Fermate il Tempo: lo Statu quo in Terra Santa

by Mauro 31. gennaio 2013 18:00

   I Francescani si trovano in Terra Santa dal 1220, da quando Francesco si recò in Medio Oriente per dialogare con il Sultano. Da allora la presenza dei Frati non è mai cessata,  malgrado la dominazione musulmana dei Luoghi santi, fu il re di Napoli, nel 1333, a donare ai Frati il Santo Sepolcro acquistato dal Sultano d’Egitto.

     Nei secoli i Frati oltre a custodire il Luoghi santi e ad accogliere la moltitudine di cristiani che ogni anno si reca in pellegrinaggio, si sono adoperati per promuovere la crescita della popolazione locale, per sviluppare il territorio e contribuire all’opera di dialogo e riconciliazione tra culture e fedi diverse. Le tre grandi religioni monoteiste proprio in Terra Santa, infatti, trovano il loro luogo di incontro e, a volte, anche di scontro.
     In quest’opera di promozione del territorio cito ad esempio la Scuola di Betlemme, ove sono ammessi cristiani e musulmani ed è proprio l’Ordine dei Frati a farsi carico delle spese di gestione dell'istituto che accoglie più di 2000 alunni.

      Comprendiamo come per promuovere il dialogo tra i popoli è importante dare loro gli strumenti per una riflessione critica e matura, capace di confronto e quindi di integrazione. I trattati di pace che siano tali e perciò duraturi, sono il frutto di un graduale processo di sviluppo culturale. Proprio a Betlemme nella scuola dei Frati gli alunni vengono accompagnati dalla scuola elementare fino all’università, e l’opportunità di studiare e quindi vivere fianco a fianco con compagni di altre fedi si rivela una strategia educativa di grande valore.
     In questo processo di accompagnamento che va dalla scuola alla mediazione politica, alla promozione dell’artigianato locale, voglio soffermarmi su un aspetto singolare che mostra come il processo di cambiamento parte da una profonda inculturazione e capacità di stare in un determinato contesto.
    Mi riferisco allo Statu quo ossia la legge che regola i diritti all’interno dei luoghi santi. Si tratta di un firmano ottomano ma per spiegare questo bisogna andare indietro nel tempo. More...

Month List

RecentPosts