibile in tutto il mondo il dramma che si viveva nella sua terra d’origine.  

         Quando il mondo cerca di ignorare la realtà il web diventa il modo per riportalo alla realtà!More...

Missionari di Strada al GiffoniFilmFestival

by Mauro 20. luglio 2014 10:12

      Da oggi condividiamo con i MdS l’esperienza di evangelizzazione di strada all’interno dell’Evento GiffoniFilmFestival. Solo due righe per non pre-confezionare quella che sarà un’esperienza di incontro e di scambio con i giovanissimi partecipanti. La questione educativa ci interpella profondamente ed è per questo che necessita adoperarsi su tutti i fronti per incontrare e favorire la crescita delle nuove generazioni.
        È dato scientificamente autorevole che l’assenza del gioco o, meglio, la riduzione di esso all'uso della playstation o della nintendo, così come la carenza di dialogo ed esperienze relazionali quotidiane, porta a gravi disagi quali l’analfabetismo emozionale, il ritiro sociale, l’incapacità di sostenere il limite o il contenimento dell’ambiente.More...

Laboratorio di vita quale spazio per sentirsi e pensarsi

by Mauro 13. luglio 2014 20:35

        È così che abbiamo concluso il Laboratorio di questa stagione estiva, con l’appellativo Rainbum il gruppo dei giovanissimi si è lasciato attraversare, fluidamente (rain), dai contenuti che man mano emergevano durante le giornate ed è arrivato ad esprimere (bum) il proprio potenziale creativo integrando nuovi aspetti di sé che nell’arco della settimana sono emersi.
          Il Laboratorio di vita ha la caratteristica del work in progress ove l’allenamento alla spontaneità è già un pre-requisito dell’equipe di conduzione che, in tal modo, rimane aperta alla sintonizzazione con il gruppo.
           Il percorso di esplorazione, infatti, si snoda attraverso la base relazionale che il gruppo crea a partire dai primissimi momenti in cui lo spazio di gioco, definito quale cerchio d’interazione all’interno del quale vale il riconoscersi a vicenda, assume la valenza simbolica di contenimento/contenitore di racconti di vita.
         Ogni adolescente trova così uno spazio privilegiato per esplorare e recuperare l’equilibrio dinamico tra mondo interno e mondo esterno, si permette cioè di esprimere e condividere i propri vissuti accogliendo le restituzioni degli altri.
         Il confronto con il Vangelo offre la pro-vocazione di partenza, per avviare l’ascolto di sé e l’entrare in relazione. E, secondo il metodo psicodrammatico, il gruppo viene accompagnato in un continuo alternarsi di momenti individuali e gruppali, tempi di messa in gioco e di integrazione.More...

Laboratorio "Io può!"

by Mauro 8. luglio 2014 12:01

         È questa esclamazione che è risuonata stamane dopo la prima officina creativa della giornata: “Io può”  ha esclamato una delle ragazze del Laboratorio dopo aver colto che nella vita la differenza non è tra chi ha e chi non ha talenti, ma tra chi si pensa senza e chi si mette in cammino per scoprirsi.
        La scoperta dei propri talenti è la proposta di oggi, partiti dall’atteggiamento di meraviglia verso se stessi e il mondo che li circonda, i giovanissimi si soffermano ora sulla ri-scoperta di se stessi.
       Se l’apertura allo stupore è la condizione basilare per entrare nella vita, la possibilità di scoprirsi, in modo unico ed originale, è il modo di stare nel proprio quotidiano!
      Come mai lo stare in ricerca tipico della prima gioventù a volte lo troviamo inibito, rallentato o addirittura spento?More...

Laboratorio I'm OK?

by Mauro 7. luglio 2014 18:40

        Caratteristica peculiare del Laboratorio di vita è il mantenere costante il senso di ricerca e di co-costruzione del percorso educativo.
        Pur avendo pensato una direzione di fondo ove la Parola diventa luce che definisce i contorni ma non determina appieno i contenuti, L’itinerario quotidiano si concretizza attraverso l’interazione con il gruppo di adolescenti, quest’anno 24, che vi partecipano.

        Si tratta di stare nella situazione del momento, cogliendo l’energia del gruppo, i pensieri, i contenuti emotivi, la sensibilità ed il bisogno di supporto così come la richiesta di autonomia. Il gruppo ha una grande capacità di autocura e di elaborazione del percorso, la definizione delle tappe necessarie per il raggiungimento di una meta.
      In questo caso la meta è il Si alla vita, alla propria e all’altrui! È una meta che in sé è già punto di partenza, riconoscersi capaci per diventare quel che si riconosce. L’adolescente, infatti, vive una sorta di conflitto tra desiderio e timore di essere, desiderio di autonomia e timore di restare solo.
       Un metodo pedagogico così pensato (ma riteniamo che sia l’atteggiamento che dovrebbe perseguire ogni educatore) entra in empatia con il vissuto proprio dell’ adolescente, che si sente un po’ al confine e cioè  naviga la vita stando sulla marginalità. E ciò non significa con-fondersi, l’educatore che mantiene un atteggiamento fluido non perde la meta piuttosto non “spinge”, ciò sarebbe svalutare l’altro, accompagna lasciandosi sorprendere anche lui dal percorso fatto.
       A tal proposito mi tornano in mente le parole di Italo Calvino: Quando tutto avrà trovato un ordine e un posto nella mia mente, comincerò a non trovare più nulla degno di nota, a non vedere più quello che vedo. Perché vedere vuol dire percepire delle differenze, e appena le differenze si uniformano nel prevedibile quotidiano lo sguardo scorre su una superficie liscia e senza appigli. More...

Laboratorio di vita 2014

by Mauro 3. luglio 2014 19:28

    

        Laboratorio adolescenti meno tre. È iniziato il conto alla rovescia per l’inizio del Laboratorio di vita che dal 2004 organizziamo a Termini Imerese per accompagnare gli adolescenti a tuffarsi nella vita evitando le panciate…
         Tra desiderio di immersione e timore di essere visti la vita adolescenziale è potenzialità massima e al contempo disorientamento, come a contattare i molteplici ed impetuosi sogni senza però cogliere appieno il proprio!
         Un giorno John Andrew Holmes ebbe a dire:  “Un bambino entra nella tua casa e per i successivi vent'anni fa un tale frastuono che riesci a malapena a sopportarlo. Poi il figlio se ne va, lasciando la casa così silenziosa che pensi di essere sul punto di impazzire.”
    Questo intreccio relazionale, adolescente e mondo familiare/adulto, è la bussola da mantenere per l’Educatore che si propone un percorso laboratoriale per adolescenti.More...

Tags: , ,

Blog | educativa di strada | Palermo | Psicologia e vita | Ricerca di Dio

Il futuro dipende dalle nuove generazioni?

by Mauro 3. febbraio 2014 12:00

            Appare paradossale come le Amministrazioni locali si disinteressino dell’emergenza sociale o, meglio, ne parlino abbondantemente senza passare ad azioni concrete, anzi qualche azione c’è stata: i tagli! Il governo Letta ha recentemente ridotto del  20% i fondi nazionali per infanzia e adolescenza e previsto un taglio fino al 30% entro il 2016. Se computiamo il taglio complessivo nell’arco degli ultimi dieci anni arriviamo all’80%!
Nel mentre aumentano i blitz delle forze dell’ordine in proporzione al “ripiego” trovato da molti minori nella microcriminalità organizzata.
           La realtà è che alla questione della disoccupazione giovanile e non, si aggiunge la chiusura di numerosi Centri sociali che, seppur mal pagati, riuscivano ad offrire un servizio di educazione e riabilitazione estremamente prezioso per quartieri più disagiati della Città. Non so se è ancora possibile usare il termine “emergenza” sociale considerato che il fenomeno della dispersione scolastica e della microcriminalità, insieme alle dipendenze, è in crescita esponenziale.More...

Il primato alla relazione: MdS

by Mauro 25. agosto 2013 18:50

           Si è appena concluso a Terrasini il Laboratorio della Fraternità itinerante MdS. Una esperienza che questa volta, dopo diversi anni, non ha visto il lungomare animato da più di cento giovani in maglietta fucsia. No, quest’anno al gioco e alle forme d’arte di strada volte ad incontrare e coinvolgere un’intera località balneare i Missionari di Strada hanno scelto di fermarsi! Una sosta che ha dato luogo ad una settimana di preghiera, di riflessione partecipata volta a fare memoria delle proprie radici, a definire l’identità e a volgersi al futuro con una proposta meglio definita.
           Credo che questa esperienza aggiunga un tassello significativo alla storia del folto gruppo di animatori che già nel 2008 aveva iniziato a raccogliere i propri tratti caratteristici nella pubblicazione del libro Missionari on the road.
           Durante i laboratori settimanali è emerso un aspetto centrale che voglio qui approfondire. La relazione fraterna fondata sul rispetto e l’accoglienza di sé e dell’altro è il tratto distintivo e, al contempo, il luogo reale in cui si svolge l’animazione.
           La proposta di animazione, infatti, non è frutto di strategie mirate, ma di un rapporto umano che proprio perché tale gode di flessibilità e di adattamento creativo. Fin dall’organizzazione dei sabati di dashuria organizzati in piazza a partire dal 2004, la fraternità modulava gli interventi in base ai contesti e alle persone che ivi abitavano.
            La continuità però viene data dalla relazione fraterna fra i missionari e le persone incontrare, che per stile rimane capace di riconoscimento ed accoglienza reciproca e, proprio per questo, luogo di co-costruzione della animazione.
           In termini gestaltici si può dire che la fraternità MdS crea un intervento che predilige maggiormente la dimensione dello sfondo rispetto alla figura, cioè non è il singolo animatore ad emergere ma il contesto creato e, in questo modo, la persona contattata non è “puntata” ma accolta per quello che è.More...

Ascoltare l'immagine e gustare la parola

by Mauro 28. luglio 2013 20:25

    Ascoltare l’immagine, gustare la parola, raccontare le emozioni, fotografare le storie è l’arte condivisa da migliaia di giovanissimi in questi giorni a Giffoni. Il festival giunge al termine tra poco assisteremo alla premiazione dei migliori film votati dalla giuria composta dai ragazzi del Giffoni Film Festival. Una offficina di pensiero e di confronto a partire dallo stimolo cinematografico e dai vari artisti incontrati durante questi giorni. More...

Prevenzione primaria. Il Giffoni Film Festival

by Mauro 27. luglio 2013 20:15

    Il Giffoni Film Festival si rivela quale proposta di aggregazione e promozione del mondo dei ragazzi, un Evento di grande forza sociale, un’azione di prevenzione primaria. Ci rendiamo conto di come questa sia la forma più importante di prevenzione proprio perché volta a promuovere una cultura a sostegno dei minori, ad individuare i principali fattori di rischio e ad incoraggiare quelli protettivi.
         È di fondamentale importanza, a nostro avviso, che le politiche sociali si interessino di questo livello di prevenzione che comporta, oltretutto, un minore investimento in termini economici e una cura della qualità della salute dei cittadini.More...

Month List

RecentPosts