MDS profeti tra la gente e non spettatori della vita

by Mauro 24. giugno 2012 16:58

      Dalle nostre parti quando ti trovi a spostarti in città utilizzando i mezzi pubblici facilmente ti imbatti in interlocutori che hanno da ricordare tutti i torti che la nostra società vive: le diverse ingiustizie sociali, la crisi politica, familiare, lavorativa, economica, per poi finire con la disperata sentenza sul futuro che sembra incombere come una spada di Damocle che pende sulle nuove generazioni.
       Tali sentenze dal sapore somigliante all’artifizio trovato da Dionigi di Siracusa, così come racconta Cicerone, sembrano avere lo stesso effetto sui contemporanei finendo con il far perdere il gusto per la vita di oggi e la speranza del domani.
       È di ben altri discorsi e condivisioni che l’umanità del nostro tempo ha bisogno, la profezia propria di chi irrompe nella storia con uno sguardo nuovo e con la capacità di aprire vie inedite, strade ancora da percorrere malgrado la complessità e l’apparente impossibilità. More...

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Da Scampia racconti di Bene

by Mauro 17. giugno 2012 17:01

    Probabilmente il nome Secondigliano deriva da un’antica famiglia romana a cui appartenevano quei latifondi o forse il nome deriva dai Colli Secondilli che attorniano Napoli. Certo è che di quel borgo medievale prevalentemente dedito a masserie per la produzione di colture tipiche, oggi rimane ben poco  considerato che, a partire dagli anni ’60, l’Amministrazione comunale ha pensato bene di destinare quel luogo all'edilizia popolare.

      Il dictatus politico piovuto dall’alto ha trasformato quella immensa e fertile campagna in una landa di cemento armato dimenticando di creare appositi luoghi di aggregazione, così come spazi commerciali in cui si muove l’ordinaria vita di un quartiere. Malgrado le sperequazioni economiche che hanno indotto una sorta di ghettizzazione sociale, molti che vivono in quel luogo continuano a mostrare il colore ed il calore propri della nobiltà umana.  Porto con me il profondo senso di accoglienza familiare e di umanità che ho sperimentato, proprio lì, nei giorni passati.
     Rimango attonito nel constatare quanti luoghi comuni e superficiali generalizzazioni sovrastano la nostra “cultura nazionale”. Ci sono persone, famiglie, popoli interi, che anche a migliaia di chilometri a motivo della loro inflessione di voce oggi continuano a scorgere un immediato feedback  sul volto dell’interlocutore che sembra esprimere un manifesto disappunto a motivo dell’origine della persona che sta lì a parlare. Quante volte anch’io mi sono ritrovato a percepire il pregiudizio di chi scorgendo i miei natali meridionali si sentiva autorizzato a sommari soliloqui. Eppure il carico di umanità che ho trovato da Scampia a Portici è proprio raro ai nostri giorni, tempo in cui il modello imperante è quello dell’individualismo piuttosto che della cultura dell’accoglienza e della solidarietà. Promuovere Cultura è ben altra cosa ed impone una sinergia in cui le politiche sociali partono dalle persone prima che dal risolvere “problemi”. More...

Nutrire per nutrirsi: questione di vita

by Mauro 10. giugno 2012 16:42

      Quella che oggi i cristiani celebrano, solennità del Corpus Domini, è per eccellenza la festa della relazione. Si, il culto eucaristico ci parla della relazione con Dio quale paradigma fondante di ogni relazione umana.
      La possibilità di so-stare con Dio significa permettersi un incontro, accogliere la presenza dell’altro ed accettare che, pertanto, si stia sullo stesso piano orizzontale.
       Certo può sembrare una considerazione scandalosa, pensare a Dio su di un piano orizzontale e non verticale eppure è questo il nuovo orizzonte  realizzatosi con l’incarnazione.  Equivale ad entrare in una sorta di rivoluzione copernicana, ricordare quando l’essere umano pensava di trovarsi in un pianeta che fosse al centro dell’universo e dopo con grande meraviglia ha scoperto che stava in uno dei tanti pianeti che girano attorno ad una delle tante stelle dell’universo?
    Qualcosa di analogo accade nell’accostarsi all’esperienza dell’incarnazione. L’essere umano non ha da guardare più, esclusivamente, in alto per trovare Dio. Proprio Lui non accetta l’idealizzazione che, implicitamente, equivarrebbe ad una svalutazione di ciò che è terreno. Porsi su di un piano simmetrico significa dovere imparare la legge della simmetria che riconosce entrambi gli interlocutori senza possibilità di idealizzazione o svalutazione, un Incontro a tu per tu. More...

La vita in gioco 6 Il coraggio di guardare

by Mauro 20. maggio 2012 15:09

       Ieri sera insieme ad un gruppo di giovani Mds del piccolo centro dell’agrigentino in cui attualmente vivo, mi sono trovato a riflettere sul vile attentato della mattina, quando a Brindisi le ragazze della Scuola per operatori dei Servizi sociali, intitolata a Francesca Morvillo e al marito Giovanni Falcone, sono state devastate dall’esplosione di una bomba.  
        Sebbene non sia ancora chiara la matrice del vile attentato certo è che  viene dettato dalla follia umana, dalla falsa convinzione che la violenza possa far ottenere qualcosa. È ancora nitido in molti di noi il ricordo delle bombe che negli anni ’90 hanno ferito la nostra Palermo. Da lì un grido di riscatto e di riscoperta della nostra identità si è alzato non solo dall’intera isola ma ha toccato tutte le regioni d’Italia e la carovana della legalità che in questi giorni sta attraversando tutta Italia per arrivare il 23 a Palermo ne è un indicativo segno.
       Questa riflessione ha una risonanza ulteriore oggi, Domenica in cui la comunità cattolica celebra la solennità dell’Ascensione.  Un evento che aiuta a trovare direzione, a riscoprire come guardare il mistero della vita. Il Dio cristiano mostra una straordinaria pedagogia sino alla fine, ora dice ai suoi di non rimanere a guardare in cielo. Al mattino di Pasqua l’indicazione era stata quella di non stare a cercare, guardare, tra i morti colui che è vivente, e ora mentre ascende al cielo dice “io rimango con voi”.
       Sembrerebbe paradossale : mentre si volge lo sguardo verso una tomba Lui dice di essere il vivente, e mentre parte dice di rimanere in mezzo a noi . Eppure è questo atteggiamento che permette all’essere umano di riconoscersi adulto, è una indicazione,  un orientamento volto alla adultità.
        Ma cerchiamo di comprendere più da vicino: al momento dell’ascensione Gesù benedice i discepoli, la benedizione è proprio il segno della trasmissione, della consegna della propria identità. Nella Scrittura è il morente a benedire chi resta in vita, i figli ricevono la benedizione dai padri, i re benedicono i successori prima di lasciare il trono, i profeti i loro discepoli che iniziano il ministero. Viene trasmessa l’identità, l’eredità, il ministero, il nome e con esso la gloria. Il nome indica l’identità, esprime chi un uomo è, di cosa vive, e la gloria ne indica il valore, il peso specifico. Dio si fa da parte, non rimane in modo paternalista, cioè con atteggiamento di benevola superiorità e di esibita sollecitudine verso il figlio che implicitamente viene ritenuto incapace. More...

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La gratuità fa bene alla Vita

by Mauro 22. aprile 2012 12:00

    Un post dedicato a tutti i giovani volontari della Associazione Camminare Insieme con cui, dal 2004, ho condiviso intense esperienze di servizio ma prima ancora di amicizia. E' proprio vero, la gratuità fa Bene alla vita.

   L’Associazione che ha sede in Palermo, nel corso degli anni ha realizzato tanti progetti sociali frutto di un percorso di formazione profondamente umana e, quindi, al contempo spirituale. Man mano il centinaio di giovani volontari ha sentito la spinta al servizio a partire dalla propria esperienza cristiana, fede che abbisogna di incarnarsi nella quotidianità, prestando attenzione a quanti sono in particolare bisogno.
   Progetti realizzati nel territorio della Sicilia occidentale e, seppur minimamente, in Albania.     Infatti è proprio all’estero, durante le esperienze di servizio missionario, che è nata la vocazione di questa realtà associativa che cerca di fare la propria parte nella costruzione di un mondo più solidale.
Sostenere questa Associazione anche attraverso il 5xMille, Codice fiscale: 97217660824, significa appoggiare diversi progetti: More...

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Affidati ad un Bambino

by Mauro 18. aprile 2012 16:41

         Da diversi anni mi interesso di affido familiare, ritenendo tutta l’importanza di garantire una famiglia ai bambini le cui famiglie d’origine affrontano una temporanea crisi per vari motivi.

         Difficoltà dovute a disagi economici, a trasferimenti, ad una nuova nascita, ad una malattia, possono sottrarre un minore alle cure necessarie per la sua crescita. È in questo caso che interviene l’affido familiare, cioè la possibilità di affidare il piccolo ad una famiglia che possa garantire un’accoglienza temporanea. More...

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Fermarsi per lasciarsi provocare dalla vita

by Mauro 17. aprile 2012 18:11

  Sono ben lieto di condividere domani pomeriggio una riflessione sulla figura di Santa Chiara nel Monastero delle Clarisse di Termini Imerese. Attuamente in tutta Italia innumerevoli eventi cercano di fare memoria, nell'ottavo centenario della sua scelta di vita, di una donna che rimane una figura di straordinario rilievo per l'umanità intera.     

    Lei che è entrata nel Mistero della vita scegliendo la vita claustrale. Ancora oggi la scelta di tante giovani provoca la nostra società che sembra avere smarrito il senso e la preziosità della vita ed in primo luogo l'importanza di ogni relazione umana.

    Oggi parlare di santa Chiara quale modello di umanità nella sua dimensione affettiva e relazionale, significa aprire una luce sulla ricerca dell’uomo contemporaneo che sembra mostrare le ferite dovute alla mancanza di questa esperienza d’Amore. Chiara mostra il volto dell’amore, con tutta la fatica che questo comporta, ad un’umanità, la nostra, che mostra il suo volto ferito.
    La vita affettiva è esperienza relazionale, è per la relazione che siamo fatti, proprio su una piattaforma relazionale scorrono le emozioni e quindi gli affetti. Ciò che nutre è l’amore, il sentirsi riconosciuti ed il riconoscere l’altro. L’Incontro nasce da questo scambio, ma ciò comporta un mettersi in gioco, un essere disposti ad andare sino in fondo, un darsi che è certo un perdere qualcosa per l’altro: fare spazio, dare qualcosa di proprio, accettare il legame. Ciò ci rende più vulnerabili, significa dare potere all’altro sulla nostra vita, significa rileggere il senso dell’autonomia e della libertà: apparentemente è più facile l’individualismo, il dominare l’altro, ma in realtà ciò pro-cura profonda solitudine. More...

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Festa della famiglia per continuare a sognare

by Mauro 12. aprile 2012 09:00

  Domenica prossima con l’equipe del nostro Consultorio e i volontari dell’associazione Camminare Insieme vivremo l’annuale Festa della famiglia nei locali del nostro Consultorio a Castelvetrano e nella strada antistante.

      Si, dentro e fuori mostrando così, plasticamente, l’importanza del raccordo tra la vita quotidiana ove ciascuno vive le sue relazioni ed attività fuori dalle mura domestiche ed il dentro, la relazione intima propria della famiglia.

      Un tempo di festa e di gioco comune per ricordarci di ridare cittadinanza alla famiglia, riconoscere e favorire stili di vita famigliare ispirati a criteri di solidarietà, reciprocità, di bene comune. Nel 1994 nella sua lettera alle famiglie Giovanni Paolo II diceva: "Occorre davvero fare ogni sforzo, perché la famiglia sia riconosciuta come società primordiale e, in un certo senso, "sovrana"! La sua "sovranità" è indispensabile per il bene della società. Una Nazione veramente sovrana e spiritualmente forte è sempre composta di famiglie forti, consapevoli della loro vocazione e della loro missione nella storia. La famiglia sta al centro di tutti questi problemi e compiti: relegarla ad un ruolo subalterno e secondario, escludendola dalla posizione che le spetta nella società, significa recare un grave danno all’autentica crescita dell’intero corpo sociale" More...

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Il silenzio che questiona

by Mauro 7. aprile 2012 00:00

  Il silenzio che questiona è quello del sabato santo, giorno per tradizione cristiana, segnato dal silenzio, dal confronto con il limite umano. Si, l’esperienza della morte mostra l’impotenza umana, l’incapacità di mostrarsi forti da soli.

   È una realtà che fa paura, proprio la paura di morte potrebbe dis-orientare tutta la vita fino a farla intendere come una continua sfida a cui dover rispondere per dimostrare che si è altro: forti, onnipotenti, capaci di farcela da soli. More...

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Mostrami la tua forza e ti dirò chi sei

by Mauro 1. aprile 2012 08:30

       Nei primi anni ’80 il Festival di Sanremo presentò una canzone di Paolo Barabani che sapeva di ballata folk dal titolo “Somarello”. La singolare canzonetta narrava la storia di un ingresso in Gerusalemme alquanto dimesso che finiva col mostrare la portata rivoluzionaria di quella missione.
       Nelle vie delle nostre città oggi è possibile scorgere processioni festanti ove vengono sventolati ramoscelli d’ulivo segno di quella vicenda che ancora resta di difficile comprensione. È la domenica delle palme che per la chiesa celebra l’ingresso di Gesù in Gerusalemme ove avrà compimento la sua missione di vita. Sembra paradossale il modo scelto dal Messia per arrivare alla città santa. Certo tutti conosciamo la storia di re, fieri condottieri, che entravano nelle città a loro sottomesse portati da cavalli, ma di re che entravano cavalcando un giovane puledro d’asina certo la storia non ne parla.
       La storia antica ama mostrare le grandi gesta di vincitori ed il cavallo con il quale si andava in guerra certo ne era il segno più emblematico. È follia credere che si possa avviare un profondo processo di cambiamento abbandonando la logica di potere, di competizione o di dominio sull’altro. Proprio il segno dell’umile cavalcatura viene immediatamente a mostrare l’intenzione di Gesù. Tale sarà la sua Pasqua a Gerusalemme: una lotta per mantenere la relazione, per non lasciarsi imbrigliare dalle trame della discordia o della competizione. Gesù non accetta la sfida di questo mondo, il suo non è un comportamento reattivo ma una scelta d’amore. More...

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