Tempo di Avvento per restare umani

by Mauro 9. dicembre 2018 08:52

  Ci sono eventi che spiazzano perchè non programmati, fatti imprevedibili che destano meraviglia e il relativo bisogno di ripensare la propria esistena. Sembra che l'agire di Dio nella Scrittura venga puntualmente descritto in questi termini,  il Suo ingresso nella storia dell'umanità rompe lo schema linerare di causa ed effetto in quanto introduce la categoria della “possibilità”. È la logica della misericordia che non si lascia fermare dal peccato dell'uomo cadendo in una sorta di retribuzione a seconda delle prestazioni ottenute. Dio è molto di più dell'agire umano eppure tesse la sua opera attraverso la risposta dell'uomo!More...

Ogni cosa ha la sua stagione

by Mauro 2. dicembre 2018 08:34

      L'esistenza umana scorre sul piano della imprevedibilità. Se da un lato possiamo provare a misurare il tempo mai arriveremo a controllarlo o fermarlo. A ciascuno è dato di vivere e di essere nel tempo, e proprio per questo non è appropriata l'espressione “non ho tempo” in quanto il tempo non lo possediamo affatto!

       La spiritualità cristiana offre un criterio per stare nel tempo, vigilando perchè altrimenti si potrebbe essere portati da una parte o dall'altra a seconda delle spinte di turno ma senza consapevolezza, dunque in balìa delle mode del momento.More...

Fede è tenersi

by Mauro 28. novembre 2018 20:02

       Nel cammino quotidiano abbiamo bisogno di scoprire quale relazione regge la nostra esistenza e su cosa poggiare ogni cosa per continuare a camminare. Abbiamo bisogno di venire fuori da rapporti schiavizzanti, da relazioni di dipendenza che impediscono l'ascolto ed il desiderio proprio della fede.

        La fede, infatti, è desiderio. Ben altra cosa sono i rapporti basati sulla brama di conoscere per possedere l'altro, come se questo fosse davvero possibile!

        La fede è intuizione, apertura al mistero, riconoscimento che ogni cosa nella sua essenza è indicibile e di fronte alla presenza di Dio occorre semplicemente tacere.

      La fede scaturisce dall'ascolto, dal fare spazio dentro di sé affinchè la presenza dell'Altissimo possa trovare una breccia per raccontarsi.More...

Apparire o esserci

by Mauro 25. novembre 2018 08:16

    La testimonianza di vita non è frutto di una dimostrazione, non emerge dal dovere giustificare quel che si è ma è l'espressione epifanica di un'esistenza, di un modo di stare nelle questioni quotidiane, una postura che orienta il cammino di una persona.

Non si tratta di convincere i propri interlocutori, dunque, ma di rivelare quel che si è anche se questo tradisce l'aspettativa altrui.

    In genere assistiamo, piuttosto, a scene di ordinaria affermazione attraverso l'aggressione verbale, l'esibizione della propria immagine e del potere legato ad essa. Palcoscenici di prepotenze che vorrebbero soggiogare il prossimo o isolarlo perchè magari ha un pensiero differente o una storia diversa dalla propria.More...

L'ecologia del tempo

by Mauro 18. novembre 2018 07:49

     Viviamo giorni senza tempo, stagioni senza nome, come a dire che camminiamo stando in area di sosta. È l'esperienza che abbiamo nell'era della postmodernità quando il possesso dei beni di consumo è assunto a meta della propria vita. L'avere non è più strumentale a raggiungere una meta, anzi, la materia da possedere  diventa sempre più il fine da perseguire.

     Il web ha aperto una finestra sul mondo e da allora non siamo più gli stessi. Resi capaci di affacciarci in ogni luogo ed in ogni tempo abbiamo iniziato ad esplorare vorticosamente i luoghi, l'umanità e la sua storia avendo la parvenza di conoscere. Ma quando tutto è diventato a portata di click, di fatto, abbiamo perso lo stupore, la capacità di lasciarsi affascinare dalle cose, abbiamo perso il senso del tempo che ci prepara all'incontro e, dunque, alla conoscenza relazionale. More...

La logica delle conseguenze

by Mauro 11. novembre 2018 09:44

      Ci sono slogan esistenziali che vorrebbero nutrire l'essere umano propinandogli l'elisir di piena felicità. Modelli di bellezza, performance eccellenti, capacità straordinarie di affermazione con redditti da capogiro sono offerti alle nuove generazioni quali esempi di successo.

        Fondare la propria esistenza sull'immagine di fatto isola e induce a costruire una maschera per manifestare quel che, in realtà, non si è. La logica delle apparenze non lascia adito a critiche, l'altro è ammesso solo se compiacente e malleabile.More...

Dal ruolo di vittima al legame gratuito

by Mauro 7. novembre 2018 20:56

       Dall'esperienza della mancata onnipotenza, quando ciascuno scopre di essere limitato, nasce la vergogna per la propria nudità e per il proprio essere vulnerabili. L'essere umano, a quel punto, cerca di nascondersi ed utilizza strategie diverse. Assumere il ruolo di vittima è un modo per trasformare la propria vulnerabilità in riconoscimento cioè opportunità per ottenere, comunque, un nutrimento ossia una sorta di risarcimento.

        Tutti noi abbiamo esperienza di ragazzi che quando vengono confrontati su qualcosa, ad esempio lo strappo di un vestito nuovo che era stato loro consegnato con tante raccomandazioni, cominciano a fare le vittime come a volere dimostrare la propria innocenza e a rivendicare un torto subito. O, ancora, quando dei giovani trentenni rivendicano soldi e riconoscimento dai propri genitori rinfacciando quanto hanno vissuto da bambini e, così facendo, non si assumono la responsabilità del loro essere adulti di fronte alle questioni della vita. Vittime del passato sono, così, giustificati nel presente.More...

Disobbedienza civile versus disattenzione civile

by Mauro 14. ottobre 2018 09:02

   “Disattenzione civile”, così viene chiamato il formalismo dei nostri giorni dove il rispetto reciproco e lo scorrere su binari paralleli fa incrociare le persone, anche tutti i giorni, senza mai incontrarsi.

Sostare e interessarsi per la vita dell'interlocutore a prescindere dal lavoro o dagli impegni che assolve è considerato eccessivo, un'invasività da contenere ed evitare.More...

I muri non difendono

by Mauro 30. settembre 2018 14:21

     Recupero una affermazione di Carl Gustav Jung che mi sembra significativa per introdurre al tema di questa domenica: “Come l'individuo non è assolutamente un essere unico e separato dagli altri, ma è anche un essere sociale, così la psiche umana non è un fenomeno chiuso in sé e meramente individuale, ma è anche un fenomeno collettivo”.

     La logica dell'opposizione che trova espressione, in questi giorni, in ripetuti atti discriminatori tradisce un presupposto opposto e cioè la pretesa umana di autoaffermazione attraverso il dominio sull'altro. More...

Dalla vendetta alle Emozioni...

by Mauro 9. settembre 2018 09:43

    La vendetta vorrebbe avere la pretesa di colmare il vuoto procurato dalla ferita. Rinunciare alla violenza, all'aggressione sull'altro, abbisogna di una via nuova ossia di un'apertura che permetta di esprimere la vita, altrimenti, imprigionata dal dolore o dalle emozioni che seguono l'offesa ricevuta.

    Conosciamo bene quanto spargimento di sangue ha procurato la lotta intestina tra faide avverse nella nostra terra siciliana e, ricordo ancora, quanto preziosa fosse l'opera di mediazione per la pace tra i fis albanesi che vedeva, nei villaggi, molteplici famiglie prigioniere perchè “sotto vendetta” e a rischio di gjakmarrja (“presa di sangue”), così come sanciva il kanun di Lekë Dukagjini.

   La vendetta, in realtà, non pacifica interiormente, porta solo inimicizia ed avvelena i propri giorni, storpia il corso della vita focalizzandolo sulla rivendicazione e l'astio nei confronti dell'altro. Ne consegue, dunque, chiusura e antagonismo, distanza ed esclusione.More...

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