by Mauro
3. novembre 2013 12:00
Guardo con ammirazione al progetto educativo realizzato a Reggio Emilia, Città ove la qualità della vita sociale è cresciuta man mano che si è sviluppata una cultura del bene comune, della dignità del cittadino e della Città quale luogo di relazioni e servizi prima ancora che di business. Una politica che non delega il suo ruolo dando il primato all’economia ma resta a servizio della Comunità formata da persone. Proprio Howard Gardner nel libro Cinque chiavi per il futuro descrive l’etica sociale maturata da Reggio Emilia con queste parole Io credo che il ruolo del cittadino richieda un atteggiamento etico: richieda cioè la convinzione che la propria comunità dovrebbe possedere certe caratteristiche di cui l’individuo possa andare fiero, e l’impegno ad agire in prima persona affinché la comunità ideale diventi realtà. Questo significa investire di responsabilità sociale ogni singolo cittadino favorendo il processi di cambiamento attraverso l’espressione del senso di bellezza che l’essere umano porta dentro, il gusto per ciò che fa bene al vivere.
Simile atteggiamento, a mio parere, è strategia per passare dall’utopia al sogno, dall’idealismo alla profezia espressa nel sogno, così come lo ha inteso Adriano Olivetti grande pensatore, prima che imprenditore, del secolo scorso: Il termine utopia è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia, capacità, o coraggio di fare. Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte, solo allora diventa un proposito, cioè qualcosa di infinitamente più grande.More...
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by Mauro
13. ottobre 2013 11:45
Madre del silenzio che custodisci il mistero di Dio,
liberaci dall’idolatria del presente a cui si condanna chi dimentica,
purifica gli occhi dei pastori con il collirio della memoria,
torneremo alla freschezza delle origini per una chiesa orante e penitente.
Madre della bellezza che fiorisce dalla fedeltà al lavoro quotidiano
destaci dal torpore della pigrizia, della meschinità, del disfattismo.
Rivesti i pastori di quella compassione che unifica e integra,
scopriremo la gioia di una chiesa serva, umile e fraterna.
Madre della tenerezza che avvolgi di pazienza le vie di misericordia,
aiutaci a bruciare tristezze, impazienze e rigidità di chi non conosce appartenenza;
intercedi presso tuo figlio perché siano agili le nostre mani, i nostri piedi e i nostri cuori;
edificheremo la chiesa con la verità nella carità.
Madre saremo popolo di Dio peregrinante verso il regno. Amen
Preghiera composta da papa Francesco
Stamane al termine della la celebrazione in san Pietro, papa Francesco affiderà a Maria l’umanità intera, il carico esistenziale di ogni essere umano. Durante la celebrazione, che ora volge al termine, papa Francesco ha esortato la Chiesa a lasciarsi sorprendere da Dio, da Lui che ha scelto una semplice ragazza di Nazareth che non abitava nei palazzi ma ha accolto la sua proposta.More...
by Mauro
8. settembre 2013 23:30
La bellezza, come la verità, è ciò che infonde gioia al cuore degli uomini, è quel frutto prezioso che resiste al logorio del tempo, che unisce le generazioni e le fa comunicare nell’ammirazione, con queste parole l’undici novembre 2009 Benedetto XVI si rivolgeva al mondo degli artisti, invitando loro e l’umanità intera a recuperare il senso del bello e la capacità di contemplare il mistero della vita.
È questa esperienza di genuinità e di bellezza a partire da ciò che è semplice ed essenziale, che abbiamo condiviso ieri sera a Monreale in un cortile del quartiere Bazicallozzi, ove abbiamo fatto festa insieme a tanti amici accorsi da tutta Italia in occasione dei novant’anni di Sarina Ingrassia.
La festa ha avuto il sapore tipico di quanto Sarina ci ha trasmesso, la gioia frutto della comunione e dello stare insieme con semplicità: anziani, giovani e piccini, tutti attraversati da un clima di allegria. Lei ad un certo punto ha preso la parola e ci ha ricordato che il suo compleanno è solo l’occasione del nostro convenire lì, piuttosto al centro, ha ribadito, sta il quartiere e la festa di tutti i suoi abitanti.More...
by Mauro
7. settembre 2013 15:30
Pensare che sono proprio le Officine Galileo del gruppo Finmeccanica, azienda italiana a controllo statale, ad avere prodotto per circa vent’anni, fino al 2009, i sistemi di puntamento montati sui carri armati sovietici oggi in uso a Damasco. Una manovra imprenditoriale che ha fruttato ben più di centomilioni di euro negli ultimi dieci anni. Il tutto aggirando la normativa del ’90, legge 185, che proibisce la vendita di armi a Stati “i cui governi sono responsabili di accertate violazioni dei diritti umani”! Del resto è quel che è accaduto anche per la Libia o il Kazakistan o l’Egitto, luoghi ove la violazione dei fondamentali diritti umani è stata garantita da armi prevalentemente prodotte in Italia. More...
by Mauro
10. agosto 2013 19:40
Questa sera incontrerò un gruppo di giovani trevigiani venuti a Mazara del Vallo per un campo sulla legalità. Mi chiedo come parlare a dei giovani del nord Italia su un tema che in Sicilia abbisogna di categorie specifiche proprie dell’humus culturale del nostro territorio per essere letto e compreso.
Penso di partire dalle immagini, in sequenza mostrare una serie di foto che ritraggono scorci della nostra isola: ville con cancello sulla battigia, mezzi meccanici che sollevano montagne di rifiuti abbandonati attorno ai cassonetti delle piazze, motocarri obsoleti adibiti a friggitorie ambulanti, macchine di lusso con alla guida diciottenni o modesti operai, planimetrie di quartieri lasciati senza spazi verdi, luoghi di aggregazione o servizi pubblici. Un’ultima rassegna di immagini che vorrei far vedere è quella delle amministrazioni locali e dei rispettivi politici, si perché su di loro grava una importante responsabilità! Dalle loro scelte politiche dipende l’educazione al Bene comune, si quel Bene di cui ciascuno è protagonista e custode. Ma ancora, a loro spetta un messaggio chiaro ed eloquente: la vita non è questione di potere ma di servizio. Ciò significa che il cittadino non è da soggiogare ma da riconoscere ed accompagnare. More...
by Mauro
11. giugno 2013 10:14
Nasce, man mano che scorrono i giorni, una domanda: il sistema attuale vuole alimentare un clima di impotenza? Se mi rubano un’auto se io faccio la denuncia quell’auto forse non la trovo più, se non denuncio e cerco di rintracciare chi potrebbe restituirmela forse con cinquecento euro recupero l’auto. Se non la recupero più non potrò andare a lavorare e a quel punto la mia famiglia… Credo che poco si rifletta sul clima di impotenza che è stato generato nel nostro Paese.
Viviamo nell’emergenza sociale, i diritti dei singoli cittadini sono, sempre meno tutelati. In una condizione di deprivazione dei diritti la mafia acquista potere. Il fenomeno mafioso in tutta la Nazione sta dilagando sempre più e sempre maggiore è il senso di impotenza che sperimenta la Comunità civile.More...
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by Mauro
10. giugno 2013 22:38
“C'è chi insegna
guidando gli altri come cavalli
passo per passo:
forse c'è chi si sente soddisfatto
così guidato.
C'è chi insegna lodando
quanto trova di buono e divertendo:
c'è pure chi si sente soddisfatto
essendo incoraggiato.
C'è pure chi educa, senza nascondere
l'assurdo ch'è nel mondo, aperto ad ogni
sviluppo ma cercando
d'essere franco all'altro come a sé,
sognando gli altri come ora non sono:ciascuno cresce solo se sognato”.
Questi versi di Danilo Dolci fanno intuire la responsabilità educativa che ciascuno ha nei confronti degli altri ed in speciale modo nei confronti dei bambini e di quanti si apprestano ad affacciarsi alla vita adulta. Direi che oggi abbiamo responsabilità anche di fronte al mondo adulto che pare vivere da dormiente, come se anestetizzare la vita la rendesse più facile la traversata esistenziale.
Certo ci sono momenti della vita davvero difficili ma è anche vero che la consapevolezza ci permette di attraversarli appieno altrimenti restiamo ancorati al passato, apparentemente rimosso ma, proprio per questo, continuamente presente! Come coltivare sogni, come osteggiare chi cerca quotidianamente di spegnere i nostri sogni? Come favorire la crescita di un Sogno comune?
Vorrei soffermarmi sulla consapevolezza che abbiamo del nostro sistema sociale. Viviamo in un tempo che obbedisce a leggi di sistema che, a mio avviso cercando di spegnere i sogni, il desiderio di vita e l’interesse per la vita altrui. È così che si diventa quando si accetta di essere pedine di un sistema più grande, dinanzi al quale ci si sperimenta impotenti.
Ascoltando il rap di Fabri Fibra si assiste ad una forte denuncia sociale, il rapper afferma di come l’uso della coca sia praticato in molti contesti per alleggerire la vita o per aumentare le prestazioni professionali, dal chirurgo al caminonista, dall’universitario al pensionato. L’autostrada della cocaina scorre velocemente nella nostra Nazione e questo fenomeno viene visto come marginale, l’attenzione è volta ad altro, alla disoccupazione, alle imprese che chiudono, alle dispute politiche, ma in realtà il sistema o va visto nella sua complessità o altrimenti si rimane miopi, si vede il segmento senza scorgere l’ampiezza del problema.More...
by Mauro
30. marzo 2013 16:10
Quella di Gerusalemme è la prima Comunità cristiana a celebrare la Pasqua. Di buon mattino oggi in tanti ci siamo radunati al Santo Sepolcro e da lì abbiamo visto spalancarsi le porte chiuse.
Sì, ora il Sepolcro è vuoto e fuori sta il Cero pasquale acceso, segno di Resurrezione. Così come duemila anni fa, da questo luogo la Luce che accende il desiderio del cielo si espande in tutto il mondo, le porte si spalancano per tutta l’umanità. È il desiderio di vita, di eternità, che ci viene consegnato e senza sconti.
L’esperienza pasquale ci libera da quanto vorrebbe impedirci l’espressione piena, anche dalla tentazione di non essere fatti per l’eternità e quindi per la Comunione con Dio, la tentazione di “doverci accontentare”, di essere “meno degli altri” o, ancora, di avere “una vita senza senso”. More...
by Mauro
23. marzo 2013 16:33
Ci lascia una grande testimonianza Giovanni Nervo, il sacerdote che agli inizi degli anni ’70 ha dato vita alla Caritas Italiana, una realtà che allo stato nascente mostrava tutta la sua profezia: quella di una Chiesa che condivide con i poveri.
Nei primi decenni della Caritas abbiamo assistito ad un passaggio epocale dall’assistenzialismo alla condivisione, dal “fare per” allo “stare con”. Un modo di pensare la dimensione della carità non relegata ad un singolo ambito ma costitutiva per tutte le componenti della Comunità ecclesiale.
Ricordo ancora gli slogan della fine degli anni ’80, “Carità intelligente, Educare alla Carità, Scelta preferenziale per i poveri” che diventavano oggetto di incontri interminabili con i giovani dei gruppi ecclesiali, del mondo del volontariato cristiano e laico, della sinistra giovanile. Un modo di pensare il nostro essere Chiesa e, ancor prima, cittadini del nostro tempo.More...
by Mauro
22. marzo 2013 21:30
Papa Francesco ha iniziato il suo primo discorso ricordando che quando si confessa Cristo senza la Croce non si è discepoli, ossia si segue altro ma non Dio. Oggi a Gerusalemme si celebra la liturgia di Maria addolorata. Stamane abbiamo iniziato la giornata con la Celebrazione Eucaristica sul Calvario innanzi l’edicola di Maria.
Prima di celebrare la Pasqua viene proposta questa tappa innanzi la Madre di Gesù che sta ai piedi della Croce.
Parlare di Croce sembra ai più uno scandalo o comunque follia, e questo è ancor più vero per una tendenza culturale che cerca di esorcizzare tutto ciò che rimanda al dolore e di conseguenza alla morte. Una prospettiva che cerca, in questo modo, di alienare la persona dalla sua storia, dalla capacità di stare nei suoi giorni attraversando anche il dolore. Questo modus vivendi priva l’essere umano della capacità di ricerca e quando si trova innanzi alla contingenza della vita, ed il dolore così come la morte ne sono un aspetto, ecco che crolla nella disperazione.
Il cristianesimo non è certo un culto del dolore, della tristezza o, ancor meno, della morte, piuttosto è una Via per sperimentare la pienezza della gioia e della vita senza tramonto, l’eternità. In effetti, a ben pensarci, diversi filoni di pensiero odierni, sono un tentativo mal riuscito di raggiungere l’eternità.More...