Non dimentichiamoci del piacere di leggere

by Mauro 27. marzo 2013 12:01

     Qualcuno pensa che la stampa digitale possa sostituire quella cartacea, ma forse la questione è mal posta perché in realtà non si tratta di un rapporto competitivo ma di complementarietà.

       Certo la stampa digitale permette tempi e costi di produzione ridotti, abbattimento degli sprechi e un contributo alla causa ecologica. Ma è impensabile per il genere umano fare a meno del fascino di un libro cartaceo a cui si lega una memoria affettiva densa di connotazioni emotive  e colori che mai potranno essere raggiunti dalla praticità di un e-book.
        Ad ogni modo la lettura di un libro continua ad essere cosa importante per la nostra vita. La “galassia Guttemberg” ha permesso la crescita e l’evoluzione di interi popoli, senza cultura infatti non c’è trasformazione sociale, sintesi concettuale, confronto tra generazioni e popoli diversi. Sono consapevole che “cultura” non significa solo od esclusivamente “libri” ma è anche vero che la sapienza di una vita viene trasmessa attraverso il racconto, la tradizione orale che poi, per ovvia necessità, diventa scritta.
         Leggere diventa poi raccontarsi, così come dal racconto nascono le storie da scrivere. E ancora oggi nell’epoca dell’ e-boock la bellezza di un libro cartaceo non viene meno, rimane vera la massima di Marguerite Yourcenar nel romanzo Memorie di Adriano:
       Fondare biblioteche è un po’ come costruire ancora granai pubblici: ammassare riserve contro l’inverno dello spirito cha da molti indizi, mio malgrado, vedo venire.

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