Lasciare gli ormeggi per accogliere il Dono

by Mauro 26. febbraio 2020 10:45

        Per camminare abbiamo continuamente bisogno di destabilizzarci e di lasciare gli ormeggi di prima per andare oltre. È questione di fiducia il cammino e per non ridursi ad un girare vorticoso attorno a se stessi è necessario focalizzare una meta. L'esperienza cristiana scaturisce dall'essere stati chiamati alla vita, non in modo casuale, e dal procedere verso la meta che è stata rivelata da Gesù Cristo.More...

Dare precedenza senza averne diritto

by Mauro 16. febbraio 2020 09:02

       Siamo soliti pensare alla Comunità di Danisinni come ad una famiglia, un luogo spontaneo in cui ciascuno trova il suo posto senza troppi formalismi e certo senza immagini edulcorate ma interazioni e storie reali, autentiche e complesse. Uno spazio ove allenarsi per scoprire l'arte della vita, non secondo criteri di perfezione o di grandezza ma di umanità, anche la più fragile ma con la capacità di testimoniare che ogni luogo può essere abitato dalla presenza di Dio.More...

Quel che orienta

by Mauro 5. gennaio 2020 17:40

       C'è chi organizza la propria vita su una linea di rammendi come se ci si dovesse giustificare attraverso un gran da fare capace di legittimare il proprio esserci.

       C'è chi rimane attento agli sguardi altrui in attesa di un giudizio positivo da potere esibire alla propria coscienza.

       Ancora, c'è chi investe energie e tempo per ergersi al di sopra degli altri e per affermare la propria autorità  e, così, darsi valore.More...

Il Natale è disobbedienza civile

by Mauro 22. dicembre 2019 09:10

       Quel che fa notizia sembrerebbe davvero importante per l'uomo contemporaneo così abituato a postare sui social la vita privata e i successi ottenuti. Ed è vero, a nostro avviso, che il bene va raccontato proprio per un effetto di contagio frutto della testimonianza ma la crescita e i cambiamenti vanno cercati nel segreto delle cose e cioè in quel che immediatamente non appare ma perdura nel tempo. 

          In questa domenica attraverso la figura di un uomo, Giuseppe, ci viene proprio mostrasto come la  custodia nel “segreto” è la via necessaria per partecipare alla storia di Bene. Diverso da quando  usiamo la narrazione per farci ragione e affermare le nostre verità, qua diventa esemplare il tenere i ragionamenti senza rivalse cercando di custodire il prossimo.

Questo atteggiamento porta Giuseppe a meditare di licenziare Maria nel segreto, pur non comprendendo quel che sta accadendo, fa spazio interiore per ascoltare e non “resistere” alla novità di Dio.More...

Prospettiva inversa

by Mauro 13. ottobre 2019 08:16

          Quello della gratitudine è un lessico inusuale per i nostri giorni in cui la spinta narcisistica volta al culto di sé pare non lasciare spazio alla riconoscenza. Tutto è dovuto e preteso o, comunque, ottenibile ad un prezzo. Inoltre la gratitudine presuppone l'ammissione della propria fragilità e il bisogno dell'altro e cioè il non potere bastare a se stessi. Questo è inconcepibile per “l'uomo che non deve chiedere mai”.

       Secondo la logica del potere molti credono che ogni persona abbia un prezzo e cercano di trovare il punto di vulnerabilità capace di corrompere il prossimo. È la prospettiva di un certo tipo di politica, delle lobby così come della criminalità organizzata. Tale mentalità genera competizione, invidia, conquista del posto, mire che si oppongono alla gratitudine, all'accoglienza gratuita e allo stupore per il dono ricevuto.More...

Consumare per non consumarsi

by Mauro 29. settembre 2019 13:57

      Il consumismo è retto dalla paura di “consumarsi”, consumare altro da sé assume il valore di preservarsi a discapito di qualcuno!

      Si evince, oggi, un modo di vivere i rapporti umani senza una meta da perseguire. Le nuove generazioni appaiono deprivate del diritto al futuro. Rimaste schiacciate in un eterno presente dettato dalla logica dei consumi e dell' “usa e getta” alla ricerca di sempre nuovo appagamento.

      È insaziabile la fame di bisogni indotti e il principio di piacere pare regolare le scelte che, di fatto, sono subite passivamente cioè dettate da una spinta compulsiva verso l'oggetto di turno meglio pubblicizzato.More...

Megghiu riri chi sacciu...

by Mauro 24. agosto 2019 20:30

          Perchè Gesù rimanda alla porta stretta da cui è necessario passare per non rimanere fuori? Siamo nella pagina del vangelo di Luca (13, 22-30) e questa domenica il tema in questione è la salvezza, ma la domanda che viene posta è sulla quantità, quanti avranno meriti per ottonere il premio eterno. Gesù, invece, riporta l'attenzione sulla qualità dell'esistenza e, dunque, sul come arrivare alla meta attraverso una relazione.

           Il cammino verso il Cielo non è lastricato di dottrine da imparare o di buone azioni da compiere ma è retto come da una corda, la fede di ciascuno, che permette di vivere la relazione con il Maestro, l'unico che può suggerire la strada da percorrere fino a farci scoprire che Lui stesso si è fatto strada per amore nostro. La Via è Cristo, dunque, e percorrerla equivale ad approfondire l'amicizia e la relazione con Lui.More...

La ricchezza o è per tutti o non è!

by Mauro 4. agosto 2019 10:16

       Passare dalla logica di divisione a quella della comunione è la grande sfida del nostro tempo. I beni o vengono assolutizzati e quindi trattati con cupidigia, oppure vengono assunti come strumentali alla meta che si desidera raggiungere. Nel primo caso si assisterà a rapporti competitivi e a continue ferite relazionali mentre nel secondo troveremo la libertà propria della condivisione il cui principale effetto è la comunione. 

       Un passaggio basilare che fa da discrimine tra il credente in Dio e l'uomo idolatra. La società dei consumi fa del possesso il luogo della felicità, la cultura propinata dunque è quella dell'avere per essere, dell'apparire per valere, del successo ad ogni costo per realizzarsi. A volte anche i percorsi psicologici sono orientati a questo criterio di riferimento in cui la capacità di adattamento e, pertanto, di salute mentale viene equiparata alla capacità di risponderere alle performance richieste secondo questi assiomi generalizzati. E quando per spirito critico un cittadino si ribella a quella che considera una gabbia relazionale o una sterile egolatria, il rischio è quello della emarginazione o, addirittura, della diagnosi antisociale!More...

Non è questione di merito

by Mauro 2. agosto 2019 15:24

   Come può un pover'uomo destare così tanta ammirazione? Sarà forse l'idealizzazione romantica a farci tornare a Francesco d'Assisi? Non comprendiamo bene come mai, eppure la società opulenta dei nostri giorni continua a volgersi alla figura di Francesco con una sorta di ammirazione reverenziale, credenti di ogni fede e potenti di ogni dove continuano ad essere affascinati dal povero di Assisi.

Se volessimo riassumere il tratto peculiare di Francesco, approfondendo la sua vita e depurandola dall'immaginario cinematografico potremmo rintracciarlo nella sua capacità di perdono e, dunque, di misericordia.

La vita di Francesco d'Assisi ancora oggi, a distanza di ottocento anni, rimane avvincente e misteriosa in quanto rivela la profonda conoscenza di Dio che manifesta il suo essere “Trinità semplice” attraverso l'agire misericordioso. La contemplazione e l'intima esperienza che Francesco ne ebbe lo portò a chiedere al Signore e alla Madre Sua, durante una notte di profonda preghiera alla Porziuncola, il perdono per l'umanità di tutti i tempi.  

È così che, nel mentre che a Selinunte si svolge il  Google Camp in cui star dello spettacolo, dirigenti di grandi multinazionali e potenti del mondo discutono di temi di attualità e delle questioni inerenti all’evoluzione del pianeta, con tutta la Chiesa torniamo a celebrare la festa del “Perdono d'Assisi”, quale centro di ogni speranza.More...

Un'altra umanità

by Mauro 28. luglio 2019 09:45

          Qualcuno vorrebbe farci credere che il nostro è un tempo senza radici, un'epoca in cui il legame e la continuità  siano qualcosa di desueto e contrapposto alla vera libertà.

          Qualcuno vorrebbe convincerci che per la nostra felicità tutto debba essere in continua novità, fluttuante e senza stabilità.

         Qualcuno, ancora, pretende che l'interesse per l'altro debba essere segnato da criteri di convenienza e quando la persona diventa “inutile”, allora, può essere equiparata ad una cosa da gettare dopo che la si è usata.

         Piuttosto conosco un'altra umanità capace di resistere agli abbagli delle apparenze e che continua a lottare per custodire briciole di umanità in questo mondo che sente troppo anonimo e ripiegato su se stesso. È la gente che nutre il dubbio dell'illusorietà di parole dettate dal successo e dalla dimostrazione di potere.

Meraviglioso dubbio quello di chi, sebbene minacciato e schernito, continua a nutrire valori di giustizia e di solidarietà, di gratuità ed accoglienza spendendosi quotidianamente fino a pagare in prima persona pur di rimanere alla ricerca dell'altro. More...

Month List

RecentPosts