Dio riparte dalla periferia

by Mauro 8. dicembre 2019 12:23

         Siamo troppo abituati a giudicare l'esistenza umana in termini di successo e di apparente perfezione. Ma il vivere è molto di più ed è impossibile definirlo nell'alveo di un cliché formale in cui l'impeccabile linearità diventa criterio di verifica.

        Nel cammino si cade e ci si rialza, ci si appoggia e a tratti si diventa supporto gli uni per gli altri o, ancora, ci sono periodi in cui si attraversa la solitudine del deserto ma, certo, ogni passo porta oltre. È la perseveranza nel cammino ad esprimere il senso di una vita e la fiducia con cui si affronta il quotidiano diventa possibilità di cambiamento e di costruzione di un cammino comunitario. Sì, perchè a ciascuno è dato di camminare insieme al prossimo e mai l'esistenza è fruttuosa quando si vive per se stessi. Quello rimarrebbe un percorso implosivo e del tutto sterile: un'esistenza sciupata!More...

Sottrarsi alle aspettative e tornare a vivere

by Mauro 1. dicembre 2019 21:12

        Torna in mente il ritornello di una canzone di Luca Carboni “o è Natale tutti i giorni o non è Natale mai”. Un testo che rivela un aspetto centrale del nostro tempo in cui brutture e bellezza vengono mischiate come se avessero lo stesso senso.

       Il cammino dell'uomo può corrompersi e ciascuno può rinunciare alla propria vocazione entrando in una sorta di compromesso che viene ad anestetizzare desideri, progetti e rischi propri di chi, invece, si mette in gioco spendendosi per una causa. More...

C'è una Luce che resiste al fascino

by Mauro 17. novembre 2019 19:57

       Fermarsi all'esteriorità delle cose può essere rischioso, potrebbe distrarre e non fare conoscere sinceramente luoghi e persone. Quante parvenze propone il modo contemporaneo, pacchetti di chirurgia plastica volti ad esibire l'eterna bellezza in termini di perfezione.

      L'uomo esteriore perde il sapore delle relazioni, il gusto di esserci nelle questioni della vita, si deresponsabilizza e consegna la propria esistenza ad un fare apparente che vorrebbe dimostrare agli altri e a se stesso il diritto di vivere.

       Nelle periferie di questo mondo scopro persone schiacciate in una quotidiana precarietà fatta di povertà così come di sofferenze fisiche a motivo della indisponibilità di cure appropriate. Una umanità che rimane a stretto contatto con la verità della vita e riconosce già a distanza la fattezza di chi sta arrivando, magari proponendosi quale salvatore in base alle mode radical chic del momento!More...

A ciascuno la sua risposta

by Mauro 10. novembre 2019 20:56

         Il nostro quotidiano porta un interrogativo basilare a cui ciascuno dà la sua risposta e attorno al quale organizza tutta l'esistenza: cosa sarà dopo la morte?

          Per alcuni il tempo che passa è uno scoprirsi sempre più invecchiati e segnati dalla precarietà della carne e, pertanto, sempre più incapaci di “vivere”. Questi sperimentano il consumarsi dei giorni come un perdere tutto e per garantirsi sopravvivenza cercano di affermare se stessi nei modi più disparati: il possesso, il potere, il successo, l'immagine impeccabile dimostrata.More...

Chi osa trova lo stupore

by Mauro 3. novembre 2019 13:25

          In mattine come questa vedi Danisinni tingersi di colore, i fratelli e le sorelle della chiesa protestante che l'attraversano con i loro vestiti variopinti, i bimbi intenti con nell'estenuante girotondo attorno alla piazza con le loro motorette dono "dei morti", la gente che si raduna all'ingresso della Chiesa Sant'Agnese prima della Messa, i visitatori che arrivano in piazza per la Via dei Tesori scoprendo un paesaggio per loro del tutto inedito.

           Una domenica che giunge al termine di tre giorni intensi di celebrazioni dove abbiamo contemplato la santità che porta al Cielo e la precarietà dell'esistenza umana che pare fermarsi alla tomba cimiteriale. Ma, ci siamo fermati a meditare, molto di più è il Mistero che custodisce la vita.

           C'è chi vola basso perchè pensa che ci si debba accontentare di una vita mediocre, senza troppe pretese, cercando il quieto vivere tenendosi a cauta distanza dalle questioni che potrebbero “disturbarlo”.

        C'è chi non crede alla santità, alla possibilità di costruire una vita che porta il sapore dell'amore e dunque capace di andare oltre al calcolo immediato fino a consumarsi per la causa del Bene.

Persone disilluse o, ancora, abituate allo status quo che non ammette cambiamento, perchè il mutamento costa, ha un prezzo personale e spesso procura un contrasto sociale.More...

Una sola sorgente

by Mauro 27. ottobre 2019 09:57

      Le relazioni umane sono intrise del rapporto che si ha con Dio, il modo di rapportarsi al Cielo determinerà il modo di aprirsi al prossimo.

       Può accadere di avere una percezione falsata di sé, o troppo alta o troppo bassa, e ciò determina la mancata relazione con Dio.More...

Vedere oltre

by Mauro 20. ottobre 2019 17:12

       A ciascuno è dato chiedersi per quale battaglia sta spendendo la propria vita, per quale causa si sta consumando dedicando il prezioso tempo dell'esistenza terrena. E, ancora, ognuno decide se condurre l'esperienza della vita in spirito di autoaffermazione, fondando tutto su se stessi, oppure poggiando in Dio consapevoli che senza Cielo non è possibile trovare il senso alle cose!More...

Prospettiva inversa

by Mauro 13. ottobre 2019 08:16

          Quello della gratitudine è un lessico inusuale per i nostri giorni in cui la spinta narcisistica volta al culto di sé pare non lasciare spazio alla riconoscenza. Tutto è dovuto e preteso o, comunque, ottenibile ad un prezzo. Inoltre la gratitudine presuppone l'ammissione della propria fragilità e il bisogno dell'altro e cioè il non potere bastare a se stessi. Questo è inconcepibile per “l'uomo che non deve chiedere mai”.

       Secondo la logica del potere molti credono che ogni persona abbia un prezzo e cercano di trovare il punto di vulnerabilità capace di corrompere il prossimo. È la prospettiva di un certo tipo di politica, delle lobby così come della criminalità organizzata. Tale mentalità genera competizione, invidia, conquista del posto, mire che si oppongono alla gratitudine, all'accoglienza gratuita e allo stupore per il dono ricevuto.More...

Il volto dell'Amore

by Mauro 6. ottobre 2019 08:23

   La condizione di precarietà è propria dell'esistenza umana malgrado tanti si illudono di potere dare garanzia di lunga vita e parvenze di eternità all'improvviso possono venire meno tutte le certezze di prima, si sperimenta dolore e smarrimento.

       Quando si perde una persona cara, quando si incontra il fallimento e l'insuccesso, o quando si prende coscienza che tutto passa e tanti motivi di vita diventano relativi, necessari solo per il passato e non più per il presente, è allora che si ha come un risveglio, si ha bisogno di trovare una ragione realmente profonda per dare senso al proprio cammino.More...

Consumare per non consumarsi

by Mauro 29. settembre 2019 13:57

      Il consumismo è retto dalla paura di “consumarsi”, consumare altro da sé assume il valore di preservarsi a discapito di qualcuno!

      Si evince, oggi, un modo di vivere i rapporti umani senza una meta da perseguire. Le nuove generazioni appaiono deprivate del diritto al futuro. Rimaste schiacciate in un eterno presente dettato dalla logica dei consumi e dell' “usa e getta” alla ricerca di sempre nuovo appagamento.

      È insaziabile la fame di bisogni indotti e il principio di piacere pare regolare le scelte che, di fatto, sono subite passivamente cioè dettate da una spinta compulsiva verso l'oggetto di turno meglio pubblicizzato.More...

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