Solo guardare la Luce ci rende pronti

by Mauro 9. febbraio 2020 23:19

         Il potere della visibilità è una questione che attraversa prepotentemente i nostri giorni. La sfera intima è così esposta allo sguardo pubblico da dare, a questo occhio vago,  il potere di influenzare la percezione che si ha di sé, in base ai like o ai commenti ottenuti.

        Senza visualizzazioni, infatti, parecchi adolescenti ma anche molti adulti sembrano andare in crisi identitaria e smarrirsi in un caos di emozioni angoscianti. L'esperienza di mancanza dell'altro si traduce, così, nel non conoscere chi si è e che cosa si desidera veramente.

        È palese, certo, che tutti abbiamo avuto bisogno di essere visti da un altro per entrare nell'avventura della vita e tutti quanti abbiamo imparato a vedere le cose del mondo attraverso lo sguardo altrui, almeno fino a quando non si è stati capaci di senso critico e di visione propria. Il fenomeno contemporaneo, però, ci trova di fronte alla fragilità delle visioni personali e alla frequente ricerca di conferma altrui per legittimare il proprio status di vita. È così che la manipolazione e l'assoggettamento di interi gruppi è cosa assai diffusa ai nostri giorni e, fenomeno correlato, la mentalità superstiziosa penetra sempre più ambienti di elevata cultura. In entrambi i casi il riconoscimento è affidato alle mode e alle tendenze di mercato o alla magia per avere visibilità attraverso una “veste” socialmente ammirata.More...

Attendere o contaminarsi?

by Mauro 2. febbraio 2020 08:19

        Il rapporto con il tempo che passa svela il modo di stare nella storia. Potremmo trascorrere i nostri giorni percependoli come un graduale consumarsi nel tempo fino a spegnersi, oppure come un progressivo compimento simile a pienezza che va di tappa in tappa prima di giungere alla meta.

        Nel primo caso l'esistenza diverrebbe un incessante tentativo di accumulo per ottenere soddisfazione, nel secondo invece la vita è percepita come dono e i giorni che passano sono occasione per approfondire quel che si è ricevuto. È quest'ultimo il senso biblico della storia e Gesù diventa il compimento di ogni cosa, e in relazione a Lui ciascuno è dato di trovare pienezza.More...

Parole capaci di generare

by Mauro 26. gennaio 2020 09:41

       Privata del silenzio la parola si riduce a mero flatus vocis, suono senza senso, rumore mancante di verità. Abbiamo bisogno di parole vere per uscire dall'inquietudine esistenziale che, altrimenti, avvolgerebbe i nostri giorni.

      Conosco giovani che non parlano, non hanno imparato perchè nessuno ha mai parlato loro, da bambini non hanno trovato adulti che sono rimasti in silenzio ad ascoltare quel che cercavano di comunicare e, oggi, sono poveri di parole e dunque si isolano, la loro comunicazione è ridotta all'essenziale e, proprio per questo, a volte arriva alla violenza. Troviamo i piccoli spesso ipnotizzati dinanzi ad uno schermo e sono così “tranquillizzati” dal mondo adulto e magari, poi, diagnosticati con un ritardo del linguaggio o un mancanto sviluppo motorio.More...

Le scelte fanno la differenza

by Mauro 19. gennaio 2020 08:35

    Le correnti politiche rivelano confini labili e i membri di partito passano da uno schieramento all'altro confondendo il pensiero politico con l'opinionismo tra amici. Anche la liquefazione in ambito religioso così come le varie forme di integralismo, denunciano una identità fragile e priva di una adesione esistenziale ad un credo.More...

Tenere conto della filiera

by Mauro 12. gennaio 2020 10:01

         Quando si giocava a nascondino si poteva assumere una parte straordinaria, eloquente nel raccontare le possibilità della vita: si poteva donare la libertà con il “battipanni liberi tutti”.

         Quel gesto è metafora del dono per il quale siamo fatti, anzi potremmo dire che tutti siamo dono. A ciascuno accade di esistere e l'esserci non è il frutto di un calcolo per quanto una coppia pretenda di stabilire la nascita di un figlio.

          Se ciascuno è dono allora l'esistenza non ci appartiene, non è tale perchè acquistata ma solo perchè gratuita. Questa consapevolezza ci fa attraversare l'avventura della vita “da poveri” e cioè grati per quel che ci è dato ogni giorno e generosi, dunque, di fronte ai bisogni altrui.

             L'indifferenza, invece, è frutto dell'attaccamento al “proprio” e cioè frutto dell'illusione propinata ai nostri giorni: sei quel che hai! Questa massima è da temere perchè quando diventa sistema sociale la comunità umana perde i principi di solidarietà e di interdipendenza che la reggono e quindi diventa disumana.More...

Quel che orienta

by Mauro 5. gennaio 2020 17:40

       C'è chi organizza la propria vita su una linea di rammendi come se ci si dovesse giustificare attraverso un gran da fare capace di legittimare il proprio esserci.

       C'è chi rimane attento agli sguardi altrui in attesa di un giudizio positivo da potere esibire alla propria coscienza.

       Ancora, c'è chi investe energie e tempo per ergersi al di sopra degli altri e per affermare la propria autorità  e, così, darsi valore.More...

Nati per leggere

by Mauro 1. gennaio 2020 13:40

        La notte di capodanno viene segnata da un andirivieni di botti e spari come ad esorcizzare il male che non si vorrebbe portare nel nuovo anno. Di fatto si finisce con l'entrarci reduci da un combattimento che sempre più diventa allarmante.

       Ambulanze che corrono per le vie della città, pali e alberi divelti, auto danneggiate, appaiono quali impronte di una violenza agita che non lascia quieti animali, persone e luoghi di cui dovremmo prenderci cura. Per molti la notte di capodanno somiglia allo sballo di una certa movida che usa rituali per andare oltre e cercare di dimenticare il passato attraverso la fuga.

        Eppure il non percepirsi in continuità con la propria storia rende parecchio vulnerabili e incapaci di sentire quel che accade nel presente. L'immersione nella vita vorticosa fino ad arrivare a livelli di grave iperstress, spesso è dovuta all'estremo tentativo di anestetizzare il sentire interiore che, altrimenti, risulterebbe troppo angosciante.More...

Rinunciare ai sogni per seguire il Sogno

by Mauro 29. dicembre 2019 13:52

          La nostra, viene considerata una società senza padri perchè priva di limiti. È venuto meno il ruolo di confine nei confronti dei piccoli e il “no” è stato equiparato ad una grave ingiustizia nei loro confronti. Ciò ha fatto perdere di autorevolezza ogni istituzione come ad esempio la famiglia o la scuola e ha esposto le nuove generazioni a sempre nuove dipendenze.

          Sappiamo bene come il mercato dei consumi abbia caldeggiato questa propensione e lo spostamento del senso del Natale al “regalo” inedito da fare o ricevere, è solo uno dei  sintomi di questa grave emorragia. Un vuoto inappagabile che genera sempre più solitudine e noia esistenziale.More...

Il Natale è disobbedienza civile

by Mauro 22. dicembre 2019 09:10

       Quel che fa notizia sembrerebbe davvero importante per l'uomo contemporaneo così abituato a postare sui social la vita privata e i successi ottenuti. Ed è vero, a nostro avviso, che il bene va raccontato proprio per un effetto di contagio frutto della testimonianza ma la crescita e i cambiamenti vanno cercati nel segreto delle cose e cioè in quel che immediatamente non appare ma perdura nel tempo. 

          In questa domenica attraverso la figura di un uomo, Giuseppe, ci viene proprio mostrasto come la  custodia nel “segreto” è la via necessaria per partecipare alla storia di Bene. Diverso da quando  usiamo la narrazione per farci ragione e affermare le nostre verità, qua diventa esemplare il tenere i ragionamenti senza rivalse cercando di custodire il prossimo.

Questo atteggiamento porta Giuseppe a meditare di licenziare Maria nel segreto, pur non comprendendo quel che sta accadendo, fa spazio interiore per ascoltare e non “resistere” alla novità di Dio.More...

Dio riparte dalla periferia

by Mauro 8. dicembre 2019 12:23

         Siamo troppo abituati a giudicare l'esistenza umana in termini di successo e di apparente perfezione. Ma il vivere è molto di più ed è impossibile definirlo nell'alveo di un cliché formale in cui l'impeccabile linearità diventa criterio di verifica.

        Nel cammino si cade e ci si rialza, ci si appoggia e a tratti si diventa supporto gli uni per gli altri o, ancora, ci sono periodi in cui si attraversa la solitudine del deserto ma, certo, ogni passo porta oltre. È la perseveranza nel cammino ad esprimere il senso di una vita e la fiducia con cui si affronta il quotidiano diventa possibilità di cambiamento e di costruzione di un cammino comunitario. Sì, perchè a ciascuno è dato di camminare insieme al prossimo e mai l'esistenza è fruttuosa quando si vive per se stessi. Quello rimarrebbe un percorso implosivo e del tutto sterile: un'esistenza sciupata!More...

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