La Comunione cambierà il mondo

by Mauro 13. novembre 2012 12:00

       Ricordo con nostalgia e commozione, quella che carica la vita di speranza, le parole che in quel lontano ed al contempo sempre presente, 9 maggio 1993 nella Valle dei Templi, Giovanni Paolo II° ha rivolto ai tanti giovani che eravamo lì e, attraverso di noi, a tutto il popolo che abita questa nostra terra di Sicilia.
        Parole franche e spontanee, frutto di un ascolto profondo della storia nostra e della ricerca che ciascuno dei presenti viveva.

        Così il Papa ebbe ad esprimersi con forte tempra: “Che sia concordia in questa vostra terra. Concordia: senza morti, senza assassinati, senza paure senza minacce, senza vittime. Che sia concordia!

        Questa concordia, questa pace a cui aspira ogni popolo ed ogni persona umana, ed ogni famiglia, dopo tanti tempi di sofferenze. Avete finalmente un diritto a vivere nella pace. I colpevoli che portano sulle loro coscienze tante vittime umane debbono capire che non si permette di uccidere degli innocenti.

       Dio ha detto una volta: Non uccidere. Non può l’uomo, qualsiasi uomo, qualsiasi umana agglomerazione, qualsiasi mafia, non può cambiare e calpestare questo diritto santissimo di Dio.
       Questo popolo siciliano è un popolo talmente attaccato alla vita, che dà la vita. Non può sempre vivere sotto la pressione di una civiltà contraria, di una civiltà della morte. Qui ci vuole una civiltà della vita. Nel nome di Cristo crocifisso e risorto, di questo Cristo che è Via, Verità e Vita, mi rivolgo ai responsabili: convertitevi! Un giorno verrà il giudizio di Dio!”
        Convertirsi è dare direzione alla propria vita, spendersi per un valore aggiunto che non è il mero appagare se stessi ma cercare il Bene, quello comune, quello che si scopre comprendendo la propria vita come dono.
       Un incontro di questi giorni, mi ha ricordato il valore del dono, come queste parole restano vere sempre. Rivedere  Sarina Ingrassia che con i suoi 89 anni nel suo “Quartiere” a Monreale, continua a tenere la porta aperta per “impicciarsi dei bisogni degli altri” e così appartenere a tutti, è stato come un tuffo nel passato e un riaprirmi al presente.

       La sua testimonianza di vita racconta ancora oggi l’importanza del convertirsi, del trovare direzione per contribuire anche noi, ciascuno come può, alla civiltà della vita.
       Così come è solita ripetere Sarina: "La cosa più bella e più difficile è trovare il proprio posto, il posto giusto per ciascuno di noi. La vita non si prenota, scorre".

 

Comments (1) -

cristina parrino
cristina parrino Italy
16/11/2012 12:50:37 #

Purtroppo non conosco Sarina Ingrassia...mi hai fatto venire voglia di saperne di più! ho trovato questo video su youtube, per chi fosse interessato http://www.youtube.com/watch?v=V8dsBxuBT40 e anche http://www.youtube.com/watch?v=PMo09Gswigk

Quando Giovanni Paolo II ha pronunciato questo discorso avevo solo 10 anni, ne ho memoria perchè è entrato a far parte della storia, a vederlo pronunciare quelle parole, con la sua fermezza sembrava essere un siciliano! In quelle parole riconosco la responsabilità di ogni cristiano a dire "basta" a tutto quello che toglie la dignità. E se esorta i mafiosi a convertirsi, tanto più dobbiamo convertirci noi che consentiamo loro di calpestarci. A tal proposito, come segno di speranza, vorrei citare Giovanni Falcone: "La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine.".

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