Incontrare per lasciarsi incontrare

by Mauro 1. luglio 2012 18:32

  

     A poche ore dalla finale europea di calcio, derby tutto latino, mi sorprende pensare a quanta intesa procuri una partita ove tutti noi recuperiamo il senso patriottico che ci permette di superare preconcetti o comunque ogni sorta di distanza. Le persone si ritrovano a condividere passione per lo sport, il brivido della vittoria o del parare un calcio di rigore. Emozioni intense che danno il sapore della relazione umana, esperienza fondamentale per stare appieno nel gioco della vita.

    Eppure quasi inermi si assiste ad una sempre maggiore depersonalizzazione nel ritmo delle nostre vite, come se questi momenti di condivisione e di incontro spontaneo fossero cosa rara, da assecondare in taluni momenti come per uscire dalla realtà che sembra fluire in modo prepontemente diverso.

    L'incontro tra gli umani è cosa profonda e richiede un ascolto che va oltre alla occasione del momento, il tempo di una sera, è uno stile di vita che abbisogna di quotidianità. More...

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Da Scampia racconti di Bene

by Mauro 17. giugno 2012 17:01

    Probabilmente il nome Secondigliano deriva da un’antica famiglia romana a cui appartenevano quei latifondi o forse il nome deriva dai Colli Secondilli che attorniano Napoli. Certo è che di quel borgo medievale prevalentemente dedito a masserie per la produzione di colture tipiche, oggi rimane ben poco  considerato che, a partire dagli anni ’60, l’Amministrazione comunale ha pensato bene di destinare quel luogo all'edilizia popolare.

      Il dictatus politico piovuto dall’alto ha trasformato quella immensa e fertile campagna in una landa di cemento armato dimenticando di creare appositi luoghi di aggregazione, così come spazi commerciali in cui si muove l’ordinaria vita di un quartiere. Malgrado le sperequazioni economiche che hanno indotto una sorta di ghettizzazione sociale, molti che vivono in quel luogo continuano a mostrare il colore ed il calore propri della nobiltà umana.  Porto con me il profondo senso di accoglienza familiare e di umanità che ho sperimentato, proprio lì, nei giorni passati.
     Rimango attonito nel constatare quanti luoghi comuni e superficiali generalizzazioni sovrastano la nostra “cultura nazionale”. Ci sono persone, famiglie, popoli interi, che anche a migliaia di chilometri a motivo della loro inflessione di voce oggi continuano a scorgere un immediato feedback  sul volto dell’interlocutore che sembra esprimere un manifesto disappunto a motivo dell’origine della persona che sta lì a parlare. Quante volte anch’io mi sono ritrovato a percepire il pregiudizio di chi scorgendo i miei natali meridionali si sentiva autorizzato a sommari soliloqui. Eppure il carico di umanità che ho trovato da Scampia a Portici è proprio raro ai nostri giorni, tempo in cui il modello imperante è quello dell’individualismo piuttosto che della cultura dell’accoglienza e della solidarietà. Promuovere Cultura è ben altra cosa ed impone una sinergia in cui le politiche sociali partono dalle persone prima che dal risolvere “problemi”. More...

Nutrire per nutrirsi: questione di vita

by Mauro 10. giugno 2012 16:42

      Quella che oggi i cristiani celebrano, solennità del Corpus Domini, è per eccellenza la festa della relazione. Si, il culto eucaristico ci parla della relazione con Dio quale paradigma fondante di ogni relazione umana.
      La possibilità di so-stare con Dio significa permettersi un incontro, accogliere la presenza dell’altro ed accettare che, pertanto, si stia sullo stesso piano orizzontale.
       Certo può sembrare una considerazione scandalosa, pensare a Dio su di un piano orizzontale e non verticale eppure è questo il nuovo orizzonte  realizzatosi con l’incarnazione.  Equivale ad entrare in una sorta di rivoluzione copernicana, ricordare quando l’essere umano pensava di trovarsi in un pianeta che fosse al centro dell’universo e dopo con grande meraviglia ha scoperto che stava in uno dei tanti pianeti che girano attorno ad una delle tante stelle dell’universo?
    Qualcosa di analogo accade nell’accostarsi all’esperienza dell’incarnazione. L’essere umano non ha da guardare più, esclusivamente, in alto per trovare Dio. Proprio Lui non accetta l’idealizzazione che, implicitamente, equivarrebbe ad una svalutazione di ciò che è terreno. Porsi su di un piano simmetrico significa dovere imparare la legge della simmetria che riconosce entrambi gli interlocutori senza possibilità di idealizzazione o svalutazione, un Incontro a tu per tu. More...

Mds annunziatori di Pace

by Mauro 27. maggio 2012 10:23

    Affascina seguire i più di cento Mds impegnati nel prepararsi all'Evento estivo attraverso incontri di formazione, condivisione con il territorio ed iniziative varie da incastrare con i loro impegni di vita quotidiana.

     Torneranno giorno 1 e 2 giugno a Termini Imerese per una due giorni di fraternità. Nel mentre proponiamo un itinerario di riflessione in questo giorno di Pentecoste che vuole offrire l'opportunità di riflettere sulla propria mission di strada.

    Il Mds si pone quale messaggero di pace, portatore di una Pace che cerca di scoprire giorno dopo giorno. Ma di quale pace stiamo parlando? Bisogna sfatare un equivoco di fondo: credere di trovare pace quando non ci sono problemi nella propria vita, o fare dipendere la propria pace dagli altri.
    No, la pax cristiana è ben altra cosa: non si tratta di quieto vivere, questo equivarrebbe ad individualismo, non si tratta di predicare il culto per l’atarassia, l’imperturbabilità di fronte alle situazioni. Portatore di pace non è neanche chi reagisce con pazienza di fronte alle ingiurie altrui, per vivere ciò basterebbe essere indifferenti di fronte agli altri e alla vita che ci circonda. È ben altra cosa il frutto della pace a cui fa riferimento la Scrittura.
       «Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi»  (Gv 14,27) Così parla Gesù ai suoi discepoli, è una esperienza diversa dalla logica comune. Non si tratta della pax romana quale tregua tra due guerre, in effetti quella pace è frutto di un’azione di potere di uno nei confronti di un altro, è la vittoria su un perdente o comunque la sottomissione di chi sente di essere più debole, è una pace mantenuta con le armi e quindi una implicita minaccia: se ti ribelli ti elimino. More...

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La vita in gioco 6 Il coraggio di guardare

by Mauro 20. maggio 2012 15:09

       Ieri sera insieme ad un gruppo di giovani Mds del piccolo centro dell’agrigentino in cui attualmente vivo, mi sono trovato a riflettere sul vile attentato della mattina, quando a Brindisi le ragazze della Scuola per operatori dei Servizi sociali, intitolata a Francesca Morvillo e al marito Giovanni Falcone, sono state devastate dall’esplosione di una bomba.  
        Sebbene non sia ancora chiara la matrice del vile attentato certo è che  viene dettato dalla follia umana, dalla falsa convinzione che la violenza possa far ottenere qualcosa. È ancora nitido in molti di noi il ricordo delle bombe che negli anni ’90 hanno ferito la nostra Palermo. Da lì un grido di riscatto e di riscoperta della nostra identità si è alzato non solo dall’intera isola ma ha toccato tutte le regioni d’Italia e la carovana della legalità che in questi giorni sta attraversando tutta Italia per arrivare il 23 a Palermo ne è un indicativo segno.
       Questa riflessione ha una risonanza ulteriore oggi, Domenica in cui la comunità cattolica celebra la solennità dell’Ascensione.  Un evento che aiuta a trovare direzione, a riscoprire come guardare il mistero della vita. Il Dio cristiano mostra una straordinaria pedagogia sino alla fine, ora dice ai suoi di non rimanere a guardare in cielo. Al mattino di Pasqua l’indicazione era stata quella di non stare a cercare, guardare, tra i morti colui che è vivente, e ora mentre ascende al cielo dice “io rimango con voi”.
       Sembrerebbe paradossale : mentre si volge lo sguardo verso una tomba Lui dice di essere il vivente, e mentre parte dice di rimanere in mezzo a noi . Eppure è questo atteggiamento che permette all’essere umano di riconoscersi adulto, è una indicazione,  un orientamento volto alla adultità.
        Ma cerchiamo di comprendere più da vicino: al momento dell’ascensione Gesù benedice i discepoli, la benedizione è proprio il segno della trasmissione, della consegna della propria identità. Nella Scrittura è il morente a benedire chi resta in vita, i figli ricevono la benedizione dai padri, i re benedicono i successori prima di lasciare il trono, i profeti i loro discepoli che iniziano il ministero. Viene trasmessa l’identità, l’eredità, il ministero, il nome e con esso la gloria. Il nome indica l’identità, esprime chi un uomo è, di cosa vive, e la gloria ne indica il valore, il peso specifico. Dio si fa da parte, non rimane in modo paternalista, cioè con atteggiamento di benevola superiorità e di esibita sollecitudine verso il figlio che implicitamente viene ritenuto incapace. More...

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La Vita in gioco 4 Media e minori: come prevenire ed affrontare i rischi?

by Mauro 7. maggio 2012 14:17

        Mercoledì 9 maggio alle ore 21.00 nuovo appuntamento del Laboratorio on line “animatori cultura e comunicazione” sul tema “Media e minori: come prevenire e come affrontare i rischi?”
          Il nuovo incontro sarà tenuto da don Fortunato Di Noto, sacerdote siciliano impegnato da anni a tutela dei minori ed in particolare contro la pedofilia via Internet.

         Afferma don Fortunato che “nell’ambito dell’emergenza educativa, pur essendo meravigliosi i mezzi di comunicazione, tra le maglie s’annidano pericoli per i minori. Emerge che i ‘nativi digitali’, i bambini e i ragazzi, sono più avanti dei ‘nativi cartacei’, gli adulti. È necessario, quindi, fare un percorso per giungere a un patto educativo, innovativo e di grande responsabilità, tra le due generazioni”.
       Con tutti i MdS ci ritroveremo mercoledì 9 maggio alle 21 connessi all’indirizzo www.copercom.it.
        Suggeriamo là dove è possibile di organizzarsi per zone. A San Giovanni Gemini il Laboratorio si terrà nel salone internet point del Convento Cappuccini, invitiamo anche i Missionari di Castronovo, Lercara e Casteltermini, ad essere presenti per condividere anche il confronto che seguirà alla trasmissione.

         Mds connettiti!

 

La Vita in gioco 3 So-stare con l'altro per imparare a So-stare con me stesso

by Mauro 6. maggio 2012 13:56

          So-stare con se stessi è un principio basilare per imparare a so-stare con gli altri, le due traiettorie relazionali si influenzano reciprocamente, infatti impariamo a rapportarci con noi stessi in base al rispecchiamento che ci danno gli altri, ed apprendiamo ad ascoltare e comprendere gli altri in base all’ascolto di noi stessi.

          Conosco per esperienza le spinte ed i ritmi sempre più accellerati del nostro oggi, e di come possiamo essere travolti dalla frenesia del "poter fare tanto" considerati i moderni mezzi di comunicazione e di trasporto. Come una sottesa parvenza di onnipotenza che vorrebbe illudere l'umana specie, dimentica del suo limite.    

          Chi si riconosce in verità, senza timore di guardare la propria fragilità e ferite allora può prendersi cura degli altri, utilizzare la delicatezza opportuna nell’accogliere la vita altrui senza sommarie svalutazioni. More...

La Vita in Gioco 1

by Mauro 29. aprile 2012 19:00

       Con questo post diamo inizio al ciclo di incontri LA VITA IN GIOCO. Appuntamenti  formativi on-line volti alla riflessione-confronto per tutti i Missionari di strada in preparazione alla prossima Missione estiva che si terrà a Termini Imerese dal 5 al 12 agosto.

       Un itinerario che avrà come pro-vocazione il Vangelo proposto nella Domenica, così come la lettura dei fenomeni che attraversano la nostra vita ed in particolare il nostro territorio. Aree tematiche differenti, che ci permetteranno di confrontarci con il nostro Oggi e di preparaci alla Missione che non è soltanto un’animazione ma un modo per creare Contesti di comunione e di riflessione partecipata. Pertanto ci prepareremo alla Missione estiva riflettendo insieme sugli accadimenti della vita e faremo strada condividendo i nostri punti di vista e le nostre proposte per essere agenti di cambiamento e di fattiva presenza sociale.
           Questo primo incontro trae spunto dalla metafora del bel pastore che il Vangelo di questa domenica (Gv 10, 11-18) ci propone. L’immagine   risponde al bisogno profondo che ogni essere umano porta dentro: il bisogno di relazioni autentiche, vere e non di convenienza, fondate sull’amore per sempre e non sul breve termine. E' il bisogno di Unicità e di Appartenenza ad essere in gioco.
          Le ferite più profonde sono proprio quelle che scaturiscono dai legami spezzati, dal mancato riconoscimento/rifiuto dell’altro. E questo è ancora più doloroso se accade quando c’è bisogno di un appoggio, di un sostegno da parte dell’altro a motivo della propria fragilità. More...

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La vertigine... è voglia di volare! Termini Imerese accoglie la Missione estiva 2012

by Mauro 28. aprile 2012 16:41

          “La fiducia nella bellezza interiore di ogni persona è al centro del processo che ci rende pienamente umani. Quando cominciamo a giudicare e a condannare gli altri, invece di accettarli come sono, con la loro bellezza spesso nascosta e le loro debolezze spesso palesi, impoveriamo la vita invece di arricchirla. Appena cominciamo a rivelare a qualcuno la nostra fiducia in lui, la sua bellezza nascosta comincia ad affiorare, a divenire visibile”.

         Questa citazione tratta dal testo Abbracciamo la nostra umanità, di Jean Vanier, esprime il senso della animazione di strada che dal 2004 promuoviamo insieme ad un centinaio di giovani volontari dell’Associazione Camminare Insieme.
         La fraternità itinerante dei giovani francescani, dopo avere animato le piazze di oltre venti Comuni della Sicilia Occidentale, da diversi anni dedica un’intera settimana ad un litorale dove si incontrano le famiglie che ivi abitano, in un tempo favorevole alla sosta e all’ascolto, all’incontro e all’accoglienza, alla conoscenza e alla riscoperta del valore della propria vita. 
         Termini Imerese accoglierà la Missione di strada 2012. Un evento che i Missionari di strada hanno già realizzato in diverse prestigiose località balneari della nostra Sicilia: Tre Fontane nel 2008, Marinella di Selinunte nel 2009, Terrasini nel 2010 e San Leone nel 2011. More...

Dare cittadinanza ai giovani

by Mauro 21. aprile 2012 15:43

Martedì 1 maggio torna in piazza la fraternità dei Missionari di strada questa volta a Palma di Montechiaro, comune dell’agrigentino. L’evento di animazione di strada si inserirà nel contesto della giovaninfesta organizzata dal Servizio di pastorale giovanile della Diocesi di Agrigento.
      Approfittiamo di questa occasione per continuare la nostra riflessione sul senso della Educativa di strada che ci porta ad incontrare i giovani e gli adolescenti nei contesti informali quali le piazze o le spiagge delle città siciliane.
      Alla base dell’incontro che porta all’animazione sta un atteggiamento di fondo: quello della fiducia nella persona, del riconoscimento reciproco, dell’interesse all’altro. Un incontro che avviene a tu per tu con i singoli o con il gruppo a seconda delle occasioni, e caratterizzato dall’ascolto.

       Nel corso della nostra esperienza abbiamo avvertito il limite di percorsi a favore dei giovani, volti alla prevenzione dei singoli disagi o rischi, come ad esempio le campagne di sensibilizzazione contro le dipendenze. In realtà molte di questi progetti si rivelano pro-vocatori di risultati opposti, come a diventare fonte di conoscenza per "iniziare" il giovane ad esperienze di trasgressione, così come sono socialmente etichettate. More...

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