Scie sul mare

by Mauro 7. agosto 2018 10:13

    Il battesimo del mare,

esperienza inedita di immersione nel mondo blu. Respirare nell'ambiente marino equivale ad immergersi in una speciale conoscenza di vita.More...

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Incontri culturali | Palermo | Ricerca di Dio

Educare è adottare

by Mauro 5. marzo 2018 09:22

       Figli si nasce gentiori si diventa. Eppure quella della genitorialità, pur essendo una delle arti più complesse, è una competenza lasciata all'improvvisazione e all'apprendimento sul campo.

      Certo, un tempo, i processi di imitazione erano favoriti da rapporti umani molto più lenti e dal confronto all'interno di relazioni di prossimità più diffuse e con stili di vita meno individualistici.

      A rendere più complessa la questione è la variabilità dei ruoli intrafamiliari e l'attuale sgretolamento del senso del limite. Pare, per la società dei consumi, che i limiti equivalgano a privazione di libertà e, pertanto, viene propinata una “educazione” compiacente (“tutto e subito”) e performativa (“sii perfetto ad ogni costo”).More...

Occasione e occasioni!

by Mauro 2. ottobre 2015 10:31

                   In un tempo in cui la comunicazione ha la meglio sull’informazione,

in cui il linguaggio semplice dei talk show  ha più audience della complessità d’inchiesta,

in cui l’analisi e la psicoterapia sono superate dalle terapie brevi,

in cui viene osannata la leggerezza dell’essere

è da riconoscere la crisi dell’umano, della profondità e della missione di vita.

                    Questo imprinting culturale porta ad un complicarsi delle cose, all’aumento di psicopatologie e al loro esordio in età sempre più precoce. 

Si pensi al cospicuo interesse clinico, almeno nei paesi anglosassoni, rivolto al disturbo bipolare in età evolutiva, o alla crescita esponenziale delle dipendenze patologiche.More...

Pensare lo sviluppo di un Paese a partire dall'alfabetizzazione emotiva

by Mauro 7. agosto 2014 18:37

          Nei nostri quartieri a rischio di disagio sociale lavoriamo per favorire l’alfabetizzazione emotiva e la rieducazione dei sentimenti e siamo consapevoli che simile piano di intervento sarebbe opportuno anche nei quartieri “bene” ove la prosperità economica sovente è correlata all’analfabetismo emotivo come nel caso della alessitimia, in cui la persona non riesce a riconoscere dominare i propri vissuti emotivi, o dell’atimolessia in cui ne abusa senza sentirli consapevolmente.

        In questo periodo di soggiorno nella “terra delle aquile” mi rendo conto di quanto, anche in questo luogo, sarebbe interessante un intervento di promozione e prevenzione sociale attraverso l’educazione emotiva all’interno della scuola primaria.

       Trattare di alfabetizzazione emotiva significa restituire all’individuo la capacità di sentire pienamente la vita e di prestare attenzione ai suoi vissuti. Parlo di “restituire” poiché naturalmente l’infante sente ed esprime spontaneamente ed è il rispecchiamento empatico a favorire, o meno, il contatto e la capacità relazionale. Le emozioni veicolano i rapporti umani ciò significa che la qualità ed il significato delle relazioni passa per l’ascolto emozionale.More...

La memoria è apparteneneza ed apertura all'unicità

by Mauro 2. febbraio 2014 20:30

          La lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità.

             Così si esprimeva Paolo Borsellino negli ultimi anni vissuti nella nostra Palermo, terra che attende una nuova primavera.

           La memoria dei giorni ci permette di sentire l'appartenenza alla storia umana, cosicchè ciascuno sente di essere parte di chi lo ha preceduto e, al contempo, chiamato a fare la sua parte, unica e mai sostituibile.

Dare un senso alle cose della nostra vita: riflessione partecipata

by Mauro 1. febbraio 2014 14:45

         Stamane con una classe di studenti  di un Istituto professionale palermitano abbiamo avuto modo di confrontarci su tematiche di spessore inerenti ai nostri giorni e agli ambienti che abitiamo. L’occasione che ha dato modo di avviare la riflessione partecipata è stata quella della collocazione del Crocifisso nella loro aula scolastica.
       I docenti hanno colto il bisogno di confronto e dialogo di quei giovani ai quali sembrava necessario discutere su quella decisione, sui perché di una scelta che comunque li coinvolgeva in quanto l’aula è il luogo in cui trascorrono buona parte della loro giornata.
      Ritengo preziosa la questione sui “perché”, è importante dialogare con un giovane così come con un bambino o un anziano quando chiede il perché delle cose, è proprio questa domanda che viene caratterizzare in modo speciale la nostra specie, capace di questionarsi sulle ragioni delle cose.
         Abbiamo così creato uno spazio di risonanza emotiva oltre che di pensiero. Si, perché la comprensione non è frutto di mero ragionamento, piuttosto questo è mediato dal sentire e viceversa. Un limite dei nostri giorni è dato, a mio avviso, dalla eccessiva velocità delle informazioni a cui ci esponiamo, ciò non permette di elaborare e lasciare sedimentare, tenere quel che arriva acuisendone, cioè, consapevolezza.More...

Pedagogia del desiderio/2

by Mauro 16. settembre 2013 14:40

         Il nostro tempo viene definito come età della tecnica e ad essa è stata delegato il compito di procurare agio all’umano vivere acquistando una sorta di capacità miracolosa capace di dare soluzione al problema dell’uomo.
        Eppure la tecnica non è in grado di rispondere alle domande esistenziali del genere umano, la stessa comodità procurata dalla tecnica sovente non equivale a benessere o a disponibilità di maggiore tempo per stare nelle cose della vita e neppure corrisponde unicamente  a piacevolezza. La tecnica tutt’al più  viene ad anestetizzare il sentire, i desideri il cui contatto, altrimenti, veniva mantenuto attraverso lo sforzo e l’industriarsi per arrivare alle mete.
        La questione del desiderio permane aperta a prescindere dallo status sociale di appartenenza, nei ceti più agiati i confort  vengono a saturare la vita e a riempire le case fino ad inibire la creatività e la spinta alla ricerca propria dell’individuo, nelle condizioni di estrema precarietà invece la lotta per la sopravvivenza può portare a costruire modalità difensive tali da perdere il contatto con i desideri e la conseguente elaborazione di un personale progetto di vita. In entrambi i casi i modelli sociali che siano vip, veline  o boss della criminalità, sono una proposta di successo che affascina fino ad essere assunti passivamente, senza desiderio.
      Qualcuno potrebbe obiettare che anche i modelli sociali possono essere oggetto di desiderio, ritengo che ciò sia vero nella misura in cui la ricerca della meta (modello) esprima l’ascolto profondo della persona e la tensione verso di essa non sia frutto di mera induzione politico-sociale. Se così fosse anche l’induzione al gioco d’azzardo o ogni forma di dipendenza potrebbe essere annoverata quale frutto di desiderio!More...

Tre giorni dopo. Giffoni Film Festival/3

by Mauro 26. luglio 2013 19:10

   Oggi con i ragazzi di Iammonline abbiamo intervistato il regista e parte degli attori del film Tre giorni dopo. Commedia italiana ideata dal regista Daniele Grassetti che insieme al cast è stato capace di mantenere un tono di leggerezza coniugando l’umorismo con aspetti profondi della vita quotidiana di un giovane.

       Ambientata in un popolare quartiere romano, il Pigneto, la commedia ruota attorno all’amicizia di tre coinquilini che si sostengono a vicenda nell’affrontare difficoltà quotidiane permettendoci di guardare quel mondo con i loro occhi.More...

Sensazioni: Laboratorio dalle immagini alle parole

by Mauro 25. luglio 2013 18:20

    Al Giffoni Film Festival i ragazzi di Iammonline www.iammonline.it provenienti da Palermo e Napoli, quartieri Zisa/Danisinni e rione Sanità, senza sosta sostengono il ritmo quotidiano scandito da proiezioni di film ed interviste a registi ed attori. Un flusso di emozioni ed incontri che viene ad attraversare le loro vite e quelle di tutti gli altri ragazzi che, pur non essendo presenti all’Evento, rimangono in collegamento con il sito del Iammonline group.
         Stamane ci siamo presi uno spazio di sosta per riflettere insieme sui tanti stimoli di questi giorni, ne è scaturita una interessante condivisione. Un laboratorio che partendo dalle immagini e suggestioni ricevute durante i primi giorni del festival passa per un lavoro personale di scrittura ed elaborazione del vissuto ed arriva alla condivisione nel gruppo mediata da una frase sloganMore...

Bianca come il latte rossa come il sangue. Giffoni Film Festival/2

by Mauro 24. luglio 2013 18:30

  Continua la rassegna cinematografica del Giffoni Film Festival, stamane ci è stato proposto il film Bianca come il latte rossa come il sangue. Una produzione italiana di grande pregio in cui il regista, Campiotti, ha raccontato la vita di quattro adolescenti dal di dentro, cioè stando all’interno del gruppo, della scuola, della loro famiglia.More...

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