Direzioni di vita

by Mauro 29. gennaio 2013 12:00

   Oggi a Betlemme festeggiamo le sante Paola ed Eustochio. Paola era una patrizia romana, discendente dei Gracchi e Scipioni, nata nel 347. Una volta rimasta vedova, si consacrò insieme ad altre donne andando ad abitare sull’Aventino ove nacque una Comunità di consacrate, a loro si unì anche la figlia Eustochio.More...

Psicoterapia e processi di trasformazione: la SSPIG fa Cultura

by Mauro 15. dicembre 2012 19:39

        Il primo gruppo di psicoterapeuti della Scuola palermitana SSPIG conclude oggi la formazione quadriennale. È un evento significativo per la nostra Città così come per tutta la Regione siciliana che ha da pochi anni  accolto, nel centro storico di Ballarò, l’officina maieutica e relazionale (così definirei la bottega ove si impara l’arte della psicoterapia) di Analisi Transazionale.
         Attraverso la cultura passano i processi di cambiamento e di trasformazione sociale e l’essere umano è portatore di “cultura” nella misura in cui può riconoscersi e rispecchiarsi nell’appartenenza ad un gruppo. Ora se da un lato la cultura è da intendersi quale attività per coltivare l’animo umano e l’orientamento che porta, dall’altro è da intendersi come insieme dei costumi, credenze, ideali proprie dell’uomo in quanto membro di una società, non solo.
         Le teorie psicoterapiche, a mio avviso, esercitano un particolare influsso nel sostenere i processi culturali, e l’Analisi Transazionale assume una significativa rilevanza nel contribuire a questa opera di crescita e di maturazione individuale e collettiva.      
          Come ho già descritto in diversi post precedenti, è un approccio umanistico che, pertanto, vede l’esistenza di ogni persona quale dono gratuito e dono da esprimere. L’uomo è visto capace di realizzazione, di progettazione per giungere ad una meta esistenziale, bisognoso di relazione così come di conoscere ed esprimersi, di dare significato alle cose e agli accadimenti della vita.
          Equivale a vedere la persona permettendole di mostrarsi, di rivelare se stessa anche se questa auto-rivelazione passa attraverso lo spettro del dolore o l’integrazione di un vissuto fino ad allora misconosciuto. Non si tratta di fare diagnosi (dia-gnosis, "conoscere attraverso") secondo schemi pre-determinati, ma di restituire all’umano la dignità dell’esserci nel “qui e ora” terapeutico, attraverso la relazione che man mano si va costruendo tra le persone coinvolte. More...

Il Tempo impaziente

by Mauro 3. dicembre 2012 21:34

        "Celebrare l'Avvento, significa saper attendere, e l'attendere è un'arte che, il nostro tempo impaziente, ha dimenticato.

        Il nostro tempo vorrebbe cogliere il frutto appena il germoglio è piantato; così, gli occhi avidi, sono ingannati in continuazione, perché il frutto, all'apparenza così bello, al suo interno è ancora aspro, e, mani impietose, gettano via, ciò che le ha deluse.

        Chi non conosce l'aspra beatitudine dell'attesa, che è mancanza di ciò che si spera, non sperimenterà mai, nella sua interezza, la benedizione dell'adempimento".

        Questa citazione di Dietrich Bonhoeffer, dal Sermone sulla I domenica di Avvento, del 2 dicembre 1928, ci mostra il senso liturgico dell'Avvento nella esperienza della Chiesa.

        È un rimando a vivere il tempo presente, per alcuni Dio appartiene al passato e per altri appartiene al futuro, per i cristiani Dio appartiene al presente. In realtà il passato è un ricordo nel presente, il futuro è un’intuizione del presente. Non è pensabile che l’eternità viene dopo il tempo: o siamo già nell’eternità o questa non è pensabile!   Ognuno dispone dell’unicità del momento che vive, ogni istante della vita è occasione ed è per questo che siamo chiamati alla scelta nel presente.
        Se non siamo consapevoli della nostra unicità, perdiamo l’occasione di quello che solo noi possiamo realizzare, la nostra parte spetta solo a noi e non è sostituibile da altri.
         Il mondo ebraico ebbe a nominare Dio per la prima volta attraverso il tetragramma che esprime un significato così traducibile “Io sono qui colui che sono qui”. Ancora oggi nel mondo orientale l’identità di Dio è espressa indicando ciò che è tangibile e da cui la realtà non può separarsi, Dio è così riconosciuto in ogni cosa buona. Le categorie filosofiche usate in occidente ci hanno fatto dire dell’identità di Dio come di chi è “totalmente altro, inafferrabile, irraggiungibile ”, in questo modo si è percepita la distanza e questa ne ha mostrato la grandezza.

         In realtà e la teologia post-conciliare lo ha mostrato, è impensabile parlare del Dio cristiano come il “totalmente altro”, piuttosto è necessario coglierlo a partire dall’evento dell’Incarnazione in cui Lui si è reso “tremendamente vicino”. More...

Doppio messaggio

by Mauro 2. luglio 2012 23:05

  In modo analogo ad un pubblicità che in modo suadente propone il gioco d’azzardo (con questo intendiamo anche il gratta e vinci) per poi ricordare che il gioco fa male e può indurre a dipendenza, il nostro sistema sociale manda messaggi che di fatto portano una sorta di impossibilità nella loro realizzazione.

  Pensiamo al carico di frustrazione che si trovano ad affrontare i giovani italiani che dopo avere coltivato progetti ed essersi impegnati in estenuanti corsi universitari e master post-universitari che si ritrovano a non potere lavorare, oggi il dato della disoccupazione in Italia è del 36%, e nel meridione è anche più alto. Paradossale così come recita l’articolo 1 della nostra Costituzione: l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Quale?  
   Sovente ci troviamo confrontarci con messaggi paradossali, che contraddicono quello che apparentemente dicono. Una comunicazione doppia cioè che porta diversi livelli per cui una affermazione formulata ad un livello più superficiale viene contraddetta ad un livello più profondo.
       Si pensi a quei messaggi genitoriali che ad un livello formale dicono “Ti adoro” e con il non verbale e i comportamenti successivi alla frase appena detta esprimono “Non ti sopporto”, o ancora espressioni tipo “Sei un tesoro” e di contro un messaggio implicito che suona come un “Sei un peso”. Modalità ambivalenti che disorientano l’interlocutore e specialmente se si tratta di un bambino. Ma questo può accadere anche in giovane età tra amanti, quando l’uno dichiara appassionatamente il suo amore per l’altro ma di fatto vive questa vicinanza in modo incostante.
       È in questi contesti che matura il comportamento schizofrenico, ove si mantiene una comunicazionedetta ‘doppio legame’.  Il significato di un’affermazione viene smentito con la vita che ne segue. More...

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Ri-Deciditi!

by Mauro 27. marzo 2012 19:17

                                                    Pensare che le persone durante la loro vita rispondano a dei messaggi ingiuntivi, false credenze tipo: Non essere intimo, non legarti, non appartenere, non essere piccolo, non volere, non esistere, non star bene, non fidarti, non essere sano, non essere importante, non essere te stesso, non separarti, non essere visibile, non coinvolgerti, non avere successo, non crescere, non riuscire, non pensare, non gioire, non essere grato, non sentire, non rilassarti, che hanno determinato decisioni durante l’infanzia è cosa che potrebbe sembrare eccessivamente deterministica, come se l’essere umano non avesse la capacità di riorganizzare costantemente la propria vita, e le strategie per affrontarla.
        Mi pare indiscussa la ricchezza e le straordinarie potenzialità proprie di ogni persona, capace di interagire con l’ambiente vitale fino a modificarlo oltre che a lasciarsi influenzare. Eppure sovente decisioni di cui non si è certo consapevoli, in modo implicito continuano ad orientare l’esistenza di un individuo anche nell’età adulta. More...

Chi paga le spese delle cattedrali di consumo?

by Mauro 26. dicembre 2011 08:42

          La realtà della nuova economia globalizzata vede sullo scenario internazionale delle vere e proprie cattedrali del consumo,  a casa le puntuali proposte di acquisti dal web e fuori mega centri commerciali che vengono ad assumere una connotazione direi magica o sacrale. Mi pare che lo scenario dettato dalla logica dei consumi (più acquisti e più vali) non sia adeguatamente osservato e ancor meno vengono valutate le conseguenze di simile disegno così perfetto nelle apparenze. More...

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Specchiarsi si, ma non in modo artificiale

by Mauro 19. dicembre 2011 22:45

 Ipotizzare una macchina robotica capace di giocare a dama con un essere umano e di perfezionare le sue abilità attraverso i propri o altrui errori, meno di un secolo fa era ancora ipotesi alquanto debole. Eppure nel 1950, con la pubblicazione di un articolo sulla rivista scientifica Mind, Alan Turing cercò di dimostrare la possibilità di una intelligenza meccanica.More...

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Custodi del Silenzio

by Mauro 14. dicembre 2011 23:58

        “Fai silenzio” grida un genitore al figlio mostrando un indice che sembra rimarcare l’imperativo datogli. C’è un silenzio che veicola timore reverenziale, paura di affrontare la vita, sottomissione all'altro.More...

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