I primi 1000 giorni

by Mauro 25. aprile 2019 10:18

       A Danisinni la sfida educativa è diventata rigenerazione urbana, in quanto, sfida sociale. Da anni la Comunità dell'antico rione, che ha trovato nella parrocchia Sant'Agnese il suo unico presidio sociale, riflette e al contempo si sbraccia per promuovere buone prassi di cura e di riscatto dei luoghi mettendoli a servizio della popolazione locale.

       Un graduale intervento di rammendo che ha coinvolto fabbricati che giacevano ammalorati e, ultimamente, un fondo in cui i volontari di Sant'Agnese hanno realizzato una fattoria urbana condividendo competenze e lavoro quotidiano fino a tassarsi per acquistare il necessario per l'attuazione dei progetti.More...

Dal vuoto all'Amore

by Mauro 21. aprile 2019 12:34

         La questione è sull'amore. Molti hanno preso le distanze dalla fede perchè convinti che l'amore in quanto tale è impossibile. L'uomo contemporaneo ha rinunciato a credere all'amore sino alla fine e cioè alla fiducia nell'esperienza dell'amore. Questo viene colto come una menzogna, perchè determinato dal tempo e dalla perdita d'interesse, in realtà è quel che accade quando lo si riduce a passione eccitatoria perdendo il senso della relazione che genera legame ed esperienza profonda di sé e dell'altro.More...

Non è un film

by Mauro 14. aprile 2019 20:33

      Non è a lieto fine la vita di Gesù almeno se la si vede da spettatori e secondo le apparenze: il buono perde la vita e il cattivo pare avere la meglio. Gli amici tradiscono e fuggono  e nel mentre i nemici portano a compimento la loro trama di ingiustizia. Il dolore arriva ai piedi della Croce, lì i discepoli attoniti e lacerati e i crocifissori ancora più agguerriti e sadici come ad avere gusto per la sofferenza di quell'uomo sfigurato.

     Ma ecco che dietro le quinte, quando gli uni si credono vittoriosi e soddisfatti e gli altri perdenti e feriti mortalmente, arriva una Luce. Il sepolcro è vuoto e la memoria della Parola torna a dare senso ad ogni cosa. È dalla meta che si comprende la storia e dal fine che si persegue è possibile discernere l'esistenza di una persona.More...

Riconoscere è più che vedere

by Mauro 7. aprile 2019 15:46

         Siamo abituati ad assistere a continue battaglie ideologiche dalla politica alla religione, dall'economia alla medicina, battaglie che sovente denunciano una mancanza di visione e di reale progetto.

        La contrapposizione pretestuosa, in quei casi, viene ad impedire l'evoluzione delle questioni e ciascuno pare trovare appagamento nel sentirsi vincitore dialettico sull'altro.

           Realizzare un quartiere dormitorio così come abbattere un asilo per fare una piazza al suo posto dice che manca una visione d'insieme che coniughi benessere umano e custodia dell'ambiente, qualità di vita e bellezza, ripercussioni sociali di ogni luogo abitato o espropriato.

Questo anche perchè i criteri di funzionalità non sempre corrispondono al reale beneficio, si pensi allo stile dell' “usa e getta” che nell'immediato ha una parvenza di praticità ma a lungo andare produce disastri ambienali e, dunque, umani.

In simile scenario il nostro tempo ha bisogno di recuperare il tratto fraterno, dove l'altro non è più considerato un nemico con cui competere o da usare, ma una risorsa con la quale evolversi. È solo così che il confronto dialettico e la possibilità di critica diventano fucina creativa e le relazioni umane fungono da ponte per costruire bene comune.More...

Restare testimoni

by Mauro 31. marzo 2019 17:52

       L'umanità contemporanea ritiene di non avere più bisogno di dare senso alle cose e all'esistenza personale. In nome della libertà intesa come individualismo autogenerante abbiamo smarrito l'educazione alla speranza, abbiamo spento il diritto al futuro.

    L'altro inteso come ostacolo alla propria realizzazione è un'idea ricorrente per la nostra società, sintomo di una dilagata deresponsabilizzazione. Alibi a difesa del proprio egocentrismo che vorrebbe custodire un'immagine di sé perfetta, impermeabile a critiche e a richieste di autenticità.More...

Anche tu cambi canale?

by Mauro 24. marzo 2019 09:39

       Non è più possibile cambiare canale. Il tempo che scorre ci interpella e non possiamo fare finta di niente come se fosse possibile eludere il tempo. I fatti quotidiani chiedono risposte oggi, perchè nel mentre qualcuno paga il prezzo dell'indifferenza altrui.

      Abbiamo bisogno di entrare nella concretezza dei fatti per riuscire a trovare la nostra missione di vita e cioè quel che è nostra responsabilità. Quanta astrazione o discorsi preconfezionati mantiene l'individuo in uno stato di sospensione senza alcuna scelta, per discernere è necessario calarsi nella storia e nell'umanità che la attraversa e solo lì sarà possibile cogliere il da farsi.More...

L'osare della fede

by Mauro 24. marzo 2019 08:21

     Era il 24 marzo 1980, don Oscar Romero come sua consuetudine stava celebrando Messa nella cappella dell'ospedale oncologico dove aveva la sua dimora. Lui era il pastore di El Salvador, ascoltava la sofferenza degli ultimi, dei bambini mandati dall'esercito nei campi minati per aprire nuove piste a prezzo del proprio sangue.

    Lui ebbe il coraggio di denunciare la violenza dei potenti, da una parte il governo che ordinava l'uccisione dei contadini e dei bambini e dall'altra i gruppi di rivoltosi armati che pretendevano di riscattare la giustizia utilizzando le stesse armi degli oppressori.More...

Custodi di giustizia

by Mauro 19. marzo 2019 21:18

     La  crisi di paternità dei nostri giorni si evince non soltanto dalla labilità dei rapporti umani, legami a tempo o condizionati dall’interesse di turno, ma anche dalla mancanza di direzione. Sempre più persone rimangono avvitate nel vortice di ambizioni e di passioni alla ricerca di continuo godimento e potere senza, però, reale appagamento.

Il padre con il suo quotidiano faticare, piuttosto, mostra una direzione e, al contempo, pone un limite. L’assunzione di responsabilità, infatti, lo mantiene nella scelta rinunciando a tutti gli innumerevoli mondi possibili. La crisi della paternità, dunque, la troviamo espressa nell’eterna sospensione in cui molti cadono, un continuo procrastinare  le decisioni centrali della propria esistenza.

La Comunità di Danisinni in occasione della festa di San Giuseppe si è fermata a riflettere sull’assunzione di questa responsabilità che nella figura dello sposo di Maria assume la connotazione di custodia e di giustizia.More...

La visione è oltre le apparenze

by Mauro 17. marzo 2019 14:59

     Abbiamo bisogno di un punto di vista esterno per leggere la storia, abbiamo bisogno di fiducia per andare oltre le apparenze. L'esistenza personale si sottrae da ogni sorta di calcolo, la vita tradisce quel che si era meticolosamente preventivato. Ciascuno sperimenta tempi di oscurità ossia di crisi entro i quali non è ben chiaro dove andare o da che parte stare. Sono momenti di epocale importanza perchè dalla decisione che proprio in quelle circostanze viene presa dipenderà la direzione del proprio viaggio.

       Si tratta di esperienze all'interno delle quali ci si potrebbe confondere, abbattersi e ripiegarsi su se stessi cercando altrove “garanzie” di vita. Dalla parola che si lascia risuonare proprio in quei momenti, dunque, dipende l'esito della propria esistenza.More...

La battaglia è sul piano identitario

by Mauro 10. marzo 2019 15:35

        L'esistenza rimane mistero per tutti, aldilà del credo e delle aspettative ogni essere umano è immerso nel tempo della vita. Questa connotazione rende il cammino umano affascinante, incomprensibile e, proprio per questo, da scoprire ogni giorno. Ciò è possibile quando si è capaci di sosta e di ascolto, sguardo che va oltre le apparenze. Altrimenti i giorni finirebbero per essere frenesia o tedio, ed è quel che accade a tanti.

          Moltitudini di genti hanno fatto della loro vita una continua corsa per prendere ed accumulare o per riempire il tempo di cose da fare alla ricerca dell'elisir perfetto. Altri sono caduti nella dilatazione del tempo dove tutto viene colto come eternità, dove l'attesa diventa insostenibile e bisogna anestizzarla ad ogni costo. È così che si immergono in un sonno profondo, quello depressivo, che spesso è segnato dalle fughe alienanti come l'alcool o altri espedienti che permettano di non sentire.  In entrambi i casi l'altro non è amico ed è colto ora come rivale con cui competere oppure come persona da invidiare o di cui essere gelosi.More...

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