InshAllah

by Mauro 30. gennaio 2013 12:00

   

      Anno 1967,  5 - 7 giugno, forse non molti ricordano la data della guerra lampo che proprio per la breve durata fu detta “La guerra dei sei giorni”.
      In quell’occasione Israele ebbe la meglio sull’Egitto, alleatosi con la Siria e la Giordania, che in quei pochi giorni ebbe a perdere la Penisola del Sinai e la Striscia di Gaza. Anche alla Giordania e alla Siria furono sottratti dei territori in quell’occasione: Gerusalemme est e la Cisgiordania alla prima e l’Altura di Golan alla seconda.
      Fu un conflitto che coinvolse nelle trattative di pace le grandi potenze mondiali, un clima di tensione che si risolse con la cosiddetta “risoluzione 242” mediata dalle Nazioni Unite che concordava il ritiro dell’esercito israeliano dai Territori occupati e la cessazione delle reazioni terroristiche palestinesi.
      Di fatto l’accordo diplomatico si rivelò una tregua più che un vero trattato di pace, la contesa si mantenne sulla interpretazione dei “Territori occupati” da lasciare: quali? E occupati da quando? More...

Al di là del Muro

by Mauro 28. gennaio 2013 21:00

       Forse in pochi conoscono il writer di orgine inglese Banksy. Un giovane trentenne che ha attraversato tutta Europa fino ad arrivare anche qua in Palestina per comunicare attraverso l’arte di strada e veiocolare slogans di pace, di rispetto dei diritti, di solidarietà tra i popoli di questa terra, attraverso gli originali stencil, oggi famosi ed imitati in tutto il mondo (quello più comune è la "cabina telefonica inglese assassinata"). Un umorismo satirico capace di denuncia, di sosta volta alla riflessione in merito a ciò che accade sotto i nostri occhi ma, sovente, resta coperto dall’indifferenza.More...

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Sogno o Memoria?

by Mauro 27. gennaio 2013 21:00

    Giorno della Memoria per non dimenticare,
non c’è Memoria senza perdono,
non è umanamente pensabile Memoria che al contempo trama vendetta,

pensare che altri possano vivere atrocità in qualche misura simili alle proprie.
Chi è passato per simili atrocità di cui l’uomo, haimè è proprio vero, si è reso artefice,
può mostrarci un modo nuovo di vivere,
un abitare la terra senza trovare nell’altro un nemico da far soccombere ma una vita da riconoscere.
Sogno un giorno in cui tutta la Palestina potrà celebrare, in spirito di fraternità,
il Giorno della Memoria.

Imparare a leggere la propria vita

by Mauro 26. gennaio 2013 18:00

   È la prima volta che medito una pagina del Vangelo trovandomi nel luogo in cui Gesù ebbe a dire quelle parole, dove mostrò con gesti visibili quello che stava a dire. È una ricomprensione del Vangelo, la Parola che si è fatta carne.
        Nel Vangelo di questa Domenica, Lc 1,1-4; 4,14-21, Gesù rivela agli astanti come lui realizza l’opera di salvezza, ossia la sua missione.  Cioè spiega, e in questo coinvolge coloro che gli sono attorno, chi è e cosa sta compiendo.
        La precedente esperienza del battesimo nel Giordano lo aveva visto in fila con i peccatori, lì lo Spirito  lo aveva presentato agli “ultimi” del luogo come i Figlio di Dio. Ora nello Spirito INSEGNA, mostra la verità delle cose.          

        Importante sottolineare questo punto di partenza , è la Parola a guarire, ad aprire le menti ed il cuore, a permettere di progettare il bene, è Luce sui passi dell’uomo. Non si tratta tanto di rimanere a fissare la Luce-Parola ma a guardare ove camminare attraverso la sua illuminazione.More...

Nutrire il senso della vita

by Mauro 19. gennaio 2013 21:10

   Questa Domenica la Comunità cattolica viene interpellata da un passo evangelico che ricorda il sapore necessario per camminare nella vita, il gusto per stare nella propria storia senza fuggire da essa.
        Il celebre episodio delle “Nozze di Cana” (Gv 2, 1-12) ha un rimando profondo in quella che è l’esistenza umana individuale e sociale. Si tratta di mostrare con un segno eloquente il modo per abitare questa terra. E proprio di abitazione si parlava poco prima dell’episodio, i discepoli di Giovanni avevano chiesto a Gesù “Dove abiti?” ed ora Gesù sta rispondendo attraverso un gesto significativo.
       Un segno eloquente e non perché Gesù muta l’acqua in circa seicento litri di vino, gesto già in sé sorprendente ma ben poca cosa rispetto al suo significato. Gesù dice che è il fondamento dei segni, quello basilare, un segno per cui ci mostra qualcosa non immediatamente comprensibile.
       Pensiamo alla originalità di Gesù. Lui, il Maestro parte da una festa e dal vino che da ebbrezza per dire quale è la sua gloria. Un segno che mostra la gloria di Dio, cioè il suo valore, il reale peso che ha. Per mostrare la sua “gloria” Gesù sceglie una festa nuziale. More...

Torniamo a "pianificare dal basso"

by Mauro 16. gennaio 2013 12:30

        “La cultura è l’ottavo sacramento” così si esprimeva don Milani pensando al compito educativo che ha la Scuola e a come la Scuola tradizionale sovente si riduceva ad essere  “un ospedale che cura i sani e respinge i malati”.
        Più volte ho sentito ripetere a Sarina Ingrassia nel centro educativo “Il Quartiere” a Monreale, “nella Scuola non c’è spazio per i nostri ragazzi”. La casa di Sarina da quarant’anni trasformata in luogo di accoglienza per i ragazzi che non avevano, al ritorno da Scuola, un luogo ove mangiare e dove potere studiare e soprattutto trovare rapporti umani, così come la Scuola di Barbiana, viene a denunciare la grave emarginazione sociale a cui si va incontro.
         La profonda azione di denuncia che negli anni ’50 Danilo Dolci portò avanti a Palermo ed in tutta la Provincia, ancora oggi abbisogna di risposte concrete, di uno scendere a contatto con le questioni della gente per trovare non “soluzioni” fittizie ma percorsi da condividere. Vie di partecipazione sociale ove a ciascuno è data la possibilità di contribuire alla crescita personale e comunitaria. Il “Centro  Studi ed Iniziative” a Partinico proponeva appunto una pianificazione dal basso.
         È paradossale vedere come l’emarginazione delle fasce di popolazione più disagiate viene eretta a “sistema” da una politica che già attraverso la sua progettualità interviene sui problemi sociali attraverso proposte formali e non di contenuto. More...

Prossimo è Amare (2)

by Mauro 14. gennaio 2013 23:00

    Francesco di Assisi piangerà perché “l’Amore non è amato” è proprio questa profonda esperienza di comunione che diventa gioire e patire con e per l’altro.

     Nasce una comunione nell’amore che nella Deus Caritas est viene espressa con l’immagine delle nuzialità, l’Alleanza tra Dio e l’uomo: “L'eros di Dio per l'uomo — come abbiamo detto — è insieme totalmente agape. Non soltanto perché viene donato del tutto gratuitamente, senza alcun merito precedente, ma anche perché è amore che perdona. More...

Sicilia, un Volto da scoprire

by Mauro 9. gennaio 2013 18:00

         

 "La lotta alla mafia… non deve essere soltanto

una distaccata opera di repressione,

      ma un movimento culturale e morale, anche religioso, che coinvolga tutti,

      che tutti abitui a sentire la bellezza del fresco profumo di libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale,

      della indifferenza, della contiguità e, quindi, della complicità"

 

Paolo Emanuele Borsellino

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E' ora di rispondere

by Mauro 8. gennaio 2013 22:00

      Sono trascorsi vent’anni dall’efferato omicidio di Beppe Alfano a Barcellona Pozzo di Gotto.

       Il cronista de “La Sicilia” ucciso perché scriveva, scriveva raccontando i fatti che attraversavano la sua città mentre in tanti facevan finta di niente. Scrive Sonia, la figlia, nel suo libro “La zona d’ombra” di come l’omicidio fosse già stato annunziato, un’offerta in denaro per non scrivere più sull’Aias altrimenti … 

       Il resto è cronaca dei rotocalchi, lui chiaramente non ha accettato di vendersi, tacere avrebbe comportato, comunque, il morire. L’associazione di assistenza ai disabili di Milazzo era stata oggetto di diversi articoli firmati da Beppe, insieme ad altre denunce riferiti agli illeciti di Cosa nostra, nel mentre che proprio a Barcellona il latitante Nitto Santapaola aveva il suo rifugio. Il mandante, il boss Giuseppe Gulotti, faceva parte di un circolo culturale ove v’erano anche personaggi di spicco della politica e dell’imprenditoria locale. More...

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2013 Tempo nuovo

by Mauro 1. gennaio 2013 22:30

      Penso al 2013 come ad un anno decisivo per affrontare l’emergenza sociale del nostro Paese. Un giorno Martin Luther King ebbe a dire che La vera misura di un uomo non si vede nei suoi momenti di comodità e di convenienza, bensì tutte quelle volte in cui affronta le controversie e le sfide.
       Il punto è COME affrontare quanto mette in crisi la nostra vita, ciò che è più caro a partire dalla propria dignità di esseri umani.

       Una certa corrente socio-politica ha preteso affrontare la questione sociale proponendo una “cultura” dell’apparenza fondata sul potere economico, oggi a mio avviso è tempo di una inversione di tendenza. Restituire verità alla vita significa ripartire dal proprio limite, dal riconoscere la fragilità dell’esistenza umana e da questa avviare processi di condivisione e di comunione.
        È tempo che venga meno l’azione politica di chi rimane spettatore della vita pur consapevole che il frutto dei propri discorsi ricade sulle spalle altrui e, certo, non sulle proprie tasche.

        È tempo di sporcarsi le mani e, tornare, a perderci qualcosa per amore altrui. È tempo di cambiamento e, così come di tutte le cose, ogni cambiamento ha un prezzo.More...

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