Ricordare a ciascuno la capacità di riconoscersi Amici

by Mauro 7. September 2013 15:30

         Pensare che sono proprio le Officine Galileo del gruppo Finmeccanica, azienda italiana a controllo statale, ad avere prodotto per circa vent’anni, fino al 2009, i sistemi di puntamento montati sui carri armati sovietici oggi in uso a Damasco. Una manovra imprenditoriale che ha fruttato ben più di centomilioni di euro negli ultimi dieci anni. Il tutto aggirando la normativa del ’90, legge 185, che proibisce la vendita di armi a Stati “i cui governi sono responsabili di accertate violazioni dei diritti umani”! Del resto è quel che è accaduto anche per la Libia o il Kazakistan o l’Egitto, luoghi ove la violazione dei fondamentali diritti umani è stata garantita da armi prevalentemente prodotte in Italia.
          È  rinomato che le industrie d’armi siano uno dei principali luoghi di business mondiale, quel che appare ancora oltremodo paradossale è il modo in cui queste riescano ad eludere le normative vigenti frutto dei protocolli internazionali tra “Paesi sensibili alla pace nel mondo”. Il caso Siria è solo un esempio, le armi prodotte in provincia di Brescia venivano esportate previa autorizzazione del Questore in quanto vendute non ad eserciti ma ad aziende siriane che poi, facilmente deducibile, andavano a rifornire il fronte militare. La dichiarazione di “impiego bellico”, infatti, avrebbe richiesto una più complessa autorizzazione del Ministero degli Esteri che avrebbe provveduto a verificare previamente, le legittime condizioni del Paese acquirente.
          Centomila morti, duemilioni di rifugiati sono fino ad oggi il prezzo della guerra civile in Siria. Il prezzo “tollerabile” a quanto pare, considerato che solo in questi ultimi mesi le grandi potenze mondiali hannosi deciso un confronto più determinato per affrontare la questione siriana.

         Papa Francesco ha indetto, per oggi, una giornata mondiale di digiuno a denuncia della guerra e a promozione della pace. Il senso del digiuno cristiano ha un valore eloquente: Dio nutre l’esistenza umana, astenersi dal cibo pertanto significa volgersi all’essenziale, lasciar perdere tutte quelle bramosie che vengono ad appesantire la vita. In relazione con questa prospettiva la pace è il frutto di questo ritorno all’essenziale, a ciò che è davvero importante per ciascuno. Le guerre, ogni guerra, infatti scaturiscono da motivazioni economiche e di potere, è la pretesa di farsi grandi innanzi agli altri, la pretesa a ergersi a giudici fino ad appropriarsi della vita altrui.
         Colgo come l’umanità ancor più oggi, in un contesto globalizzato, abbisogni di riscoprire la dimensione fraterna, l’esserci nel mondo accanto ad altri e non per procacciarsi un posto esclusivo. È la costruzione del Bene che passa per la condivisione ed il riconoscimento reciproco. Eppure il nostro tempo ci spinge ad una logica competitiva, di arrivismo a discapito del prossimo, una pressione che inevitabilmente procura continue guerre relazionali. L’essere umano, perde così, la capacità di essere amico, di esserci per sé e per l’altro!


 

Add comment

  Country flag

biuquote
  • Comment
  • Preview
Loading

Month List

RecentPosts