Laboratorio di vita quale spazio per sentirsi e pensarsi

by Mauro 13. luglio 2014 20:35

        È così che abbiamo concluso il Laboratorio di questa stagione estiva, con l’appellativo Rainbum il gruppo dei giovanissimi si è lasciato attraversare, fluidamente (rain), dai contenuti che man mano emergevano durante le giornate ed è arrivato ad esprimere (bum) il proprio potenziale creativo integrando nuovi aspetti di sé che nell’arco della settimana sono emersi.
          Il Laboratorio di vita ha la caratteristica del work in progress ove l’allenamento alla spontaneità è già un pre-requisito dell’equipe di conduzione che, in tal modo, rimane aperta alla sintonizzazione con il gruppo.
           Il percorso di esplorazione, infatti, si snoda attraverso la base relazionale che il gruppo crea a partire dai primissimi momenti in cui lo spazio di gioco, definito quale cerchio d’interazione all’interno del quale vale il riconoscersi a vicenda, assume la valenza simbolica di contenimento/contenitore di racconti di vita.
         Ogni adolescente trova così uno spazio privilegiato per esplorare e recuperare l’equilibrio dinamico tra mondo interno e mondo esterno, si permette cioè di esprimere e condividere i propri vissuti accogliendo le restituzioni degli altri.
         Il confronto con il Vangelo offre la pro-vocazione di partenza, per avviare l’ascolto di sé e l’entrare in relazione. E, secondo il metodo psicodrammatico, il gruppo viene accompagnato in un continuo alternarsi di momenti individuali e gruppali, tempi di messa in gioco e di integrazione.More...

Laboratorio "Io può!"

by Mauro 8. luglio 2014 12:01

         È questa esclamazione che è risuonata stamane dopo la prima officina creativa della giornata: “Io può”  ha esclamato una delle ragazze del Laboratorio dopo aver colto che nella vita la differenza non è tra chi ha e chi non ha talenti, ma tra chi si pensa senza e chi si mette in cammino per scoprirsi.
        La scoperta dei propri talenti è la proposta di oggi, partiti dall’atteggiamento di meraviglia verso se stessi e il mondo che li circonda, i giovanissimi si soffermano ora sulla ri-scoperta di se stessi.
       Se l’apertura allo stupore è la condizione basilare per entrare nella vita, la possibilità di scoprirsi, in modo unico ed originale, è il modo di stare nel proprio quotidiano!
      Come mai lo stare in ricerca tipico della prima gioventù a volte lo troviamo inibito, rallentato o addirittura spento?More...

Laboratorio di vita 2014

by Mauro 3. luglio 2014 19:28

    

        Laboratorio adolescenti meno tre. È iniziato il conto alla rovescia per l’inizio del Laboratorio di vita che dal 2004 organizziamo a Termini Imerese per accompagnare gli adolescenti a tuffarsi nella vita evitando le panciate…
         Tra desiderio di immersione e timore di essere visti la vita adolescenziale è potenzialità massima e al contempo disorientamento, come a contattare i molteplici ed impetuosi sogni senza però cogliere appieno il proprio!
         Un giorno John Andrew Holmes ebbe a dire:  “Un bambino entra nella tua casa e per i successivi vent'anni fa un tale frastuono che riesci a malapena a sopportarlo. Poi il figlio se ne va, lasciando la casa così silenziosa che pensi di essere sul punto di impazzire.”
    Questo intreccio relazionale, adolescente e mondo familiare/adulto, è la bussola da mantenere per l’Educatore che si propone un percorso laboratoriale per adolescenti.More...

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La bellezza di educare

by Mauro 31. marzo 2014 18:40

       È questo il titolo dell’incontro che ho condiviso ieri pomeriggio con un gruppo di famiglie a Valderice. La bellezza di educare è una frase accattivante, mi chiedo quale sia la differenza con l'Educare alla bellezza.
       Il focus si sposta dalla bellezza quale meta, alla bellezza quale stato necessario per l’agire educativo.

          Inizio dal fare memoria, ho bisogno di recuperare esperienze che hanno nutrito il mio essere educatore, e che sostengono il mio agire, oggi, nel nostro contesto socio-culturale; e mi chiedo: sono ancora capace di stupore?More...

Chiara Corbella, la vita è un dono aperto all’eternità

by Mauro 24. febbraio 2014 06:00

          Quella di Chiara Corbella e della sua famiglia è una storia da conoscere, e non tanto per l’eroicità di vita che vorrebbe, da alcuni, essere eretta a modello disincarnato a cui aspirare , bensì per il valore che, con la sua testimonianza di vita, restituisce all’oggi quotidiano che è l’unico tempo di cui ciascuno dispone per dono. Dell’oggi, è bene inteso, e dell’eternità di cui l’oggi è già parte.
            Una donna, Chiara, che ha attraversato i suoi timori, le paure ad affrontare la vita quando si è arresa, cioè ha smesso di cercare di possederla. Quando ha rinunciato a pretendere il suo progetto di vita con Enrico, che poi sarà il suo sposo, e lo ha consegnato a Dio.
            In un tempo, il nostro, in cui le fiction televisive ci propinano vite eroiche in cui l’aggressività o, comunque, il savoir faire  fanno essere protagonisti, la testimonianza di Chiara dice ben altro: la felicità viene dalla relazione con Dio Padre, quella che permette di cogliere appieno il Dono della vita.More...

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L'immagine della Vite ed i Tralci quale metafora della Famiglia umana

by Mauro 19. maggio 2013 15:12

   Oggi avrò modo di incontrare il Gruppo Famiglie della Comunità di S.Castrense in Monreale per condividere la tematica dei legami familiari a partire da un’immagine biblica, quella della Vite ed i Tralci. Qualcuno potrebbe pensare che sia anacronistico riflettere sul famigliare lasciando risuonare un testo biblico e questa precomprensione appare ancora più avvalorata dal fatto che oggi si cerca di riflettere su tematiche quali la genitorialità o l’educare attraverso una prospettiva che non ha come riferimento la famiglia ma l’individuo!
       Diversamente penso che bisogna tornare a domande fondative per comprendere l’identità e il vissuto della famiglia così come ritengo che l’esperienza spirituale costituisca, e non solo per tradizione, una dimensione essenziale della famiglia a prescindere dal credo religioso professato dai singoli individui che ne fanno parte.
          Premesso ciò cerco ora di condividere la risonanza che viene dall’immagine biblica proposta. La parabola della vite ed i tralci viene utilizzata da Gesù per esprimere il rapporto tra Dio ed il suo Popolo, è un’immagine molto eloquente ed esprime bene la cura su cui si fonda questo rapporto.
          Già in tutto l’Antico Testamento è possibile constatare tutta l’attenzione che Dio mette nel curare questo incontro ove Lui si china e riconosce l’altro quale oggetto d’amore. Pensiamo al Salmo 80, 9ss in cui viene Dio si adopera per favorire la crescita ed il benessere della Vigna-popolo. Ricordando gli anni in cui andavo a vendemmiare ho avuto modo di constatare quanta continua cura è necessaria per fare crescere e mantenere un vitigno. Richiede davvero tanto e costante lavoro annuale, per cui il tempo della raccolta è davvero il frutto di un lungo e lento percorso, un risultato che può andare perduto anche a motivo di un acquazzone settembrino che viene a disperdere il raccolto proprio qualche giorno prima della vendemmia.More...

Dare cittadinanza ai giovani

by Mauro 21. aprile 2012 15:43

Martedì 1 maggio torna in piazza la fraternità dei Missionari di strada questa volta a Palma di Montechiaro, comune dell’agrigentino. L’evento di animazione di strada si inserirà nel contesto della giovaninfesta organizzata dal Servizio di pastorale giovanile della Diocesi di Agrigento.
      Approfittiamo di questa occasione per continuare la nostra riflessione sul senso della Educativa di strada che ci porta ad incontrare i giovani e gli adolescenti nei contesti informali quali le piazze o le spiagge delle città siciliane.
      Alla base dell’incontro che porta all’animazione sta un atteggiamento di fondo: quello della fiducia nella persona, del riconoscimento reciproco, dell’interesse all’altro. Un incontro che avviene a tu per tu con i singoli o con il gruppo a seconda delle occasioni, e caratterizzato dall’ascolto.

       Nel corso della nostra esperienza abbiamo avvertito il limite di percorsi a favore dei giovani, volti alla prevenzione dei singoli disagi o rischi, come ad esempio le campagne di sensibilizzazione contro le dipendenze. In realtà molte di questi progetti si rivelano pro-vocatori di risultati opposti, come a diventare fonte di conoscenza per "iniziare" il giovane ad esperienze di trasgressione, così come sono socialmente etichettate. More...

Affidati ad un Bambino

by Mauro 18. aprile 2012 16:41

         Da diversi anni mi interesso di affido familiare, ritenendo tutta l’importanza di garantire una famiglia ai bambini le cui famiglie d’origine affrontano una temporanea crisi per vari motivi.

         Difficoltà dovute a disagi economici, a trasferimenti, ad una nuova nascita, ad una malattia, possono sottrarre un minore alle cure necessarie per la sua crescita. È in questo caso che interviene l’affido familiare, cioè la possibilità di affidare il piccolo ad una famiglia che possa garantire un’accoglienza temporanea. More...

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Festa della famiglia per continuare a sognare

by Mauro 12. aprile 2012 09:00

  Domenica prossima con l’equipe del nostro Consultorio e i volontari dell’associazione Camminare Insieme vivremo l’annuale Festa della famiglia nei locali del nostro Consultorio a Castelvetrano e nella strada antistante.

      Si, dentro e fuori mostrando così, plasticamente, l’importanza del raccordo tra la vita quotidiana ove ciascuno vive le sue relazioni ed attività fuori dalle mura domestiche ed il dentro, la relazione intima propria della famiglia.

      Un tempo di festa e di gioco comune per ricordarci di ridare cittadinanza alla famiglia, riconoscere e favorire stili di vita famigliare ispirati a criteri di solidarietà, reciprocità, di bene comune. Nel 1994 nella sua lettera alle famiglie Giovanni Paolo II diceva: "Occorre davvero fare ogni sforzo, perché la famiglia sia riconosciuta come società primordiale e, in un certo senso, "sovrana"! La sua "sovranità" è indispensabile per il bene della società. Una Nazione veramente sovrana e spiritualmente forte è sempre composta di famiglie forti, consapevoli della loro vocazione e della loro missione nella storia. La famiglia sta al centro di tutti questi problemi e compiti: relegarla ad un ruolo subalterno e secondario, escludendola dalla posizione che le spetta nella società, significa recare un grave danno all’autentica crescita dell’intero corpo sociale" More...

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E' ancora possibile il dialogo in famiglia?

by Mauro 12. aprile 2012 00:01

    Domani avrò modo di incontrare il gruppo “Famiglie in cammino” della Città di Monreale, per confrontarmi su di un tema piuttosto avvincente: È ancora possibile un dialogo autentico in famiglia?    L’interrogativo mi pare già eloquente, proprio perché mette in luce una sorta di crisi della comunicazione all’interno dei rapporti familiari.
      La comunicazione può essere intesa come una modalità relazionale, un modo di porsi nel caso della famiglia, di fronte a se stessi e ai familiari. Durante gli ultimi decenni è stata data particolare attenzione ai processi comunicativi. Oltre che  ad uno scambio di contenuti la comunicazione abbisogna di una piattaforma relazionale che poggia sull’intesa che le persone hanno stabilito. C’è come un canale, costituito dalla relazione, su cui la comunicazione può scorrere più o meno liberamente. More...

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