Morire di Speranza

by Mauro 20. aprile 2015 11:23

      Questa sera anche la Comunità di Danisinni si raccoglie in Veglia di preghiera per le vittime degli innumerevoli naufragi nel Canale di Sicilia. La strage di migranti che cercano di attraversare il nostro mare è continua, lo spazio di separazione tra la Sicilia ed il Continente africano è un’ecatombe senza limite. Sa di assurdo eppure corrisponde al reale!

Di fronte a così tanto orrore siamo chiamati a fermarci, pregare, riflettere e agire. È tempo di nuove azioni sociali volte alla custodia del genere umano ed in particolare dei più indifesi, è tempo di una nuova obiezione di coscienza di fronte a tanto male che calpesta la dignità dell’essere umano.

Comprendo, questo è solo uno dei tanti contesti in cui popoli interi si trovano a soffrire a motivo delle ingiustizie e le diseguaglianze legate ad interessi economici, un motivo aggiunto per uscire dall’indifferenza a cui ci sta abituando il mercato dei consumi, sempre più dipendenti da oggetti ed indipendenti dall’altro.

               È tempo di cessare le tante disquisizioni tipiche della politica nostrana, utili solo a giustificare le logiche di potere e di clientelismo. Quali sono i criteri che ci permettono di parlare di diritti e doveri? Quale criterio legittima la punizione di uno straniero con una pena maggiore per lo stesso reato commesso da un cittadino italiano? È tempo di porre accanto al diritto di uguaglianza anche quello di reciprocità!More...

Salvare i desideri prima di chiudere il file!

by Mauro 15. aprile 2015 09:20

      Inizia oggi un itinerario di accompagnamento rivolto ai genitori degli alunni dell’Istituto Colozza-Bonfiglio e agli operatori socio-educativi del territorio compreso tra Danisinni e la Zisa di Palermo. L’itinerario con gli amici del Centro Tau lo abbiamo chiamato BIS che sta per Benessere Influenza Sociale, come a suggerire un percorso per ridefinire il concetto di Benessere nella nostra società ed il tipo di ricaduta sociale che il territorio ne ha.

        Sembrerebbe che, in buona parte, la politica locale abbia rinunciato al Benessere frutto dell’accompagnamento educativo,  così come avveniva nei tanti Centri Sociali sparsi per la Città e da due anni ridotti a regime di volontariato, con la conseguente chiusura della maggior parte dei Centri. 

Come a spostare l’ago della bilancia, meno peso dai ai contesti positivi di aggregazione e più i luoghi informali quali le sale gioco (e non si intende più il biliardo ma le sale slot) e i bar hanno la meglio, divenendo fonti di “benessere” facile, quali lo spaccio o, comunque, l’inserimento nella criminalità organizzata.

La vera prevenzione alle dipendenze, riteniamo,  è frutto della promozione della salute e questa passa per la relazione umana, il confronto che rende capace di tollerare le frustrazioni della vita, di interagire con il limite ed elaborare vie alternative. Tutto  questo presuppone un contesto educativo, una società adulta che pensi realmente ai minori che la abitano!

       Ma è di competenze genitoriali che volevo scrivervi per ora e, pertanto, mi focalizzo sulla promozione sociale più che sulla storia del benessere corrotto,  della tratta dei minori, è di schiavitù che parliamo quando i sogni ed i desideri vengono rubati alle nuove generazioni. Siamo troppo stanchi di assistere alla continua danza di sindaco ed assessori che puntualmente si fregiano del fatto che “le attività sociali in molti centri della Città vengono portate avanti a costo zero”… Per questo “vanto” ho visto tanti validi operatori sociali del nostro territorio partire in cerca di lavoro e Palermo impoverirsi di un grande capitale umano formatosi nei decenni di servizio sul campo.More...

I "no" che aiutano a crescere

by Mauro 12. aprile 2015 12:30

            Colozza-Bonfiglio, rione Danisinni-Zisa, BIS come Benessere Influenza Sociale. Tra due giorni inizia il percorso di condivisione tra genitori, insegnanti ed operatori scolastici e sociali del nostro Territorio.
            La sfida educativa è un aspetto fondamentale del nostro tempo, mentre in tanti si preoccupano dello sviluppo sociale in termini di numeri economici, di PIL e di capitalizzazione, noi propendiamo per lo sviluppo che passa necessariamente per l’umano, la cittadinanza attiva, la qualità di relazione tra le persone che compongono un sistema sociale. Questo è il primario investimento da cui, conseguentemente, si avrà uno sviluppo in termini economici.More...

Dare compimento ai propri giorni

by Mauro 28. dicembre 2014 20:47

   Il Natale a Danisinni è esperienza di aggregazione sociale ma che di riflessione sui valori ed i modelli che regolano l’umana convivenza. Del resto il senso del Natale e della festività di quest’oggi, intitolata alla Famiglia di Nazaret, è dato proprio dal ritornare a considerare le radici della Comunità umana.
         Nel nostro tempo assistiamo ad una crisi del quadro antropologico, messo in discussione per favorire il mercato dei consumi. Se l’essere umano “dimentica” la sua identità, allora andrà alla ricerca di un appoggio o un “nuovo acquisto” per riconoscersi, almeno per qualche giorno!
         È così che il desiderare il nuovo, dimenticando ciò che siamo e ciò che già abbiamo, diventa fonte di continua angoscia perché la mancanza non è mai appagata. Alla base il nuovo modello vorrebbe l’uomo autodeterminarsi per essere risposta a se stesso, eppure l’individuo si sperimenta come dato, dono che si può solo accogliere e mai determinare. Ciascuno cioè scopre di essere quello che è, di essere chiamato all’esistenza, e con questo dato deve fare i conti.More...

Ripartire dai bambini per un nuovo sviluppo sociale

by Mauro 20. dicembre 2014 10:24

      Non poteva che iniziare con i bambini, il Natale a Danisinni. Due giorni in cui gli alunni delle scuole elementari locali hanno animato la piazza e la chiesa con i cori natalizi e le recite. Un clima di allegria e di essenzialità, recuperando ciò che rende preziosa la vita al di là di tutto il resto.  È un segno che intona la nota iniziale di questo itinerario di accoglienza e di riscoperta dell’antico rione arabo della Città.More...

I "Si" che fanno mettere in gioco

by Mauro 28. settembre 2014 22:55

      Quello del formalismo sembra essere una delle gravi piaghe della nostra società, mostrati compiacente e tutto sarà perfetto! Uno slogan che apparentemente fa funzionare rapporti istituzionali, partenariati, perfino alcuni matrimoni, ma tutto ciò a discapito della relazione. I rapporti umani, infatti, si nutrono di autenticità, nella finzione scenica si finisce per trovare la noia, altro male oscuro dei nostri tempi! 

     La vita non è questione di parole ma di opere, non è il dire “si” a raccontare la nostra storia ma ciò che fattivamente esprimiamo.More...

La giustizia è questione di cuore

by Mauro 23. settembre 2014 00:22

      La questione della giustizia sociale è uno degli aspetti di rilievo che possono venire a destabilizzare la progettualità di una persona. Nel far fronte alle dinamiche di potere iscritte nel nostro sistema l’individuo potrebbe finire con il rinunciare ai suoi valori-ideali di riferimento per non soccombere.

     Ho esperienza di numerose persone che, venute in terapia, hanno raccontato il loro malessere, la condizione di iper-stress, dovuto alla corruzione riscontrata nel loro contesto lavorativo piuttosto che nella privazione dei servizi che dalle Amministrazioni dovrebbero essere garantiti ai propri cittadini. È possibile fronteggiare simile stato di cose appigliandosi ad una giustizia che stabilisce “a ciascuno il suo” così dome definito dal diritto romano? Oggi più che mai è parecchio difficile stabilire ciò che è “mio” e ciò che è “tuo”. Un profugo che arriva a salpare fino alle nostre coste ha il diritto di calpestare il “nostro” suolo? Un nascituro che ha poche settimane ha diritto di venire alla luce o la sua vita è in potere delle norme decise da una Nazione? Molte sono le questioni di giustizia che provocano il nostro tempo, giorni in cui l’opinione viene assunta a verità!More...

Pensare lo sviluppo di un Paese a partire dall'alfabetizzazione emotiva

by Mauro 7. agosto 2014 18:37

          Nei nostri quartieri a rischio di disagio sociale lavoriamo per favorire l’alfabetizzazione emotiva e la rieducazione dei sentimenti e siamo consapevoli che simile piano di intervento sarebbe opportuno anche nei quartieri “bene” ove la prosperità economica sovente è correlata all’analfabetismo emotivo come nel caso della alessitimia, in cui la persona non riesce a riconoscere dominare i propri vissuti emotivi, o dell’atimolessia in cui ne abusa senza sentirli consapevolmente.

        In questo periodo di soggiorno nella “terra delle aquile” mi rendo conto di quanto, anche in questo luogo, sarebbe interessante un intervento di promozione e prevenzione sociale attraverso l’educazione emotiva all’interno della scuola primaria.

       Trattare di alfabetizzazione emotiva significa restituire all’individuo la capacità di sentire pienamente la vita e di prestare attenzione ai suoi vissuti. Parlo di “restituire” poiché naturalmente l’infante sente ed esprime spontaneamente ed è il rispecchiamento empatico a favorire, o meno, il contatto e la capacità relazionale. Le emozioni veicolano i rapporti umani ciò significa che la qualità ed il significato delle relazioni passa per l’ascolto emozionale.More...

Quale battaglia regge la nostra vita?

by Mauro 29. giugno 2014 21:57

           Siamo piuttosto abituati a sentire parlare di malattie della psiche, molto poco invece si parla di malattie spirituali anche se di fatto possono essere ben più gravi e, a mio parere, frequentemente sono correlate alle prime.
        Nei post precedenti abbiamo sinteticamente trattato della questione volontà, è proprio la direzione della volontà che può imbrigliare nelle trame del malessere spirituale fino a forme di totale asfissia dell’anima. Molte forme depressive hanno questa origine e, da più parti, i ricercatori hanno appurato quanto la vita spirituale sia un potente fattore protettivo. È pur vero altresì, constatare che nel cammino ci sono anche condizioni di aridità spirituale che potrebbero esporre allo stato depressivo ma a riguardo approfondiremo il tema in seguito. Se il ben-essere si raggiunge quando la vita naturale viene santificata (e non sacrificata) a contatto con la vita di Dio, perfino il corpo viene trasfigurato cioè gode della presenza e della espressione nel Bene.More...

Pomeriggio con Thé: conversazioni con un paesaggista in Danisinni

by Mauro 3. giugno 2014 00:10

        C’è chi parla di CittàSmart e chi di CittàVerde, chi di ottimizzazione delle risorse e chi di qualità della vita, come se una linea di frattura ne segnasse le distanze! Mi chiedo: è questione di lontananza o di prospettiva?

     È da ammettere che la prospettiva è visibile attraverso una equa distanza, così come da un punto ravvicinato non è possibile scorgere la bellezza di un quadro impressionista (da notare che proprio l’Impressionismo fu attirato dal ritrarre, per la prima volta, gli spazi urbani).
      Eppure alle volte ci manteniamo lontani, non accorgendoci della realtà che ci sta attorno, perdendo così quella capacità di stupore che è propria dell’animo umano.
         Torna incalzante l’interrogativo: possiamo parlare di due Città come se il rione storico di Danisinni che offre un ecosistema unico per Palermo fosse altro dalla Città assediata dal traffico e dalle elevazioni cementizie? O, ancora, è davvero differente la Città dal movimento veloce e fluido nel minor tempo possibile, dalla Città scandita da aree verdi ove potere sostare?
      Pensare che in pochi a Palermo sanno dell’esistenza di Danisinni, spazio rionale che inspiegabilmente riesce ad arrestare la frenesia del viandante metropolitano. More...

Month List

RecentPosts