Slaves no More. Mai più schiave

by Mauro 8. febbraio 2015 12:19

          È lo slogan di oggi, giornata mondiale a tutela delle vittime di tratta. Tra i fenomeni che attraversano le nostre città e che, troppo spesso, appaiono come “normalizzati” troviamo l’accattonaggio, la prostituzione, il lavoro minorile in condizioni di grave disagio. In pochi sanno che dietro a quelle persone c’è una vera e propria tratta degli schiavi!
        La cronaca televisiva ci riporta sovente immagini su naufragi o scafi e zattere che vengono rimorchiati fino alla costa siciliana, ma poco ci viene detto delle Organizzazioni malavitose che pianificano quel flusso migratorio sia nel territorio di partenza che in quello di arrivo.
         Il commercio di esseri umani è una questione che interpella l’intero planisfero perché ovunque, con modalità differenti, si propaga questa pratica disumana. Già da alcuni anni Save de Children ha rilevato che l’Italia è il paese d’Europa in cui ci sono più vittime di tratta, superiori a 2.500 persone e la maggior parte sono ragazze e minori.More...

Poesia di strada

by Mauro 3. marzo 2014 23:30

           

                  "Chi getta semi al vento

         farà fiorire il cielo"

                         di Ivan Tresoldi

Uscire dall'indifferenza per tornare ad essere umani

by Mauro 3. gennaio 2014 21:32

              Il numero sempre crescente di interconnessioni e di comunicazioni che avviluppano il nostro pianeta rende più palpabile la consapevolezza dell’unità e della condivisione di un comune destino tra le Nazioni della terra.

           Nei dinamismi della storia, pur nella diversità delle etnie, delle società e delle culture, vediamo seminata così la vocazione a formare una comunità composta da fratelli che si accolgono reciprocamente, prendendosi cura gli uni degli altri.
            Tale vocazione è però ancor oggi spesso contrastata e smentita nei fatti, in un mondo caratterizzato da quella “globalizzazione dell’indifferenza”  che ci fa lentamente “abituare” alla sofferenza dell’altro, chiudendoci in noi stessi.
          Così papa Francesco scriveva nel suo Messaggio per la celebrazione della XLVII GIORNATA MONDIALE DELLA PACE, il primo gennaio 2014. Un invito ad uscire dall’indifferenza per tornare ad essere umani..

Sogno un Mondo imbrattato di blu!

by Mauro 21. dicembre 2013 16:45

 

In blu i Paesi che riconoscono il diritto di cittadinanza incondizionata a tutti coloro che nascono nel loro territorio

Color celeste i Paesi che riconoscono tale diritto ma a determinate condizioni

 

Noi sogniamo un Mondo imbrattato di blu! More...

Ripensare il Territorio pensandosi Comunità

by Mauro 3. novembre 2013 12:00

              Guardo con ammirazione al progetto educativo realizzato a Reggio Emilia, Città ove la qualità della vita sociale è cresciuta man mano che si è sviluppata una cultura del bene comune, della dignità del cittadino e della Città quale luogo di relazioni e servizi prima ancora che di business. Una politica che non delega il suo ruolo dando il primato all’economia ma resta a servizio della Comunità formata da persone.  Proprio Howard Gardner nel libro Cinque chiavi per il futuro descrive l’etica sociale maturata da Reggio Emilia con queste parole Io credo che il ruolo del cittadino richieda un atteggiamento etico: richieda cioè la convinzione che la propria comunità dovrebbe possedere certe caratteristiche di cui l’individuo possa andare fiero, e l’impegno ad agire in prima persona affinché la comunità ideale diventi realtà. Questo significa investire di responsabilità sociale ogni singolo cittadino favorendo il processi di cambiamento attraverso l’espressione del senso di bellezza che l’essere umano porta dentro, il gusto per ciò che fa bene al vivere.
              Simile atteggiamento, a mio parere, è strategia per passare dall’utopia al sogno, dall’idealismo alla profezia espressa nel sogno, così come lo ha inteso Adriano Olivetti grande pensatore, prima che imprenditore, del secolo scorso: Il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità, o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte, solo allora diventa un proposito, cioè qualcosa di infinitamente più grande.More...

La vita non si prenota, scorre!

by Mauro 8. settembre 2013 23:30

         La bellezza, come la verità, è ciò che infonde gioia al cuore degli uomini, è quel frutto prezioso che resiste al logorio del tempo, che unisce le generazioni e le fa comunicare nell’ammirazione, con queste parole l’undici novembre 2009 Benedetto XVI si rivolgeva al mondo degli artisti, invitando loro e l’umanità intera a recuperare il senso del bello e la capacità di contemplare il mistero della vita.
         È questa esperienza di genuinità e di bellezza a partire da ciò che è semplice ed essenziale, che abbiamo condiviso ieri sera a Monreale in un cortile del quartiere Bazicallozzi, ove abbiamo fatto festa insieme a tanti amici accorsi da tutta Italia in occasione dei novant’anni di Sarina Ingrassia.
          La festa ha avuto il sapore tipico di quanto Sarina ci ha trasmesso, la gioia frutto della comunione e dello stare insieme con semplicità: anziani, giovani e piccini, tutti attraversati da un clima di allegria. Lei ad un certo punto ha preso la parola e ci ha ricordato che il suo compleanno è solo l’occasione del nostro convenire lì,  piuttosto al centro, ha ribadito, sta il quartiere e la festa di tutti i suoi abitanti.More...

Se non ti immergi non condividi

by Mauro 12. gennaio 2013 18:00

     Sentiamo nei nostri giorni tanti parolai che parlano di solidarietà e di sostegno ai più bisognosi mantenendo integro il loro portafoglio ed i loro corposi stipendi, come a dire che la solidarietà è questione di vicinanza e non tanto di condivisione.
      La pagina evangelica di Lc 3, 15 ss. che oggi, Domenica del Battesimo del Signore, la Comunità prende in considerazione rimanda a questa scelta fondante la missione di Gesù. Il Maestro si immerge per poi risalire a galla portando con sé tutti gli altri. Un gesto eloquente che è già mostrato dal suo “mettersi in fila” nell’attendere il battesimo di Giovanni senza optare per vie preferenziali. Sceglie la condivisione già nell’attendere insieme agli altri.
     Interessante notare che il ministero pubblico, il modo in cui Lui racconta il volto del Padre, è preceduto dall’incontro con Giovanni Battista. Sembra che Giovanni rappresenti il modo per accogliere Gesù nella propria vita, indica il COME e non solo a parole.  Lo mostra in primo luogo vivendo un MODO specifico.
      La scelta dei luoghi, della propria abitazione è un primo indizio nel mostrare come ABITIAMO il mondo e, di conseguenza, quale MISSIONE caratterizza la nostra vita.
      Giovanni dimora nel deserto e lungo le rive del Giordano annunzia e battezza. C’è una duplice connotazione geografica: il deserto luogo dell’esodo ove il popolo si trova in cammino percorrendo una via nuova ed il Giordano che indica l’ingresso nella terra promessa, il luogo dell’incontro, la novità di vita.
      Giovanni mostra come per potere vivere l’Incontro con Dio è necessario attraversare il deserto. Luogo di silenzio e di ascolto, di Dio. Lì non trovi una via già pronta, devi ricercare, cercare una via che in precedenza non c’era. Inoltre bisogna passare attraverso il battesimo, significa immersione fino alla morte. Non è una morte totale, c’è l’emersione che è vita, significa allora morire ad una parte di sé per dare spazio,vita, all’altra. La parte che viene meno è quella segnata dall’egocentrismo, quella che trova vita è quella che mette al centro Dio. Questo passaggio è possibile quando l’essere umano sperimenta tutta la propria fragilità e smette di affidarsi alla sua proprie forze e pretese ed inizia a fidarsi di Dio. La fede permette l’emersione e, quindi, la vita nuova.
     Tale movimento è espresso da Giovanni attraverso un monito: “convertitevi e credete al Vangelo” è l’adesione a questa proposta a portare molti, sono additati come “peccatori” e non sono gli uomini “perbene” del tempo, ad immergersi.
      Gesù apre una nuova strada, la via della consolazione, Lui sana le ferite perché il suo amore diventa farsi debole, non apparire quale guaritore onnipotente, ma come guaritore ferito che sente, cioè, il dolore e la fatica altrui.More...

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Blog | Ricerca di Dio

Il futuro del modello sociale

by Mauro 20. settembre 2012 12:00

       Sorge spontanea l’analogia tra il Libro bianco sul futuro del modello sociale, La vita buona nella società attiva preparato dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali nel 2009, e gli Orientamenti pastorali dell’Episcopato Italiano per il decennio 2010 -2020 Educare alla vita buona del Vangelo.
        Documenti in cui si riflette per maturare prospettive e percorsi di crescita a servizio dell’uomo, della famiglia, della comunità. La vita buona, quella che esprime bellezza e gusto per il vivere, è una priorità del nostro tempo che sovente appare offuscato da miraggi di bellezza fondati sul potere e le apparenze, fenomeni che puntualmente rivelano la loro vacua e triste inconsistenza.
        È di ben altro che la comunità umana ha di bisogno, e la riflessione impone un ripartire dall’uomo, tornare a considerare il primato dell’umano rispetto alla produzione e alle logiche di potere. More...

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Incontri culturali | Testimoni

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